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Pubblicità in arrivo su Netflix, ecco perché

La popolare piattaforma di video streaming Netflix ha confermato un abbonamento più economico con pubblicità incluse

 

È ufficiale: in arrivo un abbonamento più economico ma con pubblicità per Netflix.

Il co-ceo della popolare piattaforma di video streaming, Ted Sarandos, ha confermato che la società prevede di introdurre un abbonamento supportato dalla pubblicità nel suo servizio di streaming in un’intervista al festival pubblicitario dei Cannes Lions, come ha riportato The Hollywood Reporter.

Si tratta di una conferma a una notizia già nota: a maggio infatti il New York Times aveva rivelato che la piattaforma di video streaming avrebbe lanciato un abbonamento a basso prezzo con pubblicità entro la fine del 2022.

La società con sede a Los Gatos sta lottando mentre la concorrenza dello streaming si sta surriscaldando: le azioni sono crollate il mese scorso dopo che Netflix ha registrato la sua prima perdita di abbonati in più di un decennio. Non solo, il ceo Reed Hastings ha avvisato gli investitori che potrebbe perdere 2 milioni di abbonati nel secondo trimestre dell’anno.

Dunque l’annuncio non ha stupito granché.

Come sottolinea The Verge, ci si aspettava ampiamente che la società lanciasse un piano di abbonamento supportato dalla pubblicità per il suo servizio di streaming  sin da quando il suo altro co-ceo Reed Hastings si è detto aperto all’idea ad aprile.

Inoltre, la strategia di Netflix per un abbonamento più economico rispecchia quella del rivale Disney Plus, che punta a lanciare un’offerta simile entro la fine dell’anno.

Tutti i dettagli.

LA CONFERMA DI NETFLIX RIGUARDO LA PUBBLICITÀ

“Abbiamo lasciato fuori dal tavolo un grande segmento di clienti, ovvero le persone che dicono: ‘Ehi, Netflix è troppo costoso per me e non mi dispiace la pubblicità'”, ha affermato Sarandos. “Stiamo aggiungendo un piano pubblicitario; non stiamo aggiungendo annunci a Netflix come lo conosci oggi. Stiamo aggiungendo un piano di annunci per le persone che dicono: “Ehi, voglio un prezzo più basso e guarderò le pubblicità”.

Dunque la strategia è chiara: mantenere le attuali opzioni di abbonamento senza pubblicità e offrire un abbonamento più economico a chi è disposto a guardare annunci pubblicitari.

Il ritardo nella crescita degli abbonati ha spinto Netflix a pensare di offrire una versione a basso prezzo del servizio con la pubblicità.

La società con sede a Los Gatos spera di attirare più abbonati e tornare a crescere a ritmo più sostenuto. Netflix ha riferito ad aprile di avere 221 milioni di abbonati, il che lo rende il leader nel mercato dello streaming, ma che ha perso 200.000 utenti nel primo trimestre del 2022. Se ciò non bastasse, ha notato che prevede di perderne altri due milioni nel secondo trimestre.

ORA LA SCELTA DEL PARTNER

“Ora, la domanda è con quale società di vendita di annunci Netflix collaborerà per aiutarla a entrare nel settore pubblicitario” sottolinea The Verge. All’inizio di giugno il Wall Street Journal ha riferito che NBCUniversal e Google erano i due principali contendenti. Sarandos ha suggerito che la società potrebbe utilizzare una partnership come misura provvisoria mentre costruisce la propria attività pubblicitaria, rileva il WSJ.

NIENTE ROKU

Infine il co-chief Sarandos ha respinto le recenti voci secondo cui Netflix potrebbe cercare di acquistare una società di hardware per lo streaming come Roku.

A inizio giugno Business Insider ha riferito che la società Roku ha informato i dipendenti ha chiuso gli scambi in borsa per consentire ai suoi dipendenti di vendere le proprie azioni, un possibile preludio ai colloqui di acquisizione con la piattaforma di videostreaming guidata da Reed Hastings.

“Non ne abbiamo bisogno”, ha chiosato Sarandos.

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