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Ispace Nasa

Perché la giapponese ispace farà aspettare la Nasa con la sua missione lunare

Dopo il primo tentativo di allunaggio fallito del suo lander Hakuto-R lo scorso aprile, ora la startup giapponese ispace ritarda la missione commissionata dalla Nasa al 2026 (anziché il 2025 previsto)

Slitta di un anno la missione di ispace, la startup giapponese di trasporto lunare, per la Nasa.

La società giapponese con sede a Tokyo ha dichiarato che rinvierà di un anno una futura missione di atterraggio lunare al 2026 per riesaminare un carico utile commissionato dall’agenzia spaziale statunitense, insieme a ritardi nella fornitura di componenti.

Lo scorso aprile ispace stava tentando di diventare la prima impresa privata a far atterrare un veicolo spaziale in sicurezza sulla Luna. Il velivolo è stato lanciato da un razzo SpaceX a dicembre e ha impiegato cinque mesi per raggiungere la sua destinazione. Aveva iniziato una discesa controllata verso la sua superficie, quando la società ha fatto sapere che ha perso la comunicazione con Hakuto-R pochi istanti prima che toccasse terra alle 18:40 circa di martedì 25 aprile. È fallito così il tentativo della start-up giapponese di diventare la prima azienda privata a posare un lander sulla Luna.

Tuttavia, la società ha aggiunto ieri nella comunicazione agli investitori che non ci sono cambiamenti nei programmi di lancio della sua seconda missione nel 2024.

Tutti i dettagli.

COS’È SUCCESSO AL LANDER HAKUTO-R

Hakuto-R era la prima missione del programma Hakuto della ispace, che prende il nome dal coniglio bianco che secondo la mitologia giapponese vivrebbe sulla Luna.

Il 26 aprile la giapponese ispace ha dichiarato che il suo tentativo di effettuare il primo allunaggio privato è fallito dopo aver perso il contatto con il suo lander Hakuto-R Mission 1 quando ha accelerato inaspettatamente e probabilmente si è schiantato sulla superficie lunare.

Il ceo Takeshi Hakamada ha poi affermato che, nonostante non si aspettasse di completare la missione, la compagnia aveva “completamente realizzato il significato di questa missione, avendo acquisito una grande quantità di dati ed esperienza potendo eseguire la fase di atterraggio”. Il lander ha completato infatti otto obiettivi di missione su 10 nello spazio che forniranno dati preziosi per il prossimo tentativo di atterraggio nel 2024, secondo Hakamada.

LE DIFFICOLTÀ DELLE IMPRESE PRIVATE A RAGGIUNGERE IL SUOLO LUNARE

Oltre a portare per la prima volta sulla Luna un veicolo costruito da un’azienda privata, la missione avrebbe anche potuto fare del Giappone la quarta nazione a realizzare con successo un allunaggio, dopo Stati Uniti, ex Unione Sovietica e Cina. Il quarto paese a entrare nell’esclusivo club è l’India: il 23 agosto il paese più popoloso al mondo ha fatto la storia con l’allunaggio della sua sonda Chandrayaan-3 con l’obiettivo di raccogliere dati scientifici sulla Luna. La missione Chandrayaan-3 “ha effettuato con successo un allunaggio morbido”, aveva annunciato l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (Isro) sul social network X.

Tornando alle imprese private, nel 2019, la missione israeliana di Beresheet è diventata il primo tentativo di una compagnia privata di sbarcare sulla Luna. La sua navicella è riuscita a orbitare intorno alla Luna ma è andata persa durante il tentativo di atterraggio.

L’OBIETTIVO (MANCATO PER ORA) DELLA MISSIONE GIAPPONESE

Tuttavia, come aveva sottolinea la Bbc, l’obiettivo principale della missione giapponese era valutare la fattibilità dei lanci commerciali sulla superficie lunare. È stato il primo test da parte di iSpace di quella che sperano sarà una serie di lander commerciali nei prossimi anni, ognuno più ambizioso del precedente.

I PROSSIMI STEP

Quindi ora la startup giapponese di trasporto lunare ispace ha annunciato che rinvierà di un anno una futura missione di atterraggio lunare al 2026 per riesaminare un carico utile commissionato dalla Nasa, insieme a ritardi nella fornitura di componenti.

Secondo i piani originali, dal 2025 ispace avrebbe collaborato con il laboratorio spaziale statunitense Draper per portare i carichi utili della Nasa sulla luna, con l’obiettivo di costruire una colonia lunare con personale permanente entro il 2040.

Non ci sono modifiche al programma di lancio della seconda missione di ispace nel 2024, ma le missioni che seguiranno la terza missione ritardata potrebbero essere rinviate, ha aggiunto la società.

Intervenendo dopo l’annuncio del ritardo, il ceo Hakamada ha dichiarato in una conferenza stampa che l’attrezzatura scientifica che la Nasa ha commissionato a ispace per portare sulla luna si è rivelata richiedere uno standard di assorbimento delle vibrazioni più elevato.

Anche l’unità statunitense di ispace, che ha collaborato con lo sviluppatore di software per veicoli spaziali Draper per costruire lander lunari, ha riscontrato ritardi nell’approvvigionamento di alcune parti, ha affermato Hakamada.

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