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Ftc Facebook

Perché la Ftc Usa intralcerà Facebook per Instagram, WhatsApp e Messenger

La Federal Trade Commission statunitense sta valutando un'ingiunzione per impedire al gruppo di Mark Zuckerberg di integrare le sue piattaforme: Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger

Mark Zuckerberg potrebbe trovare una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale. Il Wall Street Journal ha riportato che i funzionari della Federal Trade Commission stanno valutando la richiesta di un’ingiunzione preliminare contro Facebook per motivi antitrust.

La mossa cerca di impedire al gruppo Facebook di proseguire con i suoi piani di integrazione dei suoi tre servizi di messaggistica: WhatsApp, Instagram e Messenger.

La notizia ha dato una spinta negativa alle azioni di Facebook che ieri sono scese quasi del 3%.

L’INGIUNZIONE DELLA FTC

Secondo le fonti del Journal, negli ultimi mesi i funzionari della Ftc hanno iniziato a temere che qualsiasi mossa per integrare ulteriormente le app di Facebook potesse rendere più difficile per le authority o le forze dell’ordine intervenire contro il gruppo di Menlo Park in futuro in materia di antitrust.

LE MOSSE ATTESE

Per avviare tale ingiunzione, tuttavia, la Federal Trade Commission avrebbe bisogno di almeno tre dei suoi cinque commissari per votare a favore della decisione.

Alla fine, la Ftc dovrà decidere di abbandonare il caso, raggiungere un accordo con Facebook o portare un caso antitrust in tribunale.

Al momento la Commissione federale ha rifiutato di commentare e la società di Mark Zuckerberg non ha risposto a una richiesta di commento.

BARCOLLA IL TITOLO FB

Ma è bastata la sola notizia di una possibile ingiunzione preliminare a spingere giù il titolo Facebook.

OSTACOLARE IL PROGETTO DI FACEBOOK

A marzo Mark Zuckerberg ha annunciato l’intenzione di unificare le piattaforme della galassia Facebook come iniziativa in grado di privilegiare la privacy degli utenti. Facebook ha in programma infatti di consentire agli utenti delle sue app Messenger, WhatsApp e il sistema di messaggistica diretta all’interno di Instagram di comunicare tra loro estendendo la crittografia end-to-end attraverso i tre servizi.

La strategia di integrazione di Zuckerberg riflette l’importanza di Instagram e WhatsApp mentre l’app di punta di Facebook lotta per attirare nuovi giovani utenti nei mercati più redditizi dell’azienda.

Le piattaforme social sono già integrate in una certa misura, con gli utenti in grado di collegare i propri account e gli inserzionisti in grado di utilizzare un sistema per posizionare annunci sulle diverse piattaforme.

I DUBBI SULLA MOSSA DI MARK

Ma i critici della mossa temono che potrebbe ulteriormente rafforzare il dominio del gruppo di Menlo Park e rendere più difficile per le autorità di regolamentazione coinvolgere la società in una potenziale causa antitrust.

TUTTI I GUAI DI FACEBOOK CON LA COMMISSIONE FEDERALE PER IL COMMERCIO STATUNITENSE

La società di Mark Zuckerberg non è nuova alle bastonate della Ftc. A luglio Facebook ha accettato di pagare una multa da 5 miliardi di dollari per liquidare un’indagine Ftc sulle pratiche sulla privacy dell’azienda.

LE INDAGINI GIÀ IN CORSO

Non è finita qui. La società ha anche rivelato che è sotto un’indagine antitrust separata da parte della Federal Trade Commission che ha iniziato a esaminare le acquisizioni di Instagram e WhatsApp. 

Senza dimenticare che a luglio il Dipartimento di Giustizia Usa e il Comitato giudiziario della Camera dei rappresentanti hanno annunciato un’indagine antitrust nei confronti dei colossi tech: Facebook, Google, Amazon e Apple.

A inizio settembre lo Stato di New York, insieme ad altri Stati, ha annunciato l’apertura di un’indagine su Facebook, per possibili violazioni antitrust.

In una conferenza all’inizio di questa settimana, il procuratore generale William Barr ha dichiarato che spera di completare la revisione del Dipartimento di giustizia entro la fine dell’anno.

Infine, guai in vista anche oltreoceano. A inizio mese l’Antitrust europeo ha confermato un’indagine sulle pratiche di raccolta dei dati di Google e Facebook.

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