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Perché Huawei vuole sbarazzarsi di Honor

Huawei è in trattative per vendere parte della sua attività di smartphone Honor. In corsa Digital China ma anche Xiaomi e Tcl

Il colosso di Shenzen vuole liberarsi del business degli smartphone.

Huawei sarebbe in trattative per vendere parte del suo business legato al brand Honor, in un accordo dal valore potenziale di 25 miliardi di yuan, circa 3,1 miliardi di euro. Lo riporta Reuters, citando fonti a conoscenza del dossier.

Il gigante tecnologico cinese, che deve affrontare pesanti veti statunitensi, d’ora in poi vuole concentrarsi sui suoi telefoni Huawei di fascia alta, dicono le fonti.

Huawei ha fondato il marchio Honor nel 2013, ma l’attività opera principalmente in modo indipendente dalla sua società madre.

L’OPERAZIONE

La vendita riguarderebbe il brand Honor, un marchio di smartphone e altri prodotti tech orientato ai giovani e con prezzi più contenuti, insieme alla divisione ricerca e sviluppo e alle attività di gestione della catena di fornitori.

I POTENZIALI ACQUIRENTI

Sempre in base alle indiscrezioni, in pole position per l’acquisizione ci sarebbe Digital China, il principale distributore di smartphone Honor. Ma in lizza ci sarebbero anche i produttori di smartphone Xiaomi e Tcl Technology.

IL VALORE DELL’ACCORDO

Stando alle fonti, l’accordo avrebbe valore economico tra i 15 e i 25 miliardi di yuan (tra 1,9 e 3,1 miliardi di euro).

COLPA DELLE SANZIONI USA

La decisione di vendere sarebbe conseguenza delle sanzioni Usa contro Huawei, che avrebbero portato il colosso cinese a scegliere di concentrarsi sugli smartphone di fascia più alta e a marchio omonimo, rinunciando al business legato al marchio Honor.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha inserito infatti Huawei nell’elenco delle entità statunitensi nel maggio 2019. Ciò significa che alle società americane è stato vietato di fare affari con Huawei e possono commerciare con essa solo se ottengono un permesso speciale dall’amministrazione Trump.

HUAWEI PRIMO PRODUTTORE DI SMARTPHONE DAVANTI A SAMSUNG E APPLE

Ricordiamo inoltre che Huawei ha superato Samsung nel secondo trimestre del 2020, diventando il leader mondiale per le vendite di smartphone. Come è emerso dalla stima di Canalys, società di analisi specializzata nel settore tecnologico. A dispetto della lunga campagna di pressioni statunitensi contro Huawei, il gruppo delle tlc di Shenzhen ha consegnato 55,8 milioni di dispositivi, a fronte dei 53,7 milioni di pezzi della rivale sudcoreana.

Si è trattato del primo trimestre in nove anni in cui un marchio diverso da Apple o Samsung è diventato leader di mercato.

LE CONSEGUENZE DALLA VENDITA DI HONOR

Secondo gli ultimi dati forniti dagli analisti di Canalys, nel secondo trimestre Honor ha rappresentato circa un quarto (26%) delle vendite complessive di Huawei, con 14,6 milioni di smartphone su un totale di 55,8 milioni.

La vendita di Honor consentirebbe una tregua sia a Huawei che a Honor. Huawei può recuperare alcuni dei costi associati, consentendo a Honor e alla sua attività di restare in mani che non sono interessate dalle sanzioni statunitensi.

Consentirà inoltre all’azienda di concentrarsi meglio sugli smartphone Huawei di fascia alta, poiché Honor si è ampiamente commercializzato a gruppi demografici come i giovani e i più attenti al budget.

UNA MOSSA VINCENTE SECONDO GLI ANALISTI

Kuo Ming-chi, analista di TF International Securities, sostiene che qualsiasi vendita da parte di Huawei del business degli smartphone Honor sarebbe una situazione vantaggiosa per il marchio Honor, i suoi fornitori e l’industria dell’elettronica cinese.

“Se Honor è indipendente da Huawei, il suo acquisto di componenti non sarà più soggetto al divieto statunitense su Huawei. Ciò aiuterà il business degli smartphone di Honor e i fornitori “, ha scritto Kuo Ming-chi in una nota la scorsa settimana.

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