skip to Main Content

Annunci Facebook

Perché Facebook molla la gara con Spotify e chiude i podcast

Facebook chiuderà la sua piattaforma podcast dopo meno di un anno dal suo lancio. Fatti e approfondimenti

Facebook abbandona la gara del suono: il social network chiuderà la sua piattaforma di podcast meno di un anno dopo il suo lancio.

La società (di proprietà Meta) non consentirà più alle persone di aggiungere podcast a partire da questa settimana e li rimuoverà completamente il 3 giugno.

La mossa, confermata a Bloomberg, fa parte di una più ampia rivalutazione dei prodotti audio di Facebook. La società sta anche chiudendo gli hub Soundbites e Audio del sito (Soundbites è una sorta di TikTok basato sull’audio). Inoltre integrerà la sua funzione Live Audio Rooms per lo streaming live (essenzialmente un clone dell’app audio Clubhouse) nella sua più ampia suite Facebook Live.

La mossa aiuterà Meta a “concentrarsi sulle esperienze più significative”, secondo il portavoce della società.

Dopo un anno di sperimentazione, l’azienda è apparentemente giunta a una conclusione: non ne vale davvero la pena per raggiungere player del calibro di Apple e Spotify.

Tutti i dettagli.

QUASI IMPOSSIBILE BATTERE APPLE E SPOTIFY

Come sottolinea Blooomberg, il mercato dei podcast è diventato affollato negli ultimi anni. Gli operatori di app podcast come Apple e Spotify erano già delle grandi minacce e quest’ultima y ha sia spettacoli di successo in licenza che società acquisite. A fine 2020 il colosso Amazon ha acquistato la rete di podcast Wondery e anche una piattaforma di hosting. La piattaforma audio dal vivo Clubhouse è stata valutata circa 4 miliardi di dollari l’anno scorso e ogni azienda tecnologica voleva copiare il suo prodotto.

E Facebook non è stata da meno. L’anno scorso la piattaforma ha tentato di emulare Clubhouse lanciando le Live Audio Rooms, le stanze vocali in diretta.

Ma appena un anno dopo la piattaforma e la sua società madre Meta hanno perso interesse per i podcast e stanno andando in una direzione diversa. Secondo Engadget, “non c’era alcuna garanzia che Facebook si sarebbe distinto in questo mercato, anche con un nome noto e enormi risorse a sua disposizione”.

MEGLIO CONCENTRARSI SUL METAVERSO

C’è stata una buona risposta ai servizi audio, un portavoce di Meta ha dichiarato a Bloomberg a metà aprile, ma la società di social media era più interessata a mettere in evidenza il metaverso e lo shopping. In altre parole, gli interessi di Meta nel conquistare AR, VR e rivali come TikTok potrebbero aver distolto la sua attenzione dall’audio.

Back To Top