Skip to content

Cina Satellite Internet

Pechino accelera sulla risposta cinese a Starlink

Secondo i media statali cinesi, Pechino ha lanciato il primo lotto di satelliti per una megacostellazione progettata per rivaleggiare con la rete internet quasi globale Starlink della società statunitense SpaceX.

Anche la Cina vuole la sua “Starlink”, ovvero la costellazione di satelliti commerciale per fornire banda larga dell’americana SpaceX.

Nella corsa al predominio dell’orbita terrestre bassa, Pechino è indietro di anni rispetto a SpaceX e preoccupata per la minaccia alla sua sicurezza nazionale, quindi è corsa ai ripari.

Il 5 agosto un’azienda cinese ha posizionato con successo in orbita 18 satelliti, ha riferito l’emittente statale CCTV, riporta Reuters.

Il lancio dei satelliti in orbita terrestre bassa (LEO), guidato dalla Shanghai Spacecom Satellite Technology (SSST), ha avuto luogo presso il Taiyuan Satellite Launch Centre, uno dei principali centri di lancio di satelliti e missili della Cina, situato nella provincia settentrionale dello Shanxi.

Il piano sostenuto dallo stato è una delle risposte della Cina a Starlink, il servizio di Internet satellitare quasi globale a disposizione di consumatori, aziende e agenzie governative.

Tutti i dettagli.

L’OBIETTIVO DI PECHINO

La costellazione cinese mira a fornire un accesso globale a Internet, sfidando i progetti statunitensi tra cui Starlink. È inoltre destinata a garantire slot orbitali e frequenze finite e a fornire copertura Internet nazionale e sicurezza dei dati.

La mossa fa parte di un’iniziativa nazionale per promuovere lo sviluppo spaziale commerciale, potenziando al contempo l’innovazione e i cluster industriali ad alta tecnologia. L’iniziativa mira a potenziare le capacità spaziali complessive della Cina.

I NUMERI DI SHANHAI SPACECOM SATELLITE TECHNOLOGY (SSST)

Shanghai Spacecom Satellite Technology (SSST), l’ente dietro la megacostellazione a bassa orbita terrestre G60 Starlink, ha annunciato a febbraio di aver raccolto 6,7 miliardi di yuan (943 milioni di dollari) per la costruzione della costellazione.

Precedenti dichiarazioni indicano che sono previsti 108 lanci di satelliti nel 2024. Ciò suggerirebbe piani per lanciare altri cinque lotti di 18 satelliti quest’anno, segnalava a fine giugno Spacenews.

 A CHE PUNTO È STARLINK DI SPACEX

Ma raggiungere i numeri dell’americana Starlink sarà una corsa contro il tempo per le ambizioni di Pechino.

Dal 2019, Starlink ha ampliato la propria rete in orbita terrestre bassa fino a raggiungere oltre 6.000 satelliti, posizionandosi rapidamente come il più grande operatore satellitare al mondo e rivale di Viasat, OneWeb e Amazon Kuiper.

Quindi Starlink ha un grande vantaggio sui suoi rivali possedendo più della metà dei satelliti ora nello spazio, sta correndo verso l’ambizioso obiettivo del ceo Elon Musk di lanciare una “megacostellazione” di 42.000 satelliti entro il prossimo anno. Unica certezza sui numeri della costellazione infatti è l’autorizzazione ottenuta da SpaceX da parte dell’autorità federale americana per le comunicazioni di poter lanciare complessivamente 12mila satelliti.

I NUMERI DEL SERVIZIO DI INTERNET SATELLITARE DI MUSK

Con una costellazione di quasi 6.000 satelliti, Starlink vanta oltre 5.200 accessi Internet operativi e in trasmissione a 2,7 milioni di abbonati in 75 paesi.

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA COMMERCIALE DI SPACEX NEI CONFLITTI ATTUALI

Negli ultimi tempi Musk si trova al centro di un dibattito per fornire i servizi di connettività di Starlink a paesi in guerra. Basti pensare al ruolo di Starlink, il servizio di connessione Internet satellitare si SpaceX, nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Fino ad oggi oltre 1.300 terminali per l’Internet satellitare Starlink donati da SpaceX all’Ucraina all’inizio del conflitto con la Russia hanno aiutato le forze armate di Kiev a mantenere le comunicazioni e il coordinamento sul campo di battaglia.

Ma SpaceX ha puntato a impedire alle forze armate ucraine di utilizzare i terminali Starlink per il pilotaggio remoto di droni d’attacco o per altri scopi offensivi, come annunciato nel febbraio s2023 dalla presidente e chief operation officer di SpaceX, Gwynne Shotwell. La tecnologia Starlink “non è pensata per essere utilizzata come arma” ha precisato la rappresentante di SpaceX

LE IMPLICAZIONI GEOPOLITICHE DI STARLINK SECONDO LA CINA

E proprio le implicazioni geopolitiche dell’utilizzo di Starlink per le comunicazioni sul campo di battaglia, hanno spinto i media affiliati all’Esercito Popolare di Liberazione (PLA) a pubblicare diversi editoriali sulla minaccia che Starlink rappresenta per gli interessi della Cina, riporta Reuters.

Questi editoriali hanno descritto Starlink e SpaceX come parte dell'”egemonia spaziale” che gli Stati Uniti stanno cercando di creare nello spazio, conferendogli un “vantaggio militare spaziale unilaterale”.

Inoltre, le preoccupazioni per la sicurezza nazionale cinese su Starlink giungono nel mezzo di una corsa allo spazio sempre più accesa tra Pechino e Washington, con entrambi i paesi che investono molto in tecnologie difensive all’avanguardia e missioni di esplorazione, compresi i rispettivi programmi per portare gli astronauti sulla Luna e, un giorno, su Marte.

 

Torna su