Dopo aver raggiunto l’orbita con il suo veicolo di lancio, oggi il più grande nome del settore spaziale commerciale cinese in termini di capacità, Orienspace, punta a colmare il divario con SpaceX nei razzi riutilizzabili.
La startup con sede a Pechino, che il mese scorso ha effettuato il suo primo lancio di un razzo monouso, sta sviluppando il riutilizzabile Gravity-2 e prevede che il volo inaugurale del razzo avrà luogo alla fine del 2025 o all’inizio del 2026, ha spiegato il co-fondatore e co-amministratore delegato Yao Song in un’intervista a Bloomberg.
Quindi la società cinese ha fissato un calendario ambizioso nella corsa del Paese allo sviluppo di razzi riutilizzabili, una tecnologia sperimentata da SpaceX e utilizzata dalla società di Elon Musk per ridurre i costi e dominare l’industria globale dei lanci satellitari, spiega la testata.
Sebbene le aziende cinesi, comprese startup e imprese statali, abbiano lanciato quasi 70 razzi lo scorso anno, tutti i veicoli erano monouso. Durante quel periodo, SpaceX ha effettuato quasi 100 lanci dei suoi razzi riutilizzabili, sottolinea Bloomberg.
Tutti i dettagli.
COSA FA LA SOCIETÀ PRIVATA CINESE ORIENSPACE DIETRO AL RAZZO DI GRAVITY-1
Fondata nel 2020 da veterani delle agenzie spaziali statali cinesi, Orienspace ha recentemente completato un round di finanziamento di serie B di circa 600 milioni di yuan e la società ha una valutazione post-finanziamento di circa 6 miliardi di yuan, secondo Yao.
La società aveva pianificato il primo lancio del razzo Gravity-1 per la seconda metà del 2023 e ora prevede due ulteriori lanci di Gravity-1 per il 2024.
Secondo la startup cinese, Gravity-1 può mettere in orbita fino a 30 satelliti in un singolo lancio. L’azienda afferma inoltre di poter organizzare un lancio in meno di sette giorni e, in alcuni casi, in sole 24 ore.
A LAVORO SU RAZZO RIUTILIZZABILE GRAVITY 2
Quindi oltre al razzo monouso, la startup cinese punta a sviluppare quelli riutilizzabili che stanno trasformando l’accesso allo spazio perché consentono alle aziende di utilizzare alcune delle parti più costose del dispositivo più e più volte, con pochi interventi di ristrutturazione.
Mentre SpaceX di Musk rimane di gran lunga il leader globale nel settore, Blue Origin di Jeff Bezos, sta portando avanti i piani per lanciare quest’anno il razzo riutilizzabile New Glenn, ricorda Bloomberg.
LA CONCORRENZA CINESE
Altre aziende cinesi in competizione per raggiungere la riusabilità includono Beijing Interstellar Glory Space Technology, una startup nota come i-Space, che ha organizzato un test a dicembre. Nel frattempo, una filiale della China Aerospace Science and Industry Corp., di proprietà statale, il mese scorso ha condotto un test di decollo e atterraggio verticale del suo razzo riutilizzabile Kuaizhou.
I VANTAGGI DEI LANCI VIA MARE
Tornando invece al razzo monouso Gravity-1 decollato a gennaio, la sua capacità di essere lanciato da una piattaforma marittima mobile aumenta il numero di potenziali siti di lancio.
I lanci via mare ridurrebbero il rischio che gli stadi dei razzi mettano in pericolo le aree abitate mentre ricadono sulla Terra. Una questione affrontata in passato con il rientro del razzo cinese Long march 5B classificato come “fuori controllo”. Come nel maggio 2021 quando la dalla Cina tranquillizzavano: rischi per la caduta dei detriti su aree abitate “estremamente bassi”.
Con i lanci dall’acqua, che possono offrire maggiore flessibilità agli operatori, si riducono i rischi derivanti dai detriti dei razzi, ha affermato Yao Song, co-amministratore delegato di Orienspace, in una conferenza aerospaziale ad aprile, ripresa dai media di Pechino. Il razzo Gravity-1 “ridurrà significativamente il costo dei lanci spaziali commerciali”, ha affermato il manager di Orienspace.
I NUMERI DI ORIENSPACE
Infine, qualche numero sulla startup spaziale con sede a Pechino.
Orienspace ha da tre a cinque lanci di razzi pianificati nel 2025 e da cinque a otto per il 2026. La società vuole portare la sua frequenza a 10 volte l’anno in circa tre anni, il che l’aiuterebbe a raggiungere un fatturato di 1 miliardo di yuan (140 milioni di dollari), secondo Yao.
Questa soglia renderebbe “più semplice” la presentazione di una richiesta di quotazione per un’offerta pubblica iniziale, ha affermato a Bloomberg il co-fondatore e co-ceo. La sfida a SpaceX si fa sempre più agguerrita.