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Nvidia

Perché Nvidia supera tutte le previsioni

Grazie agli ottimi risultati del primo trimestre dell'anno fiscale, la valutazione di Nvidia cresce ancora: tra mercoledì e giovedì la sua valutazione è cresciuta di 140 miliardi di dollari, più dell'intera capitalizzazione di Intel. Numeri e dettagli.

Mercoledì le azioni di NVIDIA, la più grande azienda di semiconduttori al mondo per valore di mercato, hanno raggiunto per la prima volta il valore di 1000 dollari nel trading prolungato a seguito della pubblicazione dei risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2025, che hanno superato le aspettative degli analisti.

Solo nel trading after hours, peraltro, la valutazione di NVIDIA è cresciuta di circa 140 miliardi di dollari, più dell’intera capitalizzazione di mercato di Intel, un’altra azienda statunitense di semiconduttori che un tempo le era superiore sotto ogni punto di vista.

I RISULTATI DI NVIDIA NEL PRIMO TRIMESTRE FISCALE 2025

Nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025, conclusosi il 28 aprile scorso, NVIDIA ha riportato entrate da 26 miliardi di dollari, il 18 per cento rispetto al trimestre precedente e il 262 per cento in più su base annua.

Il margine lordo è stato del 78,4 per cento contro il 64,6 per cento di un anno fa, mentre l’utile netto è ammontato a 14,8 miliardi di dollari: una crescita del 628 per cento rispetto al primo trimestre dell’anno fiscale 2024.

IL BOOM DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La pubblicazione dei risultati economici di NVIDIA viene seguita con grande interesse dai mercati perché viene considerata un utile indicatore dell’andamento del settore dell’intelligenza artificiale, dove da qualche anno le grandi compagnie tecnologiche stanno concentrando i loro investimenti.

I sistemi di intelligenza artificiale hanno bisogno di elevate capacità di calcolo che vengono garantite principalmente dai microchip (unità di elaborazione grafica, nello specifico) di NVIDIA, appunto. Gli ottimi risultati pubblicati dall’azienda, più le previsioni ottimistiche per il trimestre attuale, suggeriscono insomma che la domanda di semiconduttori per l’intelligenza artificiale è forte e resterà tale, e che dunque il settore gode di buona salute.

I CENTRI DATI E LA NUOVA TECNOLOGIA BLACKWELL

In origine NVIDIA era specializzata nella produzione di schede grafiche destinate all’industria dei videogiochi. Oggi, invece, il suo principale segmento di business è quello dei centri dati, che utilizzano grandi quantità di microchip avanzati.

Nel primo trimestre dell’anno fiscale 2025 l’unità data center di NVIDIA ha riportato entrate da 22,6 miliardi di dollari, il 23 per cento in più rispetto al periodo precedente e il 427 per cento in più su base annua. Alla crescita ha contribuito Llama 3, l’ultimo modello linguistico di grandi dimensioni di Meta, che utilizza 24.000 unità di elaborazione grafica modello H100 di NVIDIA.

Si può dire che l’H100 è diventato una sorta di must-have per le aziende di intelligenza artificiale. Ma nei prossimi mesi inizieranno le consegne della nuova tecnologia di NVIDIA, chiamata Blackwell, che promette prestazioni molto superiori a quelle di Hopper, la generazione attuale, alla quale appartiene l’H100. Qualche giorno fa Amazon Web Services ha sospeso gli ordini del chip Grace Hopper proprio per attendere l’uscita del successore, il Grace Blackwell.

Secondo l’amministratore delegato di NVIDIA, Jensen Huang, Blackwell garantirà una crescita ancora maggiore alla società perché le funzionalità di intelligenza artificiale si stanno diffondendo in tanti settori diversi, dall’elettronica di consumo alla mobilità alle biotecnologie. Ha aggiunto che il nuovo microchip sarà pronto per l’utilizzo nei centri dati nel quarto trimestre dell’anno.

LE PREVISIONI PER IL FUTURO

Per il trimestre in corso, NVIDIA prevede di realizzare vendite per 28 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti (26,8 miliardi).

Dal 2023 a oggi la capitalizzazione di mercato di NVIDIA è cresciuta di oltre sei volte, arrivando a 2300 miliardi di dollari. Solo dall’inizio di quest’anno le sue azioni hanno guadagnato il 92 per cento.

Come scrive Bloomberg, una grossa parte delle entrate di NVIDIA proviene dagli ordini di una manciata di aziende: appena quattro società – Amazon, Meta, Microsoft e Google – valgono infatti il 40 per cento delle vendite totali.

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