In arrivo nel nostro paese un nuovo supercomputer avanzato, ottimizzato per l’intelligenza artificiale.
La Commissione Ue ha premiato il progetto italiano dedicato all’intelligenza artificiale: al Tecnopolo Manifattura di Bologna sarà realizzato un nuovo supercomputer tra i più potenti al mondo, con un investimento complessivo di circa 430 milioni di euro, cofinanziato dal Governo italiano, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Commissione Europea.
Lo ha annunciato il 10 dicembre la Regione: diventerà un punto di riferimento per il supercalcolo, i big data, l’intelligenza artificiale e il calcolo quantistico e rappresenterà un punto di forza per l’ecosistema dell’innovazione regionale e quello tecnologico e digitale italiano, dando un impulso fondamentale alla competitività e capacità economica del Paese.
La sede bolognese già ospita Leonardo, il supercomputer da 240 milioni di euro e da 250 miliardi di operazioni al secondo, inaugurato nel novembre 2022 nel data center di Cineca al Tecnopolo di Bologna, all’epoca quarto calcolatore al mondo per velocità e potenza destinato a progetti di ricerca, uso scientifico e accademico e applicazioni industriali.
A inizio 2024 i vertici di Cineca spiegavano infatti che “la road map prevede l’upgrade di Leonardo, col sistema Lisa, entro giugno, e a fine anno arriverà il computer quantistico e nel 2028 andrà in pensione Leonardo, sostituito dal nuovo supercomputer”.
La nuova infrastruttura annunciata è il cuore del progetto IT4LIA AI Factory, selezionato dalla Commissione Europea all’interno della call per la creazione delle prime AI Factory europee.
Tutti i dettagli.
IL PROGETTO IT4ALIA AI FACTORY
L’infrastruttura nel cuore della Data Valley dell’Emilia-Romagna diventerà un punto di riferimento per calcolo quantistico e intelligenza artificiale: è il cuore di ‘IT4LIA AI Factory’ che “rappresenta un traguardo fondamentale di una strategia per collocare l’Italia al centro dell’innovazione tecnologica e punta ad avere un impatto decisivo su settori strategici per l’economia nazionale, come l’agroalimentare, la cybersecurity, l’osservazione della terra, la mobilità e il manifatturiero” indica la nota della Regione.
Grazie a un modello organizzativo one-stop-shop, l’iniziativa semplificherà inoltre l’accesso a servizi innovativi ad alto valore aggiunto, incentivando la collaborazione tra ricercatori, startup e pmi, e promuovendo un’economia più connessa e dinamica.
LE RISORSE PER IL NUOVO SUPERCOMPUTER DEL TECNOPOLO DI BOLOGNA
Come già detto, a sostenere il progetto c’è investimento complessivo di circa 430 milioni, cofinanziato dal Governo italiano, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Commissione Europea.
In particolare, IT4LIA AI Factory è un’iniziativa cofinanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn), dalla Regione Emilia-Romagna, dal consorzio Cineca, dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), dall’Agenzia ItaliaMeteo, dall’Istituto italiano di Intelligenza Artificiale per l’Industria (AI4I) e dalla Fondazione Bruno Kessler (FBK). All’iniziativa partecipano anche altre Istituzioni e soggetti nazionali, tra i quali la Fondazione ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in HPC Big data and Quantum Computing.
IL COORDINAMENTO AFFIDATO A CINECA
Infine, il ruolo di coordinamento sarà affidato a Cineca, che si occuperà dell’implementazione del supercomputer e della gestione delle infrastrutture connesse, mentre le azioni della Regione saranno attuate dalla sua partecipata Art-ER, che avrà il compito di mobilitare l’ecosistema regionale dell’innovazione e orientarlo verso le nuove opportunità offerte dall’AI Factory, per un ulteriore sviluppo del territorio.
LA SVOLTA CON IL COMPUTER QUANTISTICO
Dunque al Tecnopolo di Bologna il Cineca è pronto ad aprire anche la nuova frontiera del supercalcolo: quella dei computer quantistici.
“L’Europa ha deciso di potenziare la sua infrastruttura con sei computer quantistici e uno di questi sarà al Tecnopolo. Parliamo di una tecnologia emergente” aveva spiegato un anno fa il presidente di Cineca Francesco Ubertini al Resto del Carlino. “Leonardo fa 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Per capirci: un’ora di lavoro di Leonardo equivale a 920 anni di lavoro di un computer portatile. Il quantistico è una macchina ancora più potente e rapida, ma consuma meno” ha concluso Ubertini.