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Noovle Tim

Non solo Google, Noovle (Tim) si allea con i provider europei sul cloud

Noovle, la cloud company del gruppo Tim, si allea con i principali provider nel progetto paneuropeo per infrastruttura cloud comune

 

Dopo la partnership con Google, Tim rafforza l’alleanza anche con i provider cloud europei attraverso Noovle.

Noovle, la cloud company del gruppo Tim, si allea con i principali provider nel progetto paneuropeo Lighthouse Structura-X, nato per definire requisiti comuni, basati su portabilità e interoperabilità, con l’obiettivo di offrire servizi cloud infrastrutturali certificati in linea con i principi di Gaia-X. Lo ha reso noto la società.

Con la partecipazione a questa iniziativa, — fa sapere l’azienda — Tim conferma il proprio impegno per supportare lo sviluppo e la diffusione di Gaia-X. Il progetto volto alla creazione di un’infrastruttura europea sicura ed affidabile per la condivisione e l’accesso ai dati, perseguendo l’obiettivo della sovranità dei dati (Digital Sovereignty).

E a proposito di sovranità dei dati, nel nostro paese è partito l’iter per la creazione del Polo strategico nazionale, il cloud destinato a conservare tutte le applicazioni della Pa e i dati dei cittadini. Il Recovery Plan destina all’operazione 900 milioni e il ministro della Transizione digitale, Vittorio Colao, intende chiudere entro il 2022 il trasferimento sulla ‘nuvola’. Lo scorso 28 dicembre il Dipartimento del ministro Colao ha scelto il progetto della cordata Tim-Leonardo-Cdp-Sogei per lo schema di ppp per la realizzazione del Psn. In relazione a questa il 28 gennaio è stato pubblicato il bando di gara da parte di Difesa Servizi spa con scadenza il 16 marzo.

Tutti i dettagli.

COS’È LIGHTHOUSE STRUCTURA-X

Il progetto paneuropeo Lighthouse Structura-X punta a definire requisiti comuni per la realizzazione di soluzioni infrastrutturali certificate conformi ai principi di Gaia-X.

In particolare, il progetto Lighthouse Structura-X punta a coinvolgere i provider già aderenti a Gaia-X (come Tim) al fine di promuovere lo sviluppo di un nuovo modello di cloud federato a livello europeo. Inoltre punta ad abilitare nuovi “dataspace” intersettoriali condivisi tra i diversi Paesi agevolando la collaborazione in differenti ambiti (quali, per esempio, Automotive, Mobility, Energy), attraverso l’adozione di requisiti tecnici e procedurali e di principi etici comuni.

ATOS, ARUBA, DEUTSCH TELEKOM NEL PROGETTO

Tra i principali partner dell’iniziativa, oltre Noovle, troviamo Atos, Aruba.it, DE-CIX, Deutsche Telekom, Engineering e TOP-IX.

Ma hanno aderito anche numerose altre aziende da dieci Paesi europei: AssoSoftware; City Network; Cloud&Heat; CS Group; CSI; Ebrc; Elmec; Fabasoft; International Data Spaces; Ionos; KPN; Luxinnovation; Mainstream; Next Layer; OpenNebula; OSISM; ThreeFold Tech; Tietoevry; United Group e Vivacom.

IN VISTA DELLA CREAZIONE DELL’HUB ITALIANO DI GAIA-X

“Noovle sosterrà Lighthouse Structura-X, coerentemente con quanto fatto fino ad ora per promuovere la diffusione e lo sviluppo di Gaia-X, partecipando attivamente alla costruzione dell’Hub Italiano. Questa iniziativa, come altre analoghe già avviate, punta a definire un nuovo contesto di regole e relazioni che favorisca lo sviluppo di un cloud europeo sovrano, coeso e capace di competere in modo aperto e trasparente con l’offerta degli Hyperscaler globali”, ha commentato Carlo d’Asaro Biondo, ceo di Noovle.

I Paesi europei aderenti all’iniziativa Gaia-X sono tenuti a costituire un proprio “Regional Hub” nazionale. Questo rappresenta il punto di contatto per le organizzazioni e le imprese interessate a partecipare al progetto. Con l’avvio del regional hub, l’Italia ha sancito ufficialmente l’ingresso in Gaia-X. Sul nostro territorio il promotore dell’Hub è quindi Confindustria, la confederazione degli industriali presieduta da Carlo Bonomi.

Lo scopo di Gaia-X non è creare un cloud europeo alternativo ai colossi americani, quanto permettere alle aziende di scambiare fra loro dati indipendentemente dal cloud utilizzato e, in caso, di passare senza ostacoli tecnici o economici da un fornitore di servizi cloud all’altro.

Proprio per questo anche i colossi stranieri come i cinesi Alibaba e Huawei e statunitensi come Microsoft, Amazon Web Services e Google appunto sono coinvolte nel progetto Gaia-X. D’altronde gli standard per lo scambio di dati hanno poco senso se i leader di mercato non partecipano.

TIM ALLEATA ANCHE DI GOOGLE SUL CLOUD

Infatti, anche se Tim ha sostenuto fin da subito il progetto Gaia-X, ha stretto anche una partnership con il colosso statunitense Google sul cloud.

In base al protocollo d’intesa firmato a novembre 2019, Google ha siglato con la telco italiana diverse collaborazioni nel 2020. A luglio 2020 il colosso della tecnologia statunitense ha fatto sapere che avrebbe investito in Italia oltre 900 milioni di dollari in 5 anni per aprire le due Google Cloud Region(a Torino e a Milano) annunciate in partnership proprio con Tim. Le Google Cloud Region saranno costruite all’interno dei Data Center di Tim.

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