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Non solo 5g, tutte le novità del ddl Concorrenza

È stato approvato dalla IX Commissione del Senato l'emendamento al ddl Concorrenza che consente l'innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. E non solo. Fatti e approfondimenti

Novità su 5g, campi elettromagneti e dehor.

Ecco tutti i dettagli sul ddl Concorrenza.

DOSSIER CAMPI ELETTROMAGNETICI E 5G

È stato approvato dalla IX Commissione del Senato, l’emendamento al Ddl Concorrenza che consente l’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. Lo annuncia il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in una nota dove commenta: “Finalmente l’Italia si muove nella direzione europea, recuperando ritardi decennali”. “Questa misura – dice – rappresenta una svolta importante per lo sviluppo del Paese: migliorerà infatti la connettività mobile sul territorio, garantendo una qualità di servizi superiore per i cittadini e consentirà alle imprese di diventare più competitive. L’avevamo detto e l’abbiamo fatto”.

IL CONFRONTO CON L’EUROPA

Con l’innalzamento dei limiti alle emissioni elettromagnetiche previsto da un emendamento al Ddl concorrenza a indicato provvisoriamente in 15 volt al metro, in attesa dei decreti attuativi, l’Italia resterebbe al di sotto del limite europeo di 60 volt al metro e dalle soglie fissati da tutti gli altri Stati membri. È quanto si apprende da fonti del ministero delle Imprese e del made in Italy che sottolineano che “Paesi come la Germania e la Spagna hanno adottato i limiti massimi da oltre 20 anni” senza riscontrare anomalie nella popolazione. Inoltre l’innalzamento dei limiti garantirebbe, secondo questa analisi, “il miglioramento della qualità del servizio (in termini di copertura) fin da subito, con effetti positivi sui cittadini in termini di voce e dati, riducendo l’impatto economico sugli operatori e la proliferazione di antenne sul territorio”. Sempre secondo questa analisi, il 62% dei siti esistenti nelle aree urbane è risultato non aggiornabile al 5G a causa dei limiti di emissione e gli extra costi per sviluppare la copertura 5G a causa dei limiti stringenti sono di circa 1,3 miliardi di euro per operatore.

IL COMMENTO DEL MINISTRO URSO

Il governo Meloni ha «mantenuto le promesse fatte» e ha fatto «prevalere il buon senso», dopo essersi confrontato con tutti gli attori interessati con l’approvazione di due nuovi emendamenti al Ddl Concorrenza presso la Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, ha sottolineato Urso: “Una misura importante «per lo sviluppo del Paese che migliorerà infatti la connettività mobile sul territorio, garantendo una qualità di servizi superiore per i cittadini e consentirà alle imprese di diventare più competitive».

LE PRECISAZIONI TECNICHE

L’emendamento al ddl Concorrenza sui campi elettromagnetici approvato in commissione al Senato stabilisce un termine di 120 giorni per adeguare i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità con decreto del presidente del Consiglio dei ministri d’intesa con la Conferenza unificata “al fine di potenziare la rete mobile e garantire a utenti e imprese l’offerta di servizi di connettività di elevata qualità, senza pregiudizio per la salute pubblica”. Scaduto tale termine, in assenza delle norme di adeguamento e sino a quando le stesse non saranno definitivamente adottate, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità sono “in via provvisoria e cautelativa” fissati, per quanto attiene all’intensità di campo elettrico a un valore pari a 15 volt al metro. Finora il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità erano fissati 6 volt al metro.

DOSSIER DEHOR

Via libera della commissione Industria del Senato ad un emendamento al ddl concorrenza che proroga fino a dicembre 2024 il regime semplificatorio per dehors e tavolini all’aperto. Lo fa sapere il sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy Massimo Bitonci, che rappresenta il governo sul provvedimento. “Bene l’approvazione. Le concessioni per le occupazioni di suolo pubblico sono state provvidenziali per incrementare i guadagni durante il periodo pandemico e continuano ad esserlo per i nostri esercenti di bar e ristoranti. La proroga è un importante segnale di supporto ai tanti esercizi commerciali”.

L’emendamento, a prima firma De Priamo (FdI), proroga di un altro anno la possibilità per gli esercenti di usare temporaneamente il suolo pubblico senza pagare il canone di l’occupazione delle aree pubbliche. L’attuale termine del 31 dicembre 2023 viene così spostato al 31 dicembre 2024. Senza la proroga, spiega Bitonci, i tanti esercenti che hanno investito nell’allestimento di tali strutture, “dovrebbero rinunciarvi di colpo nelle more del rilascio delle autorizzazioni”. “Un provvedimento che vuole consentire di mantenere in vita un modello di consumazione ai tavoli all’aperto che, complice anche la situazione climatica, si è ormai stabilizzato nelle abitudini dei fruitori di queste attività”, spiega il senatore di FdI Andrea De Priamo, che annuncia: “FdI sta contestualmente lavorando per un disegno di legge che renda questa esperienza stabile e non più emergenziale, fermo restando il rispetto delle norme di sicurezza e del codice della strada e il contrasto di ogni forma di abusivismo”.

LE REAZIONI

Difatti Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, la definisce «un’ottima non solo per le imprese della ristorazione, che potranno promuovere uno sviluppo ordinato delle proprie attività commerciali, ma anche, e soprattutto, per le amministrazioni locali, che avranno l’opportunità di riqualificare al tempo stesso gli spazi urbani, valorizzandone il patrimonio architettonico, artistico e monumentale del Paese», si legge in una nota.

“Un altro emendamento che, nel nome di una pseudo maggiore produttività, non tiene conto della salute dei cittadini. È totalmente inaccettabile la modifica al Ddl Concorrenza che aumenta da 0,6 V/m a ben 15 V/m, su una media calcolata su 24 ore, la soglia dei campi elettromagnetici. Senza un approfondimento tecnico, senza tenere conto delle tante sentenze esistenti. È gravissimo. Da ministro dell’Ambiente ritenni di dover applicare il principio di precauzione, non elevando i limiti. Principio che questo governo continuamente calpesta”. Così in una nota il vicepresidente della Camera Sergio Costa commenta la decisione del governo di alzare la soglia dei campi elettromagnetici.

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