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Nel Regno Unito arriva stretta per Instagram sui post pubblicitari degli influencer

Instagram ha accettato di limitare gli influencer che postano pubblicità a pagamento senza etichettarla come tale, lo ha dichiarato l'authority per la concorrenza del Regno Unito. Anche in Italia l'Agcm si è occupato di pubblicità occulta

 

Un post pubblicitario su Instagram deve essere sempre etichettato come annuncio adv, almeno nel Regno Unito.

Instagram, il social per la condivisione di foto di proprietà Facebook, ha concordato misure per reprimere la pubblicità nascosta da parte dei cosiddetti influencer a pagamento. Lo ha annunciato venerdì l’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (Cma).

Ormai in tutto il mondo, gli influencer con migliaia di follower possono guadagnare infatti commissioni elevate dalle aziende per promuovere un prodotto su Instagram.

Si tratta pur sempre di annuncio pubblicitario e la pubblicità deve essere segnalata come tale.

Pertanto, Instagram ha promesso di spingere gli utenti a “confermare se sono stati incentivati ​​in qualche modo a promuovere un prodotto o servizio. In tal caso, richiedere loro di rivelare chiaramente questo fatto”, ha detto la Cma.

Per l’authority britannica questo passo rappresenta un importante cambiamento di comportamento da parte di una delle principali piattaforme di social media.

Tutti i dettagli.

COSA HA DICHIARATO L’AUTORITÀ PER LA CONCORRENZA E I MERCATI BRITANNICA

Facebook si è impegnata in questo “importante cambiamento di comportamento” a seguito di un’indagine dell’Autorità per la concorrenza e i mercati, ha detto il regolatore in una dichiarazione venerdì.

La Cma ha avviato l’indagine sulla questione della “pubblicità nascosta” nel 2018 temendo che Instagram non stesse facendo abbastanza per affrontare il problema.

Le modifiche renderanno “molto più difficile” per gli utenti pubblicare annunci senza etichettarli come tali.

LE PRATICHE IN DUBBIO

Al centro dell’indagine dell’authority britannica il comportamento di troppi influencer che su Instagram pubblicano contenuti che rimandano alle aziende senza chiarire se abbiano ricevuto un compenso (o incentivo) per farlo.

COSA DOVRANNO FARE GLI INFLUENCER SU INSTAGRAM ORA NEL REGNO UNITO

Facebook Ireland, che gestisce Instagram nel Regno Unito, si è impegnata a una serie di cambiamenti.

D’ora in poi gli influencer dovranno confermare e divulgare se hanno ricevuto incentivi per promuovere un prodotto o servizio. Instagram utilizzerà anche la tecnologia per individuare quando gli utenti potrebbero non aver rivelato chiaramente che un post è un annuncio pubblicitario.

Come sottolinea Bloomberg, le modifiche interesseranno gli utenti nel Regno Unito e chiunque indirizzi post verso gli utenti di Instagram nel paese. La Cma ha affermato che continuerà a indagare sulle pratiche di altre piattaforme di social media e spingere per i cambiamenti ove necessario.

COSA HA STABILITO L’AGCM IN ITALIA (IL CASO PILOTA ALITALIA E ALBERTA FERRETTI)

Anche in Italia qualche anno fa l’Antitrust si è occupato di pubblicità occulta sui social media. A fine 2018 l’Agcm aveva infatti avviato un’istruttoria su Alitalia e Ferretti e vari influencer (come Chiara Ferragni, Alessia Marcuzzi, Martina Colombari, Federica Fontana).

Al centro dell’azione la pubblicità occulta veicolata attraverso i canali social delle influencer senza che questi dichiarassero nei propri post alcun riferimento alla sponsorizzazione.

A giugno 2019 l’Antitrust ha deciso la chiusura del procedimento senza sanzioni, con accettazione degli impegni, relativo agli influencer, per le t-shirt firmate Alberta Ferretti con il logo di Alitalia. Nel bollettino dell’Autorità si legge che il procedimento era su una “possibile fattispecie di pubblicità occulta in relazione alla pubblicazione, sul profilo Instagram dei cosiddetti influencer” menzionati, di post “in cui appare artificiosamente inquadrato il logo Alitalia impresso sui capi di abbigliamento firmati da Alberta Ferretti e indossati dagli influencer stessi”.

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