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Ecco perché l’Antitrust sfruculierà Chiara Ferragni, Alessia Marcuzzi e Martina Colombari su Alitalia e Ferretti

Tutti i dettagli sull'iniziativa Antitrust che riguarda Alitalia e Ferretti ma anche il ruolo di personaggi dello spettacolo e della moda come Chiara Ferragni, Alessia Marcuzzi, Martina Colombari, Federica Fontana.

Influencer o sponsor pubblicitari? Informazione o comunicazione aziendale?

Sono le domande alle quali l’Antitrust cercherà di rispondere visto che ha avviato un’istruttoria su Alitalia e Ferretti che lambisce anche personaggi dello spettacolo e della moda come Chiara Ferragni, Alessia Marcuzzi, Martina Colombari, Federica Fontana.

ECCO CHI C’È NEL MIRINO DELL’ANTITRUST SU ALITALIA

Il Garante del mercato e della concorrenza vuole vedere chiaro il ruolo di alcuni influencer. Pubblicità occulta veicolata attraverso i canali social di alcuni influencer senza che questi dichiarassero nei propri post alcun riferimento alla sponsorizzazione. Per questo l’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Alitalia, Aeffe, società riconducibile alla stilista Alberta Ferretti e “alcuni influencer”.

I NOMI INFLUENZATI

L’Authority che vigila sul mercato e sulla concorrenza, ma anche sulla pubblicità ingannevole, non cita il nome dei personaggi coinvolti, ma tra i personaggi popolari sui social che hanno indossato maglie e felpe con il logo Alitalia e citati nella segnalazione dell’Unione nazionale consumatori da cui è nato il procedimento, figurano Chiara Ferragni, Alessia Marcuzzi, Martina Colombari, Federica Fontana.

LA NOTA DEL GARANTE

”L’Autorità antitrust ha avviato, su segnalazione di Unione Nazionale di Consumatori, un procedimento istruttorio nei confronti delle società’ Alitalia Società Aerea Italiana s.p.a. in A.S. e AEFFE s.p.a., quest’ultima riconducibile alla stilista Alberta Ferretti e già destinataria del primo intervento di moral suasion del 2017, nonché di alcuni influencer, avente ad oggetto la possibile diffusione, mediante social media, di pubblicita’ non riconoscibile in quanto tale”. È quanto annuncia una nota dell’Antitrust.

”Nella comunicazione di avvio del procedimento istruttorio, in particolare – continua l’autorità -, viene contestata la diffusione sul profilo Instagram di diversi influencer di post nei quali appare inquadrato il logo Alitalia impresso sui capi di abbigliamento a marchio Alberta Ferretti indossati dagli stessi influencer. A seguito dell’avvio, sono stati effettuati accertamenti ispettivi presso le sedi delle due società con la collaborazione del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza”.

CONTRO LA PUBBLICITÀ OCCULTA

L’Antitrust ha portato a termine una seconda azione di contrasto a forme di pubblicità occulta sui social media, realizzata da personaggi pubblici con un numero di follower non elevato, dopo quella del 2017 che aveva ottenuto il risultato di sensibilizzare i principali operatori del mercato al rispetto delle prescrizioni del Codice del Consumo.

Ad agosto, con la collaborazione del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, l’Autorità ha inviato lettere di moral suasion agli influencer e ai titolari dei marchi utilizzati dagli stessi. In tali comunicazioni, è stato ricordato che la pubblicità deve essere chiaramente riconoscibile in quanto tale ed è stato, quindi, evidenziato che il divieto di pubblicità occulta ha portata generale e deve, dunque, essere applicato anche alle comunicazioni diffuse tramite i social network, non potendo gli influencer lasciar credere al pubblico dei follower di agire in modo spontaneo e disinteressato se, in realtà, stanno promuovendo un brand.

LA RISPOSTA DEGLI INFLUENCER ALLA MORAL SUASION

L’intervento di moral suasion ha avuto un esito in larga parte soddisfacente in quanto gli influencer hanno recepito le indicazioni dell’Autorità, facendo un uso più intenso di avvertenze circa la presenza di contenuti pubblicitari nei post pubblicati sul proprio profilo Instagram, quali #ADV o #advertising, #pubblicità oppure, nel caso di fornitura del bene da parte del brand ancorché a titolo gratuito, #prodottofornitoda. In altri casi, gli influencer hanno scelto di rimuovere gli elementi grafici idonei ad esprimere un effetto pubblicitario, quali le etichette (tag) apposte su un’immagine che rinviano al profilo Instagram del brand. Infine, le società titolari dei marchi hanno dato evidenza di aver introdotto, anche contrattualmente, procedure volte ad indurre gli influencer a rendere maggiormente trasparenti, sui loro profili personali, il legame commerciale con il marchio.

ALBERTA FERRETTI E ALITALIA NEL MIRINO

Pur a fronte di tali risultati positivi, tuttavia, al contempo l’Autorità antitrust ha avviato, su segnalazione di Unione Nazionale di Consumatori, un procedimento istruttorio nei confronti delle società Alitalia Società Aerea Italiana in A.S. e Aeffe, quest’ultima riconducibile alla stilista Alberta Ferretti e già destinataria del primo intervento di moral suasion del 2017, nonché di alcuni influencer, avente ad oggetto la possibile diffusione, mediante social media, di pubblicità non riconoscibile in quanto tale. Nella comunicazione di avvio del procedimento istruttorio, in particolare, viene contestata la diffusione sul profilo Instagram di diversi influencer di post nei quali appare inquadrato il logo Alitalia impresso sui capi di abbigliamento a marchio Alberta Ferretti indossati dagli stessi influencer. A seguito dell’avvio, sono stati effettuati accertamenti ispettivi presso le sedi delle due società con la collaborazione del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza. In ragione dell’ampiezza e del proliferare dei contenuti sui social network, l’Autorità continuerà a monitorare il fenomeno adottando le misure valutate di volta in volta più opportune per contrastarlo.

ALITALIA SORVEGLIATA SPECIALE

Tra Alitalia e Chiara Ferragni c’era stato in realtà un altro qui pro quo in tema marketing e brandizzazione. In occasione del matrimonio tra la top social influencer e il rapper Fedez a settembre, gli invitati hanno usufruito di un volo Alitalia Milano-Catania a loro interamente dedicato e brandizzato #Ferragnez al 100%. Il fatto non è sfuggito all’associazione dei consumatori Codacons che ha presentato un esposto in Procura. A detta dei media nazionali anche il ministro e vicepremier Luigi Di Maio si sarebbe interrogato sulla fattibilità di questa operazione di marketing.

Alitalia è stata dunque costretta a fornire spiegazioni sul volo. “Si è trattato di un cosiddetto volo ‘dedicato’, ossia di un volo di linea – già previsto nella programmazione operativa della Compagnia – riservato ad un unico gruppo di viaggiatori che, quindi, erano gli unici al gate dell’aeroporto milanese”. Nella nota diffusa la società ha precisato infine che “non si è trattato di una sponsorizzazione, ma di un normale accordo commerciale da inquadrare nella campagna pubblicitaria dell’azienda”.

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