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Ea Ia

Nei videogiochi l’IA è davvero un affare d’oro per EA (che intanto licenzia)

Andrew Wilson, ceo di EA, ha detto apertamente che il colosso statunitense investirà sempre più nell'IA perché permette di ottimizzare i costi e massimizzare i profitti. Tutto questo mentre la software house che un tempo possedeva la licenza di Fifa licenzia a spron battuto...

Tutti la conoscono soprattutto per i suoi titoli sportivi e le sue incursioni negli Fps online e negli arcade automobilistici, ma presto anche il grande pubblico potrebbe associare il marchio EA a un altro acronimo che il caso ha malignamente voluto assonante, quello dell’IA, che individua l’intelligenza artificiale generativa.

PERCHE’ IL MONDO DEI VIDEOGIOCHI TREMA DI FRONTE ALL’IA

In un periodo in cui le etichette e i produttori videoludici fanno fatica a parlare apertamente dell’uso dell’IA nei processi di sviluppo dei loro videogame, complice la gragnuolata di licenziamenti dalla portata inedita che ha riguardato pressoché tutte le software house (e preoccupa parecchio gli sviluppatori. mai così titubanti circa il loro futuro), tanto che persino in Cina sono sorti movimenti spontanei di gamer per boicottare i prodotti in cui c’è lo zampino dell’intelligenza artificiale “che ruba il lavoro alle persone” durante la Morgan Stanley Technology, Media & Telecom Conference Andrew Wilson, CEO di EA, ha rotto gli induci dicendo apertamente che Electronic Arts intende avvalersi degli algoritmi di intelligenza artificiale. O meglio, lo sta già facendo (qui e qui alcuni materiali ufficiali) e nel prossimo futuro li sfrutterà sempre di più.

I VANTAGGI DELL’IA PER EA

Per l’uomo che guida una delle più importanti e influenti software house videoludiche statunitensi, dal valore di mercato che supera i 36 miliardi di dollari, la nuova tecnologia permette di rendere l’azienda più efficiente di circa il 30%.

Wilson ha rivelato che proprio in merito ai benefici dell’IA sul settore videoludico è stato condotto internamente uno studio su tutti i processi di sviluppo dei videogiochi di EA ed è emerso che circa il 60% dei titoli ha “un’elevata possibilità di essere influenzato positivamente dall’IA generativa”.

L’IA COSTRUISCE STADI E SI SOSTITUISCE AGLI ANIMATORI

Nei titoli calcistici o di rugby, per esempio, la costruzione di un singolo stadio finora richiedeva anche sei mesi, scesi nell’ultimo anno a sei settimane grazie all’apporto dell’IA e per il numero 1 di EA non è innaturale pensare che nel prossimo futuro sarà possibile ricrearli in appena sei giorni. Wilson ritiene che l’estensione di questa sinergia tra intelligenza artificiale e lavoro umano a ogni aspetto dello sviluppo possa portare a una “significativa efficienza” nello sviluppo di tutti i videogame.

Quindi l’amministratore delegato di Electronic Arts ha fatto un altro esempio molto concreto: FIFA 23 vantava 12 routine di corsa per i calciatori (i vari modi in cui gli atleti corrono nel gioco, per essere il più credibili possibile) realizzati “a mano”, ovvero dagli sviluppatori deputati alle animazioni, mentre EA Sports FC 24 ne ha 1.200, tutti realizzati con l’IA generativa.

EA FA RIMA CON IA

Per EA l’IA non è solo una ghiotta occasione di risparmio. Sempre il Ceo di Electronic Arts ha svelato, anche se in merito è stato un po’ criptico, che la software house statunitense intende utilizzare la personalizzazione, la culturalizzazione ed esperienze più profonde e coinvolgenti per attirare il 50% di persone in più e farle spendere il 10-20% di denaro in più nei giochi. Sempre grazie all’IA generativa.

MENTRE EA PUNTA TUTTO SULL’IA LICENZIA

Annunci entusiastici che stridono con i massicci licenziamenti attuati nell’ultimo periodo da Electronic Arts. Secondo le ultime voci di corridoio raccolte da GamesIndustry.biz, EA licenzierà a breve il 5% della sua intera forza lavoro, ovvero tra le 700 e le 800 persone.

Si tratta di una cifra analoga a quella del marzo 2023, quando tagliò un totale di 775 persone, mentre lo scorso dicembre ha effettuato riduzioni all’interno dello studio di Codemasters, la software house nota soprattutto per i suoi titoli automobilistici che Electronic Arts aveva acquisito nel mese di febbraio 2021, ottenendo il controllo dello studio e di tutte le sue IP per 1,2 miliardi di dollari.

I tagli annunciati fanno parte di un piano di ristrutturazione più ampio, già avviato dalla società con la divisione dello scorso anno tra EA Games, diventata EA Entertainment, e EA Sports. Tale assetto, che ha comportato la chiusura di diversi studi e la cancellazione di alcuni videogiochi (tra cui l’interruzione dello sviluppo dei titoli su licenza, eccezion fatta per i titoli di Black Panther e Iron Man) dovrebbe arrivare al completamento entro la fine del 2024.

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