La risposta francese a ChatGpt di OpenAI punta a una valutazione di 10 miliardi.
La startup di intelligenza artificiale con sede a Parigi, Mistral, è in trattative con investitori, società di venture capital e il fondo MGX di Abu Dhabi per raccogliere 1 miliardo di dollari a una valutazione di 10 miliardi di dollari, ha riportato venerdì il Financial Times, citando fonti vicine alla questione.
Mistral realizza modelli AI che competono con quelli di OpenAI e Meta Platforms. A gennaio, il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu ha dichiarato alla televisione francese che l’esercito nazionale avrebbe utilizzato il software AI di Mistral.
Lo scorso giugno Mistral ha lanciato il primo modello di ragionamento basato sull’intelligenza artificiale in Europa, che utilizza il pensiero logico per creare una risposta, nel tentativo di tenere il passo con i rivali americani e cinesi all’avanguardia nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Il finanziamento accelererebbe il lancio commerciale del chatbot Le Chat di Mistral e sosterrebbe il continuo sviluppo dei suoi modelli linguistici di grandi dimensioni, sostiene il quotidiano finanziario britannico.
Gli osservatori del settore considerano Mistral l’azienda di intelligenza artificiale meglio posizionata in Europa per competere con i leader della Silicon Valley, sebbene l’azienda francese non abbia ancora raggiunto una simile trazione di mercato o una scala di fatturato paragonabile, rileva Reuters.
Come spiega il Ft, Mistral, supportata da Nvidia, è molto indietro rispetto ai leader statunitensi come OpenAI e Anthropic in termini di raccolta fondi e commercializzazione. OpenAI è una delle aziende tecnologiche private più preziose al mondo, con una valutazione di 300 miliardi di dollari, mentre Anthropic è in trattative per raccogliere 5 miliardi di dollari in un accordo che la valuterebbe a 170 miliardi di dollari.
Tutti i dettagli.
LA CORSA DELLA FRANCESE MISTRAL
La startup francese guidata da Arthur Mensch, sostenuta dall’Eliseo e fondata a maggio 2023, è riuscita a raccogliere più di un miliardo di euro dal suo lancio, per una valutazione di 6 miliardi di euro. Nel giugno 2024 Mistral ha raccolto 600 milioni di euro in un round di finanziamento di Serie B che ha valutato l’azienda a 5,8 miliardi di euro.
La società di Parigi scommette anche su un approccio “open source”, in cui il modello verrebbe pubblicato pubblicamente in modo da consentire agli sviluppatori e alle aziende di basarsi su di esso e contribuire al suo progresso. Un approccio considerato invece pericoloso dai rivali OpenAI e Google.
NVIDIA, NIEL E ANDRESSEN HOROWITZ TRA GLI INVESTITORI
Mistral annovera tra i suoi investitori Nvidia, Andreessen Horowitz e Lightspeed Venture Partners. Ma anche BPI France e l’investitore tecnologico francese Xavier Niel.
VIVE LA FRANCE DIVENTA VIVE LE CHAT!
A inizio febbraio, Mistral ha rilasciato su iOS e Android Le Chat, il suo assistente AI progettato sia per i consumatori che per i clienti aziendali. E da subito la proposta di intelligenza artificiale made in France ha raccolto il favore e il sostegno nientedimeno che dall’inquilino dell’Eliseo.
“Vai e scarica Le Chat, che è realizzato da Mistral, piuttosto che ChatGPT di OpenAI o qualcos’altro”, aveva dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista televisiva alla vigilia del lancio.
Dunque il presidente Macron si è mostrato un sostenitore particolarmente convinto, sostenendo che l’Europa ha bisogno di un’opzione “sovrana” per l’intelligenza artificiale per non dipendere esclusivamente da Stati Uniti e Cina, sottolinea il Ft.
Vive Le Chat ! 🇫🇷 https://t.co/x5T4cRuEf4
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) February 7, 2025
GLI OBIETTIVI
Come già detto, le risorse del nuovo round sarebbero utilizzate per promuovere il lancio commerciale del chatbot Le Chat e il continuo miglioramento dei suoi modelli linguistici di grandi dimensioni. Tuttavia, secondo il Ft, Mistral potrebbe anche utilizzare i fondi aggiuntivi per un ambizioso programma di espansione della sua infrastruttura di intelligenza artificiale, costruendo un grande data center fuori Parigi, insieme ad altri partner.