Microsoft ha investito 3,3 miliardi di dollari per la costruzione di un nuovo centro dati per l’intelligenza artificiale a Racine, nello stato del Wisconsin. La notizia, oltre a confermare il forte interesse della società per questa tecnologia – ormai centrale nei piani di pressoché tutte le Big Tech, come dimostrano le numerose acquisizioni di startup -, è interessante per altri due motivi.
L’INTERESSE DI BIDEN PER IL WISCONSIN
Il primo motivo è che il centro dati verrà costruito nella stessa località in cui tempo fa Foxconn, un’importante azienda taiwanese di componenti elettronici, si impegnò a investire 10 miliardi di dollari per una fabbrica di display a cristalli liquidi: ma il progetto naufragò.
Il secondo motivo è che l’investimento di Microsoft è stato annunciato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che ha interesse a promuovere le opportunità di crescita economica e di occupazione in vista delle elezioni di novembre prossimo.
L’amministrazione Biden, infatti, ha sottolineato che, a differenza di quello di Foxconn, l’investimento di Microsoft nel Wisconsin – uno swing-state, cioè uno stato in cui non esiste una netta maggioranza di votanti del Partito democratico o di quello repubblicano – creerà 2300 posti di lavoro sindacalizzati nel settore delle costruzioni più duemila posti di lavoro permanenti, oltre a stimolare lo sviluppo dell’economia digitale nella zona.
I PROGETTI DI MICROSOFT PER LA FORMAZIONE
Microsoft ha intenzione di avviare una collaborazione con il Gateway Technical College, un istituto tecnico, e creare una “Datacenter Academy” dedicata alla formazione specialistica di mille abitanti del Wisconsin entro la fine del decennio. L’azienda, inoltre, costruirà un laboratorio – dal nome di Co-Innovation Lab – nella parte sudorientale dello stato e collaborerà con Gener8tor, un acceleratore di startup, per istruire mille imprenditori locali su come utilizzare l’intelligenza artificiale in ambito lavorativo.
IL PROGETTO, NAUFRAGATO, DI FOXCONN
L’investimento di Microsoft a Racine giunge a sei anni di distanza dall’annuncio di Foxconn per un investimento da 10 miliardi di dollari – al tempo alla Casa Bianca c’era Donald Trump – che avrebbe dovuto creare tredicimila posti di lavoro nel settore manifatturiero. L’amministrazione Biden ha dato un giudizio molto negativo del progetto, dichiarando che dopo la demolizione di un centinaio di case e fattorie per fare posto allo stabilimento, e dopo una spesa pubblica di 500 milioni di dollari per preparare il sito, “non si è concretizzato alcun investimento”.
Nel comunicato della Casa Bianca si legge inoltre che “nei quattro anni precedenti l’insediamento del presidente Biden, mille posti di lavoro nel settore manifatturiero hanno lasciato Racine e seimila posti di lavoro nel settore manifatturiero hanno lasciato il Wisconsin”.
L’amministrazione Biden, come ricorda Quartz, ha investito miliardi di dollari per promuovere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale negli Stati Uniti anche attraverso il CHIPS Act, la legge di stimolo alla manifattura interna di semiconduttori che ha incoraggiato diverse aziende – sia americane, come Intel, sia straniere, come TSMC e Samsung – ad aprire fabbriche nel paese.