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Camm-er

Mbda, ecco come procede il programma Camm-Er

È entrato in produzione il programma missilistico Camm-Er di Mbda, consorzio europeo fra Airbus e Bae Systems (37,5% ciascuno) con socio al 25% Leonardo. Il Camm-Er è il missile a portata più estesa della famiglia di sistemi di difesa aerea Camm di nuova generazione.

 

Dopo vari tentennamenti, il programma Camm-er è entrato in produzione.

Il programma di ammodernamento e rinnovamento della capacità di Difesa aerea nel corto-medio raggio attraverso lo sviluppo e l’omologazione del missile munizione Camm-Er di Mbda, società partecipata da Bae Systems (37,5%), Airbus Group (37,5 %) e Leonardo-Finmeccanica (25%), era stato caratterizzato fin da subito da indecisioni, stop and go e dubbi politici. Ma ora sembra acqua passata.

“I Camm-er sono entrati in produzione”, ha detto l’ad di Avio Giulio Ranzo a inizio mese al Corriere. “Contribuiranno a ricostituire gli arsenali in Europa, in calo a seguito della guerra in Ucraina”. Per i nuovi missili da contraerea prodotti da Mbda Avio fornisce i motori.

Lo scorso 28 novembre 2022, Matteo Bisceglia, direttore di Occar-Ea, e l’allora amministratore delegato di Mbda Italia, Lorenzo Mariani (oggi condirettore generale di Leonardo), hanno firmato il contratto di produzione dei sistemi Camm-Er (Common Anti-Air Modular Missile – Extended Range) per conto dell’Italia.

Quindi l’Italia acquisterà la capacità di difesa aerea a corto raggio/corto raggio estesa (SHORAD/Extended SHORAD) attraverso l’acquisizione di un sistema missilistico, basato sulla munizione Camm-Er, in due varianti: MAADS (Modular Advance Anti-Air System) per l’Aeronautica Militare e Grifo per l’Esercito Italiano.

Tutti i dettagli.

IL PROGRAMMA CAMM-ER

Nel 2017 l’allora governo Gentiloni varò un programma pluriennale di ammodernamento militare per l’acquisto dei missili Camm-Er, con una previsione di spesa di 545 milioni di euro entro il 2031.

Si tratta di un programma pluriennale frutto della collaborazione tra la società Mbda Italia e Mbda Uk, finalizzato all’ammodernamento e al rinnovamento della capacità di Difesa aerea nel corto-medio raggio, attraverso lo sviluppo e l’omologazione del missile munizione Camm-Er e la sua integrazione in taluni sistemi dell’Aeronautica militare e dell’Esercito.

Mbda è una società partecipata da Bae Systems (37,5%), Airbus Group (37,5 %) e Leonardo-Finmeccanica (25%) e si avvale del Centro Interforze Munizionamento Avanzato (Cima) della Marina Militare di La Spezia-Aulla e del centro produttivo Mbda di Fusaro.

L’obiettivo è sostituire i sistemi in servizio basati sul missile Aspide, fuori servizio dal 2021, operativi da circa quarant’anni con l’Aeronautica, e nel sistema Grifo dell’Esercito Italiano con più aggiornati sistemi di difesa aerea. Inoltre, il Camm-Er è integrato anche nel sistema navale Albatros NG, già venduto all’estero, per ottimizzare le capacità di difesa aerea (NBAD – Naval Based Air Defence) delle flotte.

LE CARATTERISTICHE DEL MISSILE

lI Camm-Er è ritenuto particolarmente efficace per contrastare minacce aeree classiche così come le Air Breathing Threat (Abt) – quali ramjet o turbojet che richiedono l’immissione di aria per la combustione del carburante – missili antiradiazione, Uas e altri.

“Anche la portata quasi doppia del missile paragonato al suo predecessore (più di 45 km rispetto ai 25 km dell’Aspide) è vista come un vantaggio che permette di identificare ed eliminare minacce dal cielo a una distanza maggiore, con un duplice beneficio in termini di tempi di reazione e di abbattimento del bersaglio più lontano dal suo obiettivo dove verosimilmente si trova personale militare o civile amico” si legge in un recente paper curato dalla Iai dal titolo “Difesa aerea ravvicinata: sviluppi operativi e tecnologici”.

I TENTENNAMENTI (POI SUPERATI) DEL GOVERNO CONTE I

La realizzazione del programma Camm-Er era stata messa seriamente a rischio durante il governo Conte I con la componente M5S a premere per il suo ridimensionamento e la Lega intenzionata a procedere, fino all’inserimento nel Documento programmatico pluriennale (Dpp) 2019-2021 curato dal ministero della Difesa e pubblicato a luglio 2019.

Nell’ottobre 2019 le Commissioni difesa della Camera e del Senato avevano infatti espresso parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 35/2019, relativo allo sviluppo e alla omologazione di un sistema di difesa aerea di corto/medio raggio (Atto n. 122).

Inoltre, tra i programmi operanti del Dpp 2022-2024, figura una prima fase dedicata all’ammodernamento verso il Medium Advanced Air Defence System (Maads) per l’Aeronautica basato sul missile Camm-Er, finalizzato a colmare parzialmente il vuoto lasciato dall’obsolescenza del sistema Spada. In quell’occasione il programma ha ricevuto una necessaria integrazione di 42 milioni di euro attraverso risorse a “fabbisogno” recate dalla Legge di Bilancio 2022.

Per quanto riguarda il programma di rinnovamento Shorad Grifo su missile Camm-Er “ha un fabbisogno previsionale complessivo di 456,3 milioni di euro di cui al momento risulta finanziata una quota parte per 350 milioni di euro distribuiti in 10 anni” si legge nel Dpp 2022-2024.

IL LANCIO DI QUALIFICA DEL SISTEMA MAADS CON IMPIEGO DEL MISSILE CAMM-ER

Infine, lo scorso 5 maggio Mbda ha reso noto di aver “realizzato con successo il lancio di qualifica del sistema MAADS (Medium Advanced Air Defence System), un sistema di difesa missilistico di nuova generazione a media portata sviluppato da MBDA, con impiego del missile Camm-Er. Il nuovo sistema MAADS verrà utilizzato dall’Aeronautica Militare italiana per la difesa aerea e sostituirà di fatto il sistema SPADA, quale capacità SHORAD (Short Range Air Defence) ed acquisendone nuove, in ottica Medium Range”.

Il lancio può vantare un record assoluto: è la prima volta che è testato e qualificato il modulo Detection Center (BMC4I Sirius con software evoluto) integrato con il missile Camm-Er. La prova si è svolta utilizzando un radio bersaglio che ha simulato l’attacco sul lanciatore di un aereo nemico, così da confermare le capacità e le performance di difesa sia della munizione sia dell’intero sistema in modalità integrata.

“Il successo di questo test è il frutto del lavoro congiunto dei team integrati italiano e inglese di Mbda, con il supporto qualificato del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti (Segredifesa)” ha concluso la nota di Mbda.

In occasione della presentazione dei risultati di Mbda 2022, come riporta Analisi Difesa, Mariani aveva “accennato per il 2023 ad ulteriori lotti di produzione del munizionamento Camm-Er e dei relativi sistemi sia per l’Esercito che per l’Aeronautica Militare”.

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