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Biden F-35

Ecco come e perché Lockheed Martin aumenterà la produzione di F-35

Il colosso della difesa Lockheed Martin punta a una maggiore produzione di F-35 per il 2022. Tutti i dettagli

 

Lockheed Martin alza l’asticella per la produzione dell’F-35, il cacciabombardiere stealth di quinta generazione.

In occasione del Singapore Airshow, il colosso della difesa americano ha rivelato il suo obiettivo di produzione di F-35 per il 2022, come segnala Shepardmedia. Lockheed Martin ha affermato che prevede di produrre tra 148 e 153 caccia F-35 quest’anno, un aumento rispetto ai 142 velivoli prodotti nel 2021.

In effetti proprio nella regione indo-pacifica, ad aver scelto il velivolo di Lockheed Martin sono Australia, Giappone, Corea del Sud e Singapore. E ora anche un altro paese della regione ha espresso interesse per il cacciabombardiere. Si tratta della Thailandia. 

“Stiamo osservando il governo degli Stati Uniti decidere come rispondere a tale richiesta [dalla Thailandia]”, ha affermato Steven Over, direttore dell’F-35 INDOPACOM Business Development presso Lockheed Martin durante l’incontro con la stampa alla fiera.

Tutti i dettagli.

LOCKHEED MARTIN ALZA L’OBIETTIVO PRODUZIONE PER GLI F-35

In caso di raggiungimento del nuovo obiettivo, la produzione complessiva supererebbe le 900 unità, sottolinea Sheperdmedia. Si rafforzerebbe così la posizione dominante di mercato per Lockheed Martin. E questa potrebbe anche migliorare se arrivassero nuovi ordini da Grecia, Germania e Repubblica Ceca.

Senza dimenticare che il prossimo ordine potrebbe venire dalla Thailandia.

NUOVO ORDINE DALLA THAILANDIA?

Parlando a margine del Singapore Airshow, Tim Cahill, vicepresidente senior di Lockheed Martin per il Global Business, ha confermato che la Thailandia ha espresso interesse, ma ha affermato che “non c’è nulla di ufficiale di cui sono a conoscenza che sia arrivato in relazione a questo”.

“Questa sarà una decisione politica del governo degli Stati Uniti”, ha sottolineato Cahill.

IL BUDGET APPROVATO PER L’ACQUISTO DI 4 CACCIA

Lo scorso gennaio il gabinetto thailandese ha approvato un piano per l’acquisto di quattro jet da combattimento a partire dal prossimo anno fiscale. Per l’approvvigionamento l’esecutivo ha stanziato 13,8 miliardi di baht (413,67 milioni di dollari).

LA THAILANDIA OPTA PER L’F-35?

L’approvazione segue una recente manifestazione di interesse da parte del capo dell’aeronautica, il maresciallo capo dell’aeronautica Napadej Dhupatemiya, nell’acquisto di otto caccia F-35.

Il comandante della Rtaf aveva pertanto affermato che l’aeronautica richiedeva nuovi caccia poiché l’F-5 e l’F-16 erano in servizio da quasi tre decenni, con conseguenti maggiori costi di manutenzione e problemi di sicurezza.

“L’aviazione elaborerà quindi il suo piano di approvvigionamento e sarà disposta a rispondere a tutte le domande che potrebbero essere sollevate sul progetto”, ha affermato il portavoce della forza armata. Inoltre, il portavoce ha sottolineato che non c’è ancora alcuna decisione sul tipo di velivolo da combattimento da acquistare.

LA FLOTTA DELL’AERONAUTICA THAILANDESE

L’aeronautica militare thailandese gestisce attualmente 12 aerei da combattimento svedesi JAS-39 Gripen e dozzine di caccia americani F-16 e F-5, alcuni dei quali sono in funzione dalla fine degli anni ’80.

L’interesse dalla Thailandia deriva dalla necessità di sostituire la sua flotta di F-16 ma, come precedentemente riportato da Shephard, il prezzo elevato dell’F-35 potrebbe portare all’acquisizione per un periodo prolungato per adattarsi ai vincoli di bilancio.

Un approccio del genere rispecchierebbe per molti versi quello di Singapore, che all’inizio ha ordinato quattro varianti di F-35B e deciderà un numero finale in un secondo momento, ha concluso Sheperd.

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