Oggi brilla il titolo Leonardo a Piazza Affari (al momento sale del +0,96% a 7,33 euro).
Aena, primo operatore al mondo per traffico passeggeri, ha scelto l’azienda ex Finmeccanica per aggiornare ai più recenti standard di sicurezza i sistemi di smistamento bagagli di 10 aeroporti spagnoli.
La società si è aggiudicata tutti e tre i lotti previsti nel bando di gara pubblico, per un valore complessivo di oltre 35 milioni di euro.
“Si consolida così la posizione di Leonardo nel settore Automation in Europa” si legge nella nota dell’azienda. Eppure di recente l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, ha ribadito la volontà di vendere la Bu Automation Systems (ex Elsag).
Nel frattempo, come detto all’inizio il titolo Leonardo è sotto i riflettori sulla scia del rapporto Reuters secondo cui l’azienda di Piazza Monte Grappa ha intenzione di quotare la controllata Drs a Wall Street il prossimo autunno. Il colosso italiano dell’aerospazio e difesa venderebbe circa il 20% di Drs, che ha tra i propri clienti principali il Pentagono degli Stati Uniti.
Leonardo ha rifiutato di commentare l’indiscrezione.
Infine, sempre oggi il numero uno Profumo è intervenuto al Warsaw Security Forum, tra i principali appuntamenti di settore europei. “Siamo fieri di essere un importante partner industriale per la Polonia, dove siamo da oltre 30 anni, a supporto del Ministero della Difesa polacco, e siamo fieri di essere un motore per lo sviluppo dell’industria aeronautica e delle capacità tecnologiche della Polonia”.
Tutti i dettagli.
LA COMMESSA PER GLI AEROPORTI SPAGNOLI
Leonardo ha vinto tutti e tre i lotti previsti nel bando di gara pubblico emesso dall’operatore aeroportuale spagnolo Aena per l’upgrade del Baggage Handling System (BHS) di 10 aeroporti spagnoli. Questi coprono gran parte degli scali della Spagna continentale e delle Isole Canarie: La Palma, Santiago-Rosalía de Castro, Valencia, Asturie, Bilbao, Jerez, Reus, Lanzarote, Internacional Región de Murcia e Sevilla.
Aena gestisce nel Paese 46 aeroporti e due eliporti e ha partecipazioni in altri 23 scali in Europa e nelle Americhe.
I lavori saranno eseguiti in consorzio con la società di costruzioni Cemosa.
COSA FARÀ L’EX FINMECCANICA
Il progetto prevede la sostituzione di componenti per il trasporto bagagli, apparecchiature elettromeccaniche, di controllo, supervisione e gestione. I sistemi di smistamento saranno inoltre dotati della tecnologia di sicurezza approvata dalla European Civil Aviation Conference (ECAC) aggiornata allo standard 3, inclusi scanner a raggi X e tomografia computerizzata. Il partner di Leonardo, Cemosa, si occuperà delle opere civili e dei sistemi ausiliari.
I 10 aeroporti saranno ammodernati in contemporanea entro un periodo massimo di due anni. Leonardo garantirà la continuità operativa dei servizi di gestione bagagli per tutta la durata dei lavori di upgrade e, proprio per questo, la società ha svolto attività complesse di pianificazione e coordinamento con la catena dei fornitori.
LA POSIZIONE DI LEONARDO NEL SETTORE AUTOMATION
“Questo risultato rafforza la posizione di Leonardo nel mercato della gestione dei bagagli, dopo aver già eseguito delle importanti lavorazioni in diversi altri aeroporti europei tra cui Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Bergamo, Zurigo, Francoforte, Ginevra, Parigi Orly, nonché in Medio Oriente e nell’area Asia Pacifico, tra cui gli hub internazionali del Kuwait e di Hong Kong”, sottolinea il comunicato dell’azienda di Piazza Monte Grappa.
Si consolida così la posizione di Leonardo nel settore Automation in Europa.
CHE NE SARÀ DELL’EX ELSAG
Eppure, Leonardo intende dismettere la Business Unit Automation, leader nell’automazione per il settore della logistica e degli aeroporti.
Quest’estate i dipendenti di Leonardo Automazione a Genova avevano manifestato contro le ipotesi di cessione dell’unità civile mette a rischio l’occupazione di 400 addetti sui 1.200 totali dell’ex Finmeccanica nel capoluogo ligure.
Tuttavia, a settembre nel corso del forum di Cernobbio Profumo aveva dichiarato che Leonardo continua a lavorare sulla cessione di Automation, sottolineando che si tratta di un business che non ha mai guadagnato, ma che possiede tecnologie molto valide e che proprietari migliori potrebbero darle un futuro positivo.
Leonardo infatti conferma la ricerca di un partner con prospettiva industriale, in grado di rilevare, nel tempo, la divisione Automazione di Genova dell’azienda nonostante lo sconcerto dei sindacati.
QUOTAZIONE AUTUNNALE PER DRS?
Inoltre, Leonardo si sta preparando per un rinnovato tentativo di quotare la sua unità Drs a Wall Street questo autunno. Lo ha riportato Reuters ieri citando due fonti vicine al dossier. Secondo quanto riportato da Reuters, il gruppo aerospaziale punta all’Ipo della controllata statunitense entro l’autunno, se le condizioni di mercato lo consentiranno, collocando circa il 20%. Il progetto di Ipo sospeso a marzo prevedeva il collocamento del 22-25% di Drs per un incasso totale tra 730 e 800 milioni per la controllante che avrebbe mantenuto tra il 75% e il 78% del gruppo americano del settore difesa.
Assumendo che l’ipo di Drs venga riproposta alle stesse condizioni della scorsa estate, quindi “nella forchetta 20-22 dollari per azione, con market cap tra 2,9 e 3,2 miliardi”, secondo gli esperti di Equita sim — riporta Mf — la totalità delle quote di Drs “rappresenterebbe circa il 60% della capitalizzazione attuale di Leonardo”.
PROFUMO AL WARSAW SECURITY FORUM
Infine, oggi l’ad di Leonardo, Alessandro Profumo, è intervenuto al Warsaw Security Forum.
“La Polonia uno dei quattro mercati domestici per il gruppo italiano dell’aerospazio, difesa e sicurezza Il ruolo di Leonardo come “motore” dello sviluppo del settore in Polonia — ha dichiarato Profumo, nel suo intervento — è evidente ad esempio dalla significativa presenza in campo elicotteristico attraverso PZL-Swidnik, società che abbiamo acquisito nel 2010 e che dopo dieci anni è stata in grado di triplicare i ricavi con oltre l’80% di export dalla Polonia verso altri Paesi”.
Inoltre, “Attraverso questa capacità industriale la Polonia è oggi uno dei pochi Paesi in Europa con la completa capacità di progettazione, sviluppo, produzione e supporto di elicotteri. Leonardo è pronta a mantenere queste capacità e intende rimanere un partner di lungo periodo della Polonia attraverso la collaborazione”.
La presenza di Leonardo in Polonia è significativa: il Paese, tra l’altro, è anche il secondo cliente export (dopo Israele) per gli aerei addestratori M-346, un programma che apre la strada anche all’attività di addestramento piloti dell’International Flight Training School creata in collaborazione tra Leonardo e Aeronautica Militare.