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Vertice Five Eyes

La nuova guerra dei Five Eyes alla Cina su sicurezza e innovazione

I vertici delle agenzie di intelligence Five Eyes sono apparsi insieme in pubblico per la prima volta per incoraggiare le aziende a proteggere la propria innovazione.

Si è tenuto recentemente uno dei più importanti vertici degli ultimi anni sulla questione. Un evento di portata mondiale, che tuttavia è passato completamente inosservato nella stampa europea.

Il 16 e il 17 ottobre 2023, a Palo Alto, in California, si è tenuto il primo vertice dei Five Eyes sulle “tecnologie emergenti e la sicurezza dell’innovazione”.

Nata dall’accordo BRUSA del 1946 (divenuto accordo UKUSA dal 1951), la coalizione Five Eyes comprende cinque paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda) con lo scopo di condividere informazioni tra i loro servizi di intelligence, al fine di coordinare gli sforzi in materia di sicurezza.

C’erano già iniziative nazionali riguardanti la protezione dell’innovazione e della ricerca: “Critical and Emerging Technologies” del Consiglio Nazionale per la Scienza e la Tecnologia degli Stati Uniti, le “Linee guida sulla Sicurezza Nazionale per le Partnership di Ricerca” del governo canadese, o la “Critical Technologies in the National Interest” del Dipartimento dell’Industria, Scienza e Risorse australiano (2023).

Tuttavia, questa è stata la prima volta che i cinque giganti dell’intelligence si sono uniti, su invito degli Stati Uniti, per discutere pubblicamente della protezione del potenziale scientifico e tecnico delle loro nazioni.

Oltre ai Five Eyes, questo primo vertice ha riunito capi d’azienda, imprenditori, funzionari governativi e accademici per “discutere delle minacce che gravano sull’innovazione, delle tendenze future nell’uso e nell’eventuale sfruttamento delle tecnologie emergenti, e dei modi […] per promuovere la sicurezza economica e la sicurezza pubblica” dei cinque paesi.

Secondo le dichiarazioni rilasciate, sembra che l’accento sia stato posto sulla Cina, descritta come “la più grande minaccia per l’innovazione mondiale”, e il rischio di interferenza e spionaggio industriale o economico che ne deriva.

“Non c’è minaccia più grande per l’innovazione del governo cinese” ha dichiarato Christopher Wray, direttore dell’Fbi. “Il fatto che abbiamo scelto di riunirci per cercare di mettere in luce questa minaccia, di sensibilizzare, di rafforzare la resilienza e di lavorare a stretto contatto con il settore privato per cercare di proteggere meglio l’innovazione […] nei nostri cinque paesi, mostra quanto prendiamo sul serio questa minaccia” ha aggiunto.

LE CONSEGUENZE

A questa prima apparizione pubblica è seguita la pubblicazione di “Cinque principi per proteggere la ricerca e l’innovazione” sui siti delle cinque agenzie di intelligence dei Five Eyes.

Eccoli:
• Conoscere e riconoscere i pericoli: rischi cibernetici, catene di produzione, viaggi internazionali, intrusioni fisiche…
• Proteggere il proprio ambiente di lavoro, ad esempio attraverso l’istituzione di un team dedicato alla gestione del rischio;
• Proteggere i propri prodotti e servizi, dalle conoscenze e brevetti ai prodotti finiti;
• Sicurezza dei partenariati: prestare particolare attenzione agli investitori, fornitori e collaboratori;
• Sicurezza del futuro: essere prudenti nell’accesso a nuovi mercati.

Sebbene questi cinque principi siano solo raccomandazioni, la loro pubblicazione congiunta segna la volontà dei Five Eyes di unirsi nella lotta contro il saccheggio tecnologico.

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