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Legge Ue Spazio

Iris2, come procede il progetto Ue che sfiderà Starlink di Musk

Accelera il progetto Iris2, la costellazione di satelliti europei per comunicazioni sicure: la Commissione europea attende la proposta del consorzio guidato da Airbus, Thales Alenia Space, Eutelsat, Hispasat e Ses prima del 7 agosto

Sta accelerando il progetto per la futura costellazione europea dei satelliti Iris2.

Lo scorso 14 febbraio il Parlamento europeo ha approvato pressoché all’unanimità la proposta di regolamento che istituisce il programma dell’Unione per una connettività sicura per il periodo 2023-2027. Il programma mira a far sì che l’Unione europea disponga di una propria costellazione di 5 satelliti denominata “IRIS2 ” (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite) che dovrebbe assicurare servizi di comunicazione sicuri entro il 2027. Iris2 è la risposta del Vecchio Continente al progetto Starlink, il servizio di connessione a Internet satellitare di SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk.

A marzo Bruxelles ha lanciato un bando di gara per avviare questo progetto, costruito sulla base di un partenariato pubblico-privato. A fine maggio la Commissione europea ha selezionato un consorzio composto da Airbus Defence & Space, Eutelsat, Hispasat, SES e Thales Alenia Space, sostenuto anche da Deutsche Telekom, OHB SE, Orange, Hisdesat, Telespazio e Thales Group che ora dovrà presentare le proposte iniziali di progettazione, costi, tempi e investimenti del settore privato.

In occasione della decima edizione del Paris Air Forum, il 16 giugno a Parigi, Ekaterini Kavvada, Direttore del Dipartimento Spazio e Innovazione alla Commissione Europea ha avuto modo di fare il punto sul progetto, come riporta La Tribune.

“Stiamo continuando con lo stesso ritmo frenetico la sua realizzazione in tre fasi. Abbiamo già avviato e concluso la prima fase in meno di due mesi”, afferma Ekaterini Kavvada, direttore per lo spazio e l’innovazione presso la Commissione europea. Un passo fondamentale “per garantire che IRIS2 sia implementato dall’ecosistema industriale europeo”, specifica. La seconda fase è stata inaugurata “dal 30 maggio”. E ora si prosegue rapidi con i prossimi step.

Tutti i dettagli.

LA TABELLA DI MARCIA DEL PROGETTO IRIS2

“L’ecosistema industriale, già preselezionato, sarà in grado di fornirci entro il 7 agosto una prima proposta che sarà esaminata dalla Commissione europea ad agosto, prima di dialogare a settembre, ottobre e novembre”, ha spiegato alla stampa Ekaterini Kavada. Non è una nota di sintesi quella che ci si aspetta, ma “una proposta solida dal punto di vista tecnico, finanziario, commerciale e di sicurezza”, aggiunge. Insomma, una proposta “matura”, prima della terza fase, prevista per novembre o dicembre, con l’obiettivo di firmare un contratto il prossimo febbraio, precisa La Tribune.

IL CONSORZIO SELEZIONATO DALLA COMMISSIONE EUROPEA

La Commissione Europea, infatti, dopo aver respinto quattro delle cinque risposte al primo turno, dovrà negoziare con un consorzio formato da diversi colossi spaziali. Guidata da Airbus Defence and Space, Eutelsat, Hispasat, SES e Thales Alenia Space, questa partnership si avvale anche di Deutsche Telekom, OHB, Orange, Hisdesat, Telespazio e Thales, con l’ambizione di costruire una costellazione all’avanguardia, basato su un’architettura multi-orbita interoperabile con il sistema Terra.

All’epoca della presentazione del consorzio, le società coinvolte hanno spiegato che la partnership tra queste aziende permetterà di creare un team europeo integrato di eccellenza nel settore spaziale e delle telecomunicazioni per ottimizzare le migliori competenze e capacità nel campo delle soluzioni di comunicazione satellitare sicure.

LA CHIAMATA A STARTUP E PMI

Infine, il consorzio incentiverà le start-up, le mid-cap e le Pmi ad unirsi alla partnership, con il risultato di un settore spaziale europeo più innovativo e competitivo in cui emergeranno nuovi modelli di business.

Questo è anche l’auspicio della Commissione europea, dal momento che almeno il 30% dell’importo totale del progetto, che rappresenta 6 miliardi di euro in 12 anni, dovrebbe essere subappaltato, sottolinea La Tribune. Ekaterini Kavvada ha quindi un messaggio per le PMI: “Il treno è ancora alla stazione. C’è una seconda fase e abbiamo chiesto agli offerenti selezionati di andare lì con un approccio di offerta competitiva”.

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