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Instagram bloccherà falsi “mi piace” grazie al machine learning

L'articolo di Chiara Rossi

Online si può comprare quasi tutto, anche follower e “Mi piace”. Ma Instagram non ci sta. Ieri la popolare app di condivisione foto ha annunciato che inizierà a rimuovere “Mi piace” e commenti inautentici dagli account che utilizzano app per aumentare la popolarità.

IL FAKE NEI SOCIAL

Gonfiare la popolarità di un profilo sui social network è possibile, basta sfoderare la carta di credito e il gioco è fatto. Mi piace e follower si possono infatti acquistare grazie ad app di terze parti che richiedono i dettagli di accesso di Instagram di un utente per poter funzionare per loro conto.

È IL BUSINESS BELLEZZA

Più follower e “Mi piace” ai post è sinonimo di grande influenza. Ormai brand e aziende affidano sempre di più l’attività advertising a social influencer per promuovere i propri prodotti sui social network. Superare il milione di follower fa la differenza per chi aspira a ottenere lo scettro di top influencer di Instagram. Far lievitare il numero di follower è dunque possibile pagando app di terze parti. E non occorre arrivare nemmeno al milione o ai mille follower per monetizzare la popolarità. La scorsa settimana infatti il New York Times ha raccontato del fenomeno  “nanoinfluencer“, persone con meno mille follower che cercano di guadagnare prodotti gratuiti in cambio della promozione di quegli articoli su Instagram.

L’INTERVENTO DI INSTAGRAM

Tutto questo non sarà più possibile, almeno su Instagram. A partire da ieri la società del gruppo Facebook ha annunciato che non consentirà più “Mi piace inautentici, segui e commenti dagli account che utilizzano app di terze parti per aumentare la loro popolarità”, dopo aver notato “che gli account utilizzano app per far crescere artificialmente il proprio pubblico”. Instagram si affiderà a “strumenti di machine learning” per rilevare gli account che crescono in modo non autentico. La mossa non è retroattiva, quindi Instagram non rimuoverà “Mi piace” o follower che gli account hanno già raccolto. Gli utenti che inconsapevolmente si collegano a un’app incriminata (Instagram non ha reso noto quali sono finora) dovranno solo modificare le password per interrompere la connessione.

LA LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE

Come ha notato il sito Recode, questo tipo di attività era già segnalata come inappropriata nei Termini di servizio di Instagram, quindi non è del tutto chiaro come mai l’azione di contrasto venga attivata proprio ora. La mossa si inserisce negli sforzi della società madre Facebook di assicurare alle persone che il principale social network e le app ad esso collegate possono essere considerati affidabili. Ma la galassia Facebook non è la sola a tentare di sradicare contenuti inautentici dalle piattaforme social. Quest’estate Twitter ha cancellato 70 milioni di account falsi dal sito e un mese fa ha reso noto l’elenco di più di 10 milioni di post collegati ad account russi e iraniani con l’obiettivo di influenzare e disinformare gli utenti del social network.

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