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Open Fiber

Infratel, Open Fiber e le multe

Cosa succede tra Infratel e Open Fiber. La lettera di Luigi Pereira

 

Caro direttore,

ho letto la replica di Infratel al mio articolo.

Non ci vuole sostituire a giudici e avvocati, ma non si può evitare di osservare come la risposta di Infratel Italia meriterebbe un approfondimento nelle sedi proprie, anche perché è a tutti evidente che potrebbe celare un importante danno all’erario.

LE CONVENZIONI DI INFRATEL

Le convenzioni, redatte proprio da Infratel Italia, non sono un esempio di testo cristallino ma ciò non dovrebbe consentire al concedente, nel chiarire la questione, di mascherare parti di testo rilevanti.

L’articolo 33.1 prevede esplicitamente “l’applicazione di una penale pari a 1.000 (mille) euro al giorno per ogni giorno di ritardo rispetto al Cronoprogramma di ciascuna fase” e prosegue affermando che “la penale trova applicazione anche nel caso di mancato rispetto dei termini di consegna degli elaborati e del progetto definitivo ed esecutivo” (in tal caso, poi, precisa che l’importo unitario è ridotto a 250 euro).

LE INTERPRETAZIONI

L’interpretazione più fedele alla forma e alla sostanza non può essere su un cronoprogramma preso in blocco, ma sulla “consegna degli elaborati e del progetto definitivo” Comune per Comune.

L’interpretazione, viceversa, favorevole ad Open Fiber conduce all’assurdo, come si legge nella replica, che “La fase 4, che invece non si è ancora chiusa con la consegna di tutti i progetti, ha accumulato al 31/12/2022 1.749 giorni di ritardo” e che per questo ritardo di oltre 4 anni e 10 mesi a fine anno scorso Infratel Italia ha comminato solo poco più di 400 mila euro di penali.

Basti pensare che se, per assurdo, nessun progetto definitivo fosse stato completato al 31 dicembre 2022 con il calcolo di Infratel Italia le penali complessive della prima gara totalizzerebbero meno di 2 milioni di euro!

Se l’interpretazione del testo fosse fedele, e a me pare proprio che lo sia, molto ci sarebbe da dire in merito all’efficacia dello strumento di controllo di cui il concedente ha deciso di dotarsi e, dunque, sulle effettive responsabilità in merito al disastro programmatico che il Paese si trova a dovere risolvere.

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