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Guai in vista per Apple in Europa, al via class action

L'associazione europea dei consumatori Euroconsumer ha annunciato una class action da 60 milioni di euro contro Apple, accusata di obsolescenza programmata degli iPhone 6, 6 Plus e 6S Plus

 

Class action combinata in Europa per Apple.

Lunedì scorso Altroconsumo ha notificato al colosso di Cupertino l’atto di citazione con il quale ha dato il via alla class action dinanzi al Tribunale di Milano.

L’associazione dei consumatori chiede così un risarcimento di 60 milioni di euro, “per tutti i consumatori italiani ingannati dalle pratiche di obsolescenza programmata riconosciute anche dalle autorità italiane”.

Di nuovo dunque la questione dell’obsolescenza programmata per il produttore di iPhone. Si tratta della pratica commerciale che consiste nel rallentare i vecchi modelli iPhone per indurre i proprietari ad acquistare i nuovi modelli o batterie sostitutive.

Proprio poche settimane fa infatti, Apple ha accettato di pagare 113 milioni di dollari per porre fine alle accuse di 33 stati americani e del Distretto di Columbia, per aver agito in modo ingannevole, aver danneggiato i modelli di iPhone 6 e indotto gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi.

Sulla scia del risultato statunitense, l’associazione di consumatori europei Euroconsumers ha deciso di dare il via ad una class action per ottenere il giusto risarcimento anche in Italia, Belgio, Spagna e Portogallo.

Euroconsumers rappresenta la maggiore organizzazione di consumatori (1,5 milioni) del mondo di cui Altroconsumo fa parte.

La causa di Altroconsumo si aggiunge così alle due già avviate nel dicembre 2020, da parte dei membri di Euroconsumers Test-Achats in Belgio e OCU in Spagna, a cui seguirà anche Deco in Portogallo.

Tutti i dettagli.

LA CLASS ACTION AVVIATA IN ITALIA CONTRO APPLE

La class action interesserà i proprietari di iPhone 6, 6 Plus, 6S e 6S Plus. Prodotti che corrispondono a oltre 1 milione di unità vendute in Italia fra il 2014 e il 2020.

IL RISARCIMENTO RICHIESTO AL COLOSSO DI CUPERTINO

Il risarcimento richiesto corrisponde alla cifra pagata dai consumatori per la sostituzione della batteria del dispositivo. Questa oscilla fra i 29 e gli 89 euro (con una media di circa 60 euro per consumatore). A seconda inoltre che abbiano beneficiato o meno del prezzo promozionale offerto durante la campagna di sostituzione delle batterie realizzata dall’azienda.

UNA LUNGA BATTAGLIA

La battaglia di Altroconsumo contro Apple ha origine nel 2014. All’organizzazione ha raccolto numerosi casi di consumatori che riscontravano problemi a livello di performance dei propri smartphone dopo aver acconsentito all’aggiornamento obbligatorio del software.

LA MULTA NEL 2018

A fine 2018 il Garante per la concorrenza e il mercato ha inflitto sia a Samsung sia ad Apple multe rispettivamente da 5 milioni di euro e  da 10 milioni per il reato di obsolescenza programmata.

IL RICORSO (PERSO) DI APPLE PRESSO IL TAR DEL LAZIO

Lo scorso maggio il Tar Lazio ha respinto il ricorso effettuato da Apple.

Il Tribunale ha quindi confermato che il colosso di Cupertino ha rilasciato gli aggiornamenti del firmware iOS 10 e 10.1.2 per gli iPhone 6/6Plus/6s/6sPlus, senza offrire ai consumatori informazioni adeguate e complete in merito all’incisiva riduzione delle performance dei dispositivi.

QUANTO HA SBORSATO APPLE NEGLI STATI UNITI

Per limitare i danni, Apple ha avviato una campagna di sostituzione della batteria a prezzo ridotto. Un intervento che non corrisponde tuttavia — secondo Altroconsumo — ad un equo risarcimento dei consumatori italiani danneggiati.

“Grazie alla class action avviata negli Stati Uniti — fa notare Altroconsumo — i consumatori americani sono riusciti a ottenere 500 milioni di dollari dalla big tech della Silicon Valley”.

Lo scorso marzo Apple ha accettato di pagare fino a 500 milioni di dollari per risolvere la class action intentata per l’obsolescenza delle batterie degli iPhone. Ovvero circa 25 dollari a ciascun possessore di iPhone.

MA IL PRODUTTORE DI IPHONE HA POCO DA TEMERE

In Italia l’associazione di consumatori chiede invece 60 milioni di dollari, ben al di sotto dei 500 milioni e 113 milioni di dollari accettati di pagare negli Usa. Ma per il colosso di Cupertino suoneranno come spiccioli.

Gli analisti sembrano infatti tutti concordi su un punto: oggi Apple presenterà la sua prima trimestrale in cui supererà i 100 miliardi di dollari.

A spingere i conti della società guidata da Tim Cook saranno soprattutto le vendite dell’iPhone 12, il primo smartphone della Mela basato su tecnologia 5G. Secondo le società di analisi Apple presenterà una trimestrale con ricavi di circa 103 miliardi di dollari, rispetto ai 91 miliardi dello scorso anno.

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