skip to Main Content

Giappone Slim Luna

Grazie a Slim il Giappone è l’ultimo paese ad aver raggiunto la Luna

Sebbene il lander lunare giapponese Slim abbia problemi con i pannelli solari, lo sbarco sulla Luna del Giappone è stato il più preciso di sempre. Tutti i dettagli

 

Il Giappone è diventato il quinto Paese a raggiungere la Luna e non solo, la discesa del lander Slim è stata la più precisa di sempre.

A sottolinearlo è la rivista Nature che sul suo sito sottolinea l’innovativo sistema di discesa della sonda. La Japan Aerospace Exploration Agency (Jaxa) ha dichiarato che il suo Smart Lander for Investigating Moon (Slim) è atterrato sulla superficie lunare intorno alle 16:20 ora italiana del 19 gennaio, schierando con successo due piccoli rover: i Lunar Excursion Vehicle 1 e 2 (Lev-1 e 2). Proprio Lev-2 ha scattato la storica foto (nell’immagine di copertina) che fornisce la prova visiva di questo successo.

Tuttavia, la sua missione potrebbe interrompersi: i suoi pannelli solari non sono stati in grado di generare elettricità. Bisognerà attendere il 31 gennaio per sapere se il lander giapponese si potrà ‘risvegliare’.

Indipendentemente dal risveglio di Slim, il Giappone è entrato a far parte del club ristretto di paesi che sono riusciti a far atterrare un veicolo sulla Luna, che comprende l’ex Unione Sovietica, gli Stati Uniti, la Cina e l’India. Il 23 agosto l’India è entrato nel club dei paesi che sono riusciti ad effettuare uno sbarco controllato sul nostro satellite: la missione Chandrayaan-3 è atterrata vicino al poco esplorato polo sud lunare, una prima mondiale per un programma spaziale.

Ma la Luna resta comunque un obiettivo difficile: negli ultimi 11 anni, una parata di veicoli spaziali si è diretta verso la Luna. Meno della metà di loro è arrivata a destinazione intatta.

Negli stessi minuti in cui i tecnici della Jaxa illustravano i loro obiettivi, dall’altra parte dell’oceano i tecnici della Nasa e della compagnia Astrobotic facevano invece il punto sulla fine della missione Peregrine, lanciata l’8 gennaio per portare il primo lander privato a posarsi sulla Luna.

Tutti i dettagli.

LA MISSIONE DEL LANDER SLIM DEL GIAPPONE VERSO LA LUNA

Lanciato il il 6 settembre 2023 dal Centro Spaziale di Tanegashima, lo Smart Lander for Investigating Moon ha impiegato circa 4 mesi per compiere il suo viaggio per la Luna, dove doveva testare la capacità di discesa guidato da un computer capace di analizzare le immagini riprese dalle fotocamere di bordo così da identificare il sito migliore di allunaggio.

“SLIM è arrivato sulla superficie della Luna. Ha comunicato con la nostra stazione di terra e ha risposto accuratamente ai comandi dalla Terra”, ha dichiarato Hitoshi Kuninaka, vicepresidente della Jaxa, in una conferenza stampa dopo il completamento dell’atterraggio.

DISCESA QUASI PERFETTA

La discesa si è svolta in modo quasi perfetto, puntualizza Nature. Secondo Kuninaka, Slim ha molto probabilmente raggiunto il suo obiettivo principale: atterrare sulla Luna con una precisione senza precedenti di 100 metri, un grande passo avanti rispetto alle distanze precedenti di pochi o decine di chilometri.

I dati di telemetria hanno mostrato che Slim è atterrato nell’area target vicino al cratere Shioli, a sud dell’equatore lunare.

PROBLEMI DI ALIMENTAZIONE

Tuttavia, la missione ha un problema di alimentazione, dovuto probabilmente a un orientamento non corretto dei pannelli solari, che ha obbligato allo spegnimento del lander dopo poche ore.

“Un’anomalia nel motore principale ha influenzato l’assetto della navicella all’atterraggio”, ha dichiarato in un comunicato l’agenzia spaziale giapponese Jaxa. Sembra che uno dei due grandi propulsori di Slim (Smart Lander for Investigating Moon) abbia smesso di funzionare durante la discesa.

Ma c’è ancora la possibilità che i pannelli possano riprendere a funzionare raccogliendo l’energia dai raggi solari riportando così la missione ad essere operativa.

L’agenzia ha fornito un altro aggiornamento mercoledì sera spiegando che il team della missione conserva ancora qualche speranza per un risveglio di Slim, almeno fino al 1 febbraio, quando il sole tramonterà sul sito di atterraggio della sonda, secondo Dawoon Jung, un ingegnere di missione lunare presso il Korea Aerospace Research Institute.

LE RICADUTE DELLA MISSIONE

Sempre Nature riporta che Namrata Goswami, ricercatrice di politica spaziale presso l’Arizona State University di Phoenix, afferma che il successo dell’atterraggio è “una grande vittoria per l’Asia”. Solo Cina, India e Giappone hanno mandato una navicella spaziale sulla Luna negli ultimi dieci anni.

“Abbiamo dimostrato che puoi atterrare dove vuoi, piuttosto che dove puoi”, ha dichiarato ieri in una conferenza stampa il responsabile del progetto del lander, Shinichiro Sakai. “Ciò ispirerà sempre più persone, auspicabilmente missioni giapponesi, a provare ad atterrare su luoghi inesplorati sulla luna.”

Come sottolinea il New York Times, la precisione è frutto di una tecnologia che potrebbe anche essere utile per missioni future come quelle del programma Artemis della NASA. Il Giappone è un partner di questo programma, che riporterà gli astronauti sulla Luna nei prossimi anni.

Back To Top