Google torna all’attacco delle rivali con Pixel il suo smartphone, curato al 100% dal gruppo, dal design al software.
Dopo aver dato un assaggio dei Pixel 7, Pixel 7 Pro e Pixel Watch all’inizio di quest’anno all’I/O 2022, la società guidata da Sundar Pichai fornirà ulteriori dettagli su questi dispositivi il 6 ottobre, con una trasmissione in diretta da New York.
Con telefoni, tablet, smartwatch e auricolari, Google sta costruendo un portafoglio hardware basato su Android in grado di competere con il colosso di Cupertino.
Se Samsung e Apple sono gli attuali leader di mercato, sembra che Google stia lentamente diventando un degno concorrente. Google ha rilasciato i propri smartphone dal 2010, ma non è ancora così popolare come Samsung, che controlla il 21% della quota di mercato globale, o Apple, che detiene il 16% del mercato, secondo Counterpoint Research. “Secondo i dati di Canalys, i Pixel di Google hanno raggiunto il 2% del mercato nordamericano, nel Q2 del 2022. E benché possa risultare una percentuale esigua (Apple ha il 52, Samsung il 26), Big G partiva quasi dal nulla, e la sua crescita, anno su anno, è del 230%” segnala il Sole 24 Ore.
Tutti i dettagli.
PIXEL 7 CON CHIPSET TENSOR MADE BY GOOGLE
Sappiamo dall’anteprima di maggio dell’azienda che Pixel 7 e Pixel 7 Pro includeranno il chipset Tensor di seconda generazione di Google, fotocamere aggiornate e Android 13. Per quanto riguarda Pixel Watch, il gigante della ricerca in precedenza aveva affermato che includerebbe Wear OS 3, una profonda integrazione con Fitbit e tutte le funzionalità di monitoraggio del fitness che le persone si aspettano da un moderno smartwatch.
Google sta aumentando i propri investimenti nello sviluppo del proprio hardware e nell’incorporazione della tecnologia derivante dall’acquisizione da 2,1 miliardi di dollari di Fitbit, annunciata dal colosso tecnologico nel novembre 2019.
MODELLO DI BUSINESS SIMILE A QUELLO DI APPLE
“Quello che maggiormente catalizza le attenzioni degli analisti è il modello di business legato ai Pixel. Perché è l’unico, nel mondo occidentale, ad essere molto simile a quello di Apple. Infatti iPhone sta ad iOS come Pixel sta ad Android: smartphone e sistema operativo appartenenti allo stesso produttore. Un matrimonio hardware/software che nel caso di Apple fa la differenza da anni, e che con Pixel 6 – un anno fa – ha dato i primi segnali di funzionamento anche per Google. Va detto che la società di Cupertino sull’iPhone, ha creato un impero. Google, che un impero lo è già, con Pixel pare voglia provare a diversificare” commenta il Sole 24 Ore.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Secondo alcuni esperti, la strategia hardware di Google non riguarda l’attaccamento ad Apple in termini di vendite o il tentativo di superare il suo partner dell’ecosistema Samsung. Piuttosto, si tratta di mostrare ai produttori globali cosa è possibile combinare l’hardware e il software giusti.
“Penso all’hardware di Google come a un leader delle perdite”, ha detto a Yahoo Finance Tuong Nguyen, analista principale senior di Gartner. “Non producono hardware per il gusto di creare hardware. È per mostrare i propri servizi e capacità”.
Google sta cercando di dimostrare infatti tutto il potenziale dei dispositivi Android. “Si tratta di dimostrare come può essere l’esperienza di Android, o questo è come può essere l’esperienza di Wear OS, ed è così che possono collaborare tutti insieme”, ha commentato a Yahoo Finance Ramon Llamas, direttore della ricerca per dispositivi mobili e AR/VR presso IDC.
Infine, non va dimenticato che Google è prima di tutto una società pubblicitaria. Pertanto la società punta a convincere più consumatori a utilizzare la sua varietà di servizi per garantire che il colosso della Silicon Valley abbia molti dati per indirizzarti con annunci pubblicitari.