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Google Fitbit

Google-Fitbit, semaforo verde da Bruxelles (con condizioni)

L'acquisizione di Fitbit da parte di Google ottiene l'approvazione dell'Antitrust europeo. Google ha accettato di non utilizzare i dati sanitari di Fitbit per indirizzare gli annunci agli utenti dell'Ue

 

Vittoria a Bruxelles per Big G. Giovedì Google ha ottenuto l’approvazione antitrust dell’Ue per la sua offerta da 2,1 miliardi di dollari per Fitbit, produttore di dispositivi di fitness tracking.

Tuttavia, l’approvazione è subordinata al rispetto di un pacchetto di impegni da parte di Google per 10 anni.

La decisione odierna segue un’indagine approfondita sulle attività complementari di Google e Fitbit. Fitbit ha una quota di mercato limitata in Europa nel segmento degli smartwatch in rapida crescita in cui sono presenti molti concorrenti più grandi, come Apple, Garmin e Samsung.

Tutti i dettagli.

IL VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

La Commissione Europea ha approvato, ai sensi del Regolamento Ue sulle concentrazioni, l’acquisizione di Fitbit da parte di Google. La transazione proposta porta a sovrapposizioni orizzontali molto limitate tra le attività di Google e Fitbit, secondo la Commissione.

CON CONDIZIONE

L’approvazione, spiega l’esecutivo di Bruxelles in una nota, è subordinata al pieno rispetto di un pacchetto di impegni da parte di Google.

Il vicepresidente esecutivo Margrethe Vestager, responsabile della politica sulla concorrenza, ha dichiarato: “Possiamo approvare la proposta di acquisizione di Fitbit da parte di Google perché gli impegni garantiranno che il mercato dei dispositivi indossabili e il nascente spazio della salute digitale rimarranno aperti e competitivi. Gli impegni determineranno come Google potrà utilizzare i dati raccolti per scopi pubblicitari, come sarà salvaguardata l’interoperabilità tra dispositivi indossabili concorrenti e Android e come gli utenti potranno continuare a condividere dati su salute e fitness, se lo desiderano”.

I TIMORI DI BRUXELLES

Tra le preoccupazioni della Commissione Ue, il fatto che tramite l’acquisizione di Fitbit Google acquisirà il database della società sulla salute e la forma fisica dei propri utenti, oltre che la tecnologia per sviluppare un database simile a quello di Fitbit.

Un database che aumenterebbe “la già vasta quantità di dati che Google potrebbe utilizzare per la personalizzazione degli annunci”, svantaggiando la concorrenza. L’operazione “creerebbe quindi barriere all’ingresso e all’espansione per i concorrenti di Google per questi servizi a scapito degli inserzionisti, che alla fine dovrebbero affrontare prezzi più alti e avere meno scelta”. Google, inoltre, potrebbe limitare l’accesso dei concorrenti all’Api Web Fitbit.

Infine, la Commissione teme “che a seguito dell’operazione Google possa limitare la concorrenza dei produttori concorrenti di dispositivi indossabili da polso tramite ostacoli all’interoperabilità con gli smartphone Android”.

GLI IMPEGNI DI GOOGLE SU FITBIT

Per rispondere alle perplessità sollevate dalla Commissione, Google ha assicurato per almeno 10 anni di assumersi una serie di impegni. Tra questi, Google non utilizzerà per Google Ads i dati su salute e benessere raccolti da dispositivi indossabili da polso e altri dispositivi Fitbit degli utenti nello See, inclusi la pubblicità associata alla ricerca, la pubblicità display e i prodotti di intermediazione pubblicitaria.

SEPARAZIONE TECNICA DEI DATI DEGLI UTENTI FITBIT DA QUELLI GOOGLE

Il colosso del web manterrà una separazione tecnica dei dati utente Fitbit pertinenti. I dati verranno archiviati in un ‘silo di dati’ che sarà separato da qualsiasi altro dato di Google utilizzato per la pubblicità. Google garantirà che gli utenti dello Spazio economico europeo (See) abbiano la possibilità di concedere o negare l’utilizzo dei dati sulla salute e il benessere memorizzati nel proprio account Google o nell’account Fitbit da altri servizi Google (come Ricerca Google, Google Maps, Assistente Google e YouTube).

L’IMPEGNO SULLE API PUBBLICHE

Google manterrà poi l’accesso ai dati di salute e fitness degli utenti alle applicazioni software tramite l’Api Web Fitbit, senza addebiti per l’accesso e soggetto al consenso dell’utente e continuerà a concedere in licenza gratuitamente ai produttori di apparecchiature originali (OEM) Android quelle Api pubbliche che coprono tutte le funzionalità di base attuali di cui i dispositivi indossati da polso hanno bisogno per interagire con uno smartphone Android.

E SU ANDROID

Google inoltre non eluderà l’impegno dell’Api Android degradando l’esperienza degli utenti con dispositivi indossati da polso di terze parti attraverso la visualizzazione di avvisi, messaggi di errore o richieste di autorizzazione in modo discriminatorio o imponendo ai dispositivi indossati da polso condizioni discriminatorie degli OEM sull’accesso di la loro app complementare nel Google Play Store.

CHI SI ERA OPPOSTO ALL’ACCORDO

L’accordo aveva suscitato critiche da parte di difensori della privacy su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Lo scorso luglio venti associazioni di consumatori di Stati Uniti, Europa, America Latina e non solo, hanno firmato una dichiarazione in cui esortano i regolatori antitrust a opporsi alla fusione di Google e Fitbit. Le organizzazioni temono ripercussioni sulla privacy e un accesso sleale di Google a un nuovo mercato.

CLOSING ENTRO LA FINE DEL 2020

A novembre, Ruth Porat, chief financial officer della società madre di Google Alphabet, ha dichiarato di aspettarsi che l’offerta per Fitbit venga completata entro la fine del 2020.

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