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Gli spottoni di Meta per il Metaverso moribondo

Il Metaverso è praticamente deserto, eppure il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, si ostina a volerlo tenere in vita a suon di pubblicità (e licenziamenti). Fatti, numeri e previsioni

 

Sarà un nuovo mondo, dicevano. Anzi, ad affermarlo era uno su tutti: Mark Zuckerberg. Il numero uno di Meta, proprietario di Facebook, Messenger, Instagram e WhatsApp, nel 2021 ci vedeva già tutti nel suo Metaverso, un mondo virtuale universale e immersivo facilitato dall’uso di visori.

Da mesi, però, è iniziato il tracollo per tutti quelli che ci avevano creduto e Meta, in particolare, come ha scritto anche Start, dall’ultimo trimestre 2020 alla primavera di quest’anno ha perso 30 miliardi di dollari per la divisione Reality Labs, quella focalizzata sulle ultime novità in sviluppo e dunque anche sul Metaverso.

Tuttavia, Zuckerberg non vuole darsi per vinto e, nonostante la vita del Metaverso sia appesa a un filo, Meta continua a farsi pubblicità ovunque: online, in tv e in radio. Una delle ultime comparse l’ha fatta sulla newsletter della nota e apprezzata testata americana Axios, in cui compare con ben due sponsorizzate a distanza di poco l’una dall’altra. Entrambe riguardano gli utilizzi del Metaverso in ambito medico.

LA SUPER PUBBLICITÀ DI META AL METAVERSO

Nella newsletter di Axios, Meta invita i medici, futuri e non, a esercitarsi nel Metaverso prima di intervenire nel mondo reale su pazienti reali. “In tutto il mondo, milioni di persone diventano cieche a causa della mancanza di accesso alle cure oculistiche. Per aiutarli, FundamentalVR e Orbis International hanno creato un sistema di formazione per la chirurgia della cataratta nel Metaverso. I chirurghi possono allenarsi il numero di volte necessario prima di lavorare con pazienti reali”, recita l’articolo pubblicitario.

“Posso praticare interventi di cataratta in continuazione nel Metaverso”, testimonia una giovane dottoressa. “Oggi, medici come Renee Badroe – prosegue la pubblicità – si stanno formando nel Metaverso per aiutare a curare i pazienti con accesso limitato alle cure oculistiche, affinando le proprie capacità con il programma di formazione immersiva sulla cataratta di FundamentalVR e Orbis International”.

LICENZIAMENTI PASSATI E FUTURI IN CASA META(VERSO)

Tutta questa pubblicità però stride con uno dei recenti annunci di Meta. Martedì scorso, infatti, Reuters scriveva che Meta stava pianificando di licenziare l’indomani proprio i dipendenti dell’unità della sua divisione Reality Labs, dedicata al Metaverso e focalizzata sulla creazione di silicio personalizzato.

I dipendenti, afferma l’agenzia di stampa, sono stati informati dei licenziamenti con un post sul forum di discussione interno Workplace di Meta martedì scorso. Un portavoce dell’azienda “ha rifiutato di commentare i piani” e Reuters “non è stata in grado di determinare l’entità dei tagli all’unità di silicio, chiamata Facebook Agile Silicon Team, o FAST” – la quale conta circa 600 dipendenti.

La ristrutturazione di FAST è attesa dalla primavera, quando Meta ha assunto un nuovo dirigente per guidare l’unità.

“Se i tagli saranno profondi – scrive Reuters -, potrebbero ostacolare il progetto di Zuckerberg di costruire prodotti di realtà aumentata e virtuale che consentano l’accesso a un insieme di mondi virtuali immersivi noti come ‘Metaverso’, in particolare gli occhiali AR che, secondo le sue previsioni, ‘ridefiniranno il nostro rapporto con la tecnologia’”.

Ma i licenziamenti in casa Meta sono molto più ampi. Da novembre 2022 l’azienda ha tagliato circa 21.000 posti di lavoro, cercando di rassicurare gli investitori sul contenimento dei costi a fronte di una crescita dei ricavi in calo, un’inflazione elevata e il timore che Reality Labs stesse perdendo troppo denaro.

In una dichiarazione rilasciata a marzo, Zuckerberg ha affermato che la maggior parte dei licenziamenti di quest’anno sarebbe avvenuta in primavera, ma che “in un piccolo numero di casi, sarebbe potuto essere necessario arrivare alla fine dell’anno per completare questi cambiamenti”.

IL BILANCIO (NEGATIVO) DI REALITY LABS

Il timore di inizio primavera che la divisione Reality Labs stesse perdendo troppi soldi è stato conferma a fine luglio quando l’azienda ha registrato una perdita operativa di 3,7 miliardi di dollari su un fatturato di 276 milioni di dollari nel secondo trimestre, in calo rispetto ai 339 milioni di dollari del primo trimestre. Gli analisti interpellati da StreetAccount, e citati Cnbc, prevedevano per Reality Labs un fatturato di 421 milioni di dollari e perdite operative per 3,5 miliardi di dollari.

Fonte: PR Newswire

PERDITE E PREVISIONI DI REALITY LABS

Come mostra il grafico della Cnbc, l’anno scorso l’unità Reality Labs ha perso un totale di 13,8 miliardi di dollari, pur registrando un fatturato di 2,16 miliardi di dollari, in parte dovuto alle vendite di cuffie VR a marchio Quest. Nel 2023 ha invece perso circa 7,7 miliardi di dollari e, dunque, le perdite totali ammontano a circa 21,5 miliardi di dollari dall’inizio del 2022.

Sempre a luglio, Meta nella sua relazione sugli utili ha dichiarato che prevedeva che le perdite operative di Reality Labs sarebbero aumentate “significativamente nel corso dell’anno a causa dei continui sforzi di sviluppo dei prodotti nella realtà aumentata/virtuale e degli investimenti per scalare ulteriormente l’ecosistema”.

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