Il progetto europeo è semplice: 79 partner di 21 paesi, tra cui l’Italia, avranno il compito di sviluppare una piattaforma di intelligenza artificiale. Ciò grazie a 20 milioni di euro di finanziamenti in tre anni messi a disposizione dalla Ue per creare un polo di attrazione delle risorse dell’intelligenza artificiale (IA), compresi i repertori di dati, la potenza di calcolo, gli strumenti e gli algoritmi.
CHI PARTECIPA AL CONCORSO CAPITANATO DAI FRANCESI DI THALES
A capitanare i 79 istituti di ricerca di alto livello, pmi e grandi imprese riuniti nel progetto AI4EU, una piattaforma aperta e collaborativa che offrirà anche corsi per il miglioramento delle competenze e la riqualificazione, è la francese Thales. Assieme a lei il Cnr per l’Italia ma anche realtà internazionali come Abb Robotics, Unilever, Thales Alenia Space, il consorzio italo-francese tra Thales e Leonardo (ex Finmeccanica), Siemens, Allianz e così via.
COME SONO SUDDIVISE LE RISORSE DEL PROGETTO
Le risorse andranno per il 33% alle università e per il 29% agli istituti di ricerca. Un altro 15% sarà a disposizione delle grandi aziende mentre il 13% andrà alle Pmi. Infine il 7% verrà reso disponibile alla comunità e il 3% ai computing center. A livello paese sarà però la Francia a fare la parte del leone con il 26% delle risorse, contro il 14% della Germania e il 9% di Italia e Spagna.
DI COSA SI OCCUPA IL PROGETTO
Il progetto offrirà servizi e sostegno ai potenziali utilizzatori della tecnologia e li aiuterà a testare e a integrare soluzioni di IA nei loro processi, prodotti e servizi. AI4EU offrirà anche corsi per il miglioramento delle competenze e la riqualificazione. Il gruppo del progetto lavorerà in stretta collaborazione con i poli d’innovazione digitale per la robotica e con la futura rete dei centri di eccellenza per l’IA al fine di agevolare ulteriormente l’accesso alla tecnologia dell’IA. La piattaforma sarà istituita nel corso del 2019.
QUALI SONO LE AREE DI RICERCA E I TEST PREVISTI
Cinque la aree di ricerca e otto gli esperimenti pilota previsti: il primo è rivolto ai cittadini e prevede la realizzazione di un’intelligenza artificiale advisor per tutti gli europei con un focus specifico sull’alta educazione; il secondo riguarda la robotica: si tratta di un’analisi di performance per robot industriali; il terzo progetto riguarda il settore industriale; il quarto quello della salute; il quinto quello dei media (generatore di video animati 3D basato su AI); il sesto l’agricoltura; il settimo è dedicato all’IoT (analisi avanzata della qualità dell’aria); infine l’ultimo si occupa della cybersecurity.
COME NASCE IL PROGETTO
Il 25 aprile 2018 la Commissione aveva presentato la sua strategia in materia di intelligenza artificiale, annunciando lo sviluppo della piattaforma di IA a richiesta. Complessivamente la Commissione ha aumentato gli investimenti in ricerca e innovazione nell’IA portandoli a 1,5 miliardi di euro per il periodo 2018-2020 nell’ambito del programma Orizzonte 2020. Entro la fine del 2020 gli investimenti pubblici e privati totali nell’UE dovrebbero raggiungere almeno i 20 miliardi di euro. Sulla base della sua strategia, a dicembre la Commissione ha presentato un piano coordinato per promuovere la cooperazione con gli Stati membri dell’Ue, la Norvegia e la Svizzera in quattro ambiti chiave: aumento degli investimenti, accessibilità a un maggior numero di dati, promozione del talento e salvaguardia della fiducia.
L’UE: L’EUROPA PUÒ SFRUTTARE APPIENO I VANTAGGI OFFERTI DALLE INNOVAZIONI DELL’IA SOLO SE QUESTA TECNOLOGIA È FACILMENTE UTILIZZABILE DA TUTTI
“L’Europa può sfruttare appieno i vantaggi offerti dalle innovazioni dell’IA solo se questa tecnologia è facilmente utilizzabile da tutti – hanno sottolineato il Vicepresidente della Commissione responsabile per il Mercato unico digitale Andrus Ansip e la Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali Mariya Gabriel -. Il progetto AI4EU contribuirà ad avvicinare l’IA alle piccole imprese, alle imprese non tecnologiche e alle amministrazioni pubbliche di tutta Europa”.