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Nasa Artemis Luna

Ecco perché la Nasa posticipa le prossime missioni Artemis sulla Luna

La Nasa ha rinviato le missioni Artemis 2 e 3 sulla Luna. La decisione di posticipare il programma di circa un anno darà agli appaltatori (SpaceX e Lockheed Martin tra gli altri) più tempo per completare la loro tecnologia.Tutti i dettagli

È ancora presto per la Luna.

La Nasa sta rinviando di un anno la tabella di marcia del programma Artemis che prevede il ritorno degli astronauti sulla Luna per motivi di sicurezza dell’equipaggio. Lo ha annunciato l’amministratore capo della Nasa Bill Nelson, nella conferenza stampa sull’aggiornamento del programma Artemis con l’obiettivo di riportare gli astronauti sulla superficie lunare per la prima volta dall’era Apollo.

L’equipaggio di quattro astronauti di Artemis 2 dovrà ora attendere fino al 2025 prima di poter effettuare il sorvolo previsto intorno alla Luna a bordo della capsula Orion costruita da Lockheed Martin, mentre il loro atterraggio sulla Luna come parte di Artemis 3 è stato posticipato dal 2025 al 2026.

“La sicurezza è la nostra massima priorità”, ha precisato Nelson. “Per dare ai team di Artemis più tempo per affrontare le sfide con sviluppi, operazioni e integrazioni iniziali, dedicheremo più tempo ad Artemis 2 e 3”.

Le due missioni seguiranno la missione Artemis I senza equipaggio, partita il 16 novembre 2022, che ha testato proprio la navicella spaziale Orion  senza equipaggio a bordo. Artemis 4, la prima missione pianificata verso una stazione spaziale extraterrestre, soprannominata Gateway, rimane sulla buona strada per il 2028, ha affermato la Nasa.

La comunicazione arriva il giorno dopo del decollo di Peregrine, il primo lander lunare americano da decenni che ha subito una perdita “critica” di carburante al momento del lancio e per questo non riuscirà a tentare l’allunaggio.

Tutti i dettagli.

LA DECISIONE DELLA NASA DI POSTICIPARE LE MISSIONI ARTEMIS 2 E 3 VERSO LA LUNA

L’amministratore della Basa Bill Nelson ha affermato che i ritardi sono necessari perché “la sicurezza dei nostri astronauti è la massima priorità della Nasa”.

Per svolgere queste missioni in sicurezza, i funzionari dell’agenzia statunitense stanno modificando i programmi per Artemis 2 e Artemis 3 per consentire ai team di affrontare le sfide associate ai primi sviluppi, operazioni e integrazione.

I PROBLEMI RISCONTRATI CON LO SCUDO TERMICO IN ARTEMIS 1

Garantire la sicurezza dell’equipaggio è il fattore principale per le modifiche al programma di Artemis 2, precisa la Nasa.

Essendo il primo test di volo di Artemis con l’equipaggio a bordo della navicella spaziale Orion, la missione metterà alla prova i sistemi critici di controllo ambientale e di supporto vitale necessari per supportare gli astronauti, ha spiegato l’agenzia. I test della Nasa per qualificare i componenti per mantenere l’equipaggio al sicuro e garantire il successo della missione hanno riscontrato problemi che richiedono ulteriore tempo per essere risolti. I team stanno risolvendo un problema relativo alla batteria e affrontando le sfide con un componente del circuito responsabile della ventilazione dell’aria e del controllo della temperatura.

Anche problemi e indagini sullo scudo termico di Orion, il guscio che protegge gli astronauti dal calore derivante dal rientro nell’atmosfera terrestre sono tra le ragioni dei ritardi. Orion è stato lanciato per la prima volta nello spazio nel 2022 senza persone a bordo nella missione Artemis 1, che ha segnato il primo volo del potente razzo Space Launch System della Nasa.

L’indagine della Nasa sulla perdita inaspettata di pezzi di strato di carbone dallo scudo termico della navicella durante Artemis 1 dovrebbe concludersi questa primavera, ha fatto sapere l’agenzia.

LA NUOVA TABELLA DI MARCIA DEL PROGRAMMA ARTEMIS VERSO LA LUNA DELLA NASA

Quindi, alla luce di questi elementi, ora la Nasa punterà al settembre 2025 per Artemis 2 anziché a fine 2024, la prima missione Artemis con equipaggio attorno alla Luna, e al settembre 2026 per Artemis 3 (anziché dicembre 2025), che prevede di far atterrare i primi astronauti vicino al Polo Sud lunare. Artemis 4, la prima missione verso la stazione spaziale lunare Gateway, rimane in programma per il 2028.

D’altronde anche anche Artemis 1 era originariamente previsto per il 2021, ma è stato lanciato alla fine del 2022, ritardato a causa di problemi al motore.

LA DIPENDENZA DAGLI APPALTATORI SPACEX, BOEING, LOCKHEED MARTIN E NON SOLO

Inoltre, il programma Artemis fa affidamento su una varietà di veicoli e attrezzature costruiti da aziende tra cui Boeing, Northrop Grummann, Lockheed Martin, SpaceX di Elon Musk (che prevede di condurre il terzo test di Starship a febbraio) e Blue Origin di Jeff Bezos. Axiom Space e RTX, Collins Aerospace sta anche sviluppando tute spaziali lunari per supportare il programma.

Ma molte di queste aziende devono ancora affrontare ostacoli, sia di sviluppo che di battute d’arresto tecnologiche, come le batterie problematiche nella capsula Orion di Lockheed e problemi nel dimostrare il rifornimento di carburante nello spazio con l’astronave di SpaceX, segnala la Cnbc.

Poiché ciascuna missione Artemis con equipaggio aumenta la complessità e aggiunge test di volo per nuovi sistemi, la rimodulazione della tabella di marcia darà ai fornitori che sviluppano nuove capacità – SpaceX per il sistema di atterraggio umano e Axiom Space per le tute spaziali di prossima generazione – ulteriore tempo per i test e eventuali perfezionamenti futuri della missione.

QUESTIONE DI TEMPISMO

L’annuncio dei rinvii arrivato all’indomani del lancio e dei successivi problemi del lander Peregrine, costruito dall’azienda privata Astrobotic in collaborazione con la Nasa e al quale l’agenzia statunitense ha affidato sei esperimenti per raccogliere dati utili al programma Artemis. Con l’allunaggio inizialmente previsto per il 23 febbraio, ieri è definitivamente sfumato il sogno di un atterraggio morbido sulla Luna per Peregrine, che sarebbe stato il primo per un dispositivo americano in più di 50 anni.

E NO, LA CINA NON SBARCHERÀ PRIMA SECONDO IL NUMERO UNO DELL’AGENZIA SPAZIALE AMERICANA

Infine, Nelson ha detto di non essere preoccupato che la Cina possa arrivare sulla Luna prima degli Stati Uniti con Artemis, riporta SpaceNews. “Non ho il timore che la Cina possa sbarcare prima di noi”, ha detto il numero uno della Nasa. “Con il nostro atterraggio nel settembre del ’26, quello sarà il primo atterraggio.”

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