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Isar Aerospace

Ecco come la tedesca Isar Aerospace insegue la sovranità europea dello spazio

La startup bavarese Isar Aerospace punta al volo di prova del suo lanciatore nel 2024 dallo spazioporto di Andoya, in Norvegia. Sarebbe un primato per l'Europa in nome della sovranità spaziale

Una società tedesca segue le orme dell’americana SpaceX nel campo dei vettori spaziali.

La startup bavarese Isar Aerospace ha pianificato di testare il lancio del suo piccolissimo lanciatore a due stadi di nome Spectrum nello spazio dalla Norvegia l’anno prossimo. Il progetto darebbe all’Europa continentale il suo primo spazioporto per missioni orbitali, segnala Bloomberg.

Il volo iniziale è previsto per lo spazioporto di Andoya, su un’isola al largo della Norvegia, hanno dichiarato il 2 novembre Isar e Andoya Space in una nota.

L’azienda, fondata nel 2018, è una delle poche startup europee che cercano di colmare il divario nel mercato di lancio nel Vecchio Continente. Oggi la famiglia dei lanciatori europei comprende il razzo pesante Ariane 6, costruito da ArianeGroup, ancora in attesa di una data di debutto, e il lanciatore leggero Vega, realizzato dalla società italiana Avio.

Ma le aziende europee hanno recentemente dovuto affrontare battute d’arresto con le loro ambizioni nello spazio.

Il lanciatore Vega rimasto bloccato sulla rampa di lancio a seguito del fallimento del primo volo commerciale di Vega C lo scorso 20 dicembre. Il fallimento ha inflitto un duro colpo agli sforzi europei per mantenere l’autonomia nel lancio.

Senza dimenticare che Arianespace, la società controllata dal colosso franco-tedesco ArianeGroup che gestisce i lanciatori europei Vega e Ariane, si affida per i lanci al Centro spaziale guyanese, sito a sito a Kourou nella Guyana francese.

Mentre Virgin Orbit, che aveva provato a raggiungere lo spazio da uno spazioporto della Cornavoglia, ha fallito lo scorso dicembre e la società di Richard Branson ha dichiarato fallimento all’inizio di quest’anno. Nel frattempo, a gennaio la Svezia ha inaugurato il suo primo spazioporto: si surriscalda la corsa in Europa per essere il primo paese a inviare satelliti in orbita dal Vecchio Continente.

Tutti i dettagli.

COSA FA LA TEDESCA ISAR AEROSPACE

Isar Aerospace è una start-up tedesca di Monaco di Baviera, finanziata da Airbus e dalla famiglia Quandt (grandi azionisti di BMW), ricordava l’anno scorso La Stampa.

La startup sogna di seguire le orme di SpaceX, evidenzia La Tribune. La startup tedesca, guidata dal suo fondatore Daniel Metzler, ha utilizzato gli stessi metodi. Esegue quasi tutta la creazione di valore internamente, compresi i sistemi di propulsione proprietari, l’avionica, il software e le strutture. “Isar Aerospace ridurrà significativamente i costi di ogni lancio”, ha assicurato la startup nel comunicato stampa.

LE AMBIZIONI

Il ceo Daniel Metzler ha affermato che ci sono buone probabilità che Isar raggiunga l’orbita durante il primo volo di prova del razzo, chiamato Spectrum, dallo spazioporto di Andoya. Lo spazioporto norvegese ha ospitato lanci suborbitali sin dalla sua apertura nel 1962. Come segnala TechCrunch, Isar ha firmato un accordo con lo spazioporto Andøya Space per l’uso esclusivo di una delle sue piattaforme di lancio per un periodo fino a 20 anni.

“L’Europa non può letteralmente lanciare un solo satellite da sola”, ha dichiarato in un’intervista Metzler, riporta Bloomberg. La mancanza di infrastrutture di lancio rappresenta un grave collo di bottiglia nella regione e significa che l’Europa deve rivolgersi agli Stati Uniti per chiedere aiuto, ha aggiunto.

Isar prevede di lanciare satelliti dalla struttura, fornendo un contrappeso regionale agli attori statunitensi come SpaceX.

Isar cerca di lanciare fino a 15 missioni all’anno da Andoya, al costo di 10-12 milioni di euro ciascuna, ha precisato Metzler.

IL FALLIMENTO DEL LANCIO DI VIRGIN ORBIT E LA CORSA AL MERCATO DEI LANCI EUROPEI

Lo scorso 9 dicembre Virgin Orbit ha registrato il fallimento del lancio del razzo da Cosmic Girl, partito dall’aeroporto di Newquay in Cornovaglia. Il razzo e i nove satelliti a bordo sono andati perduti. La missione Start Me Up avrebbe segnato una serie di primati: primo lancio orbitale in assoluto dal Regno Unito, primo lancio internazionale per Virgin Orbit e primo lancio commerciale dall’Europa occidentale (gli altri avvengono normalmente dallo spazioporto di Kourou, in Guyana francese).

In caso di successo, lo Spaceport Cornwall avrebbe permesso di annoverare la Gran Bretagna ai ranghi dei paesi in grado di lanciare dal proprio suolo tra la crescente domanda di piccoli satelliti.

I progetti nell’arcipelago delle Azzorre in Portogallo, in Andalusia in Spagna in Gran Bretagna e in Svezia tra gli altri, sono tutti in lizza per essere i primi ad avere successo.

Ma ora Andoya Space ha inaugurato la messa in servizio del primo spazioporto operativo nell’Europa continentale, ospiterà diverse piattaforme di lancio.

LA CONCORRENZA NELLA FAMIGLIA DEI LANCIATORI EUROPEI

Quindi Isar Aerospace offre la prima soluzione di lancio europea interamente finanziata dal settore privato per soddisfare la crescente domanda di trasporto di satelliti di piccole e medie dimensioni nello spazio, sottolinea il quotidiano francese.

A pochi giorni dal vertice spaziale europeo di Siviglia (6 e 7 novembre), la startup tedesca Isar Aerospace dà prova di forza sulla rampa di lancio norvegese di Andoya, inaugurata proprio il 2 novembre.

“Una dimostrazione di forza che servirà a illustrare l’arrivo di un nuovo mondo simboleggiato da Isar Aerospace (Spectrum) rispetto a quello vecchio rappresentato da ArianeGroup (Ariane 6) e Avio (Vega-C) nel campo dei lanciatori spaziali. Coincidenza di calendario o meno, questa operazione gioverà molto agli interessi della delegazione tedesca che sarà a Siviglia per imporre all’Europa, ma soprattutto ai suoi due maggiori rivali, Francia e Italia, il concetto di concorrenza e quindi di competizione sul campo dei lanciatori” osserva La Tribune.

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