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Fallimento Virgin Orbit

Ecco come e perché Virgin Orbit chiude i battenti

A seguito della bancarotta dichiarata ad aprile, Virgin Orbit, la piccola società di lancio di satelliti fondata da Richard Branson, chiude definitivamente dopo aver venduto le sue attività per quasi 36 milioni di dollari.

Parabola discendente per Virgin Orbit.

La piccola società di lancio di satelliti californiana del magnate Richard Branson (il 75% controllato dalla Virgin Investment di Branson) ha annunciato la cessazione definitiva delle attività.

La società era nata nel 2017 con l’obiettivo di fornire servizi di lancio per piccoli satelliti come spin-off di Virgin Galactic, e fa parte dell’impero commerciale di Sir Branson, che comprende la compagnia aerea Virgin Atlantic e la compagnia di turismo spaziale Virgin Galactic. La mission di Virgin Orbit era offrire un servizio di lancio spaziale veloce e adattabile per piccoli satelliti, un mercato in crescita, con un razzo di 21 metri lanciato da un Boeing 747 modificato.

Lo scorso 4 aprile l’azienda aerospaziale ha dichiarato bancarotta ai sensi del Chapter 11 previsto nel diritto fallimentare statunitense, in preparazione alla vendita. La decisione è arrivata dopo il licenziamento annunciato la settimana precedente di 675 dipendenti, ovvero l’85% della forza lavoro.

Il fallimento del lancio di un razzo dalla Cornovaglia lo scorso gennaio ha fatto crollare il prezzo delle azioni lasciando l’azienda alla ricerca di nuovi finanziamenti costringendola a sospendere le operazioni. All’asta i suoi principali asset, da cui ha ricavato poco più di 36 milioni di dollari. “La cifra è appena l’1% del valore raggiunto dalla società alla fine del 2021 a Wall Street, quando era valutata 3,5 miliardi di dollari” rileva il Guardian. Virgin Orbit non ha mai realizzato profitti come società pubblica.

LA VENDITA DEGLI ASSET

Rocket Lab, la start-up di lancio in rapida crescita ha acquistato la fabbrica di razzi e le attrezzature di Virgin Orbit per 16,1 milioni di dollari.

Il jet convertito di Virgin Orbit, chiamato Cosmic Girl, è stato venduto al produttore del più grande aereo del mondo, Stratolaunch, per 17 milioni di dollari, sostanzialmente al di sotto dell’investimento effettuato da Virgin Orbit per acquistare e convertire l’aereo, evidenzia il Financial Times. Stratolaunch sta sviluppando una tecnologia per testare i missili ipersonici dal suo velivolo Roc. Prima del suo crollo, Virgin Orbit stava esplorando opportunità simili per Cosmic Girl.

La sua struttura con sede a Mojave, in California, va a una filiale della società di lancio Vast per 2,7 milioni di dollari.

“Mentre l’aereo e le strutture di produzione hanno trovato acquirenti, le vendite di successo non sono state completate per la proprietà intellettuale dietro l’esclusivo sistema di lancio orizzontale di Virgin Orbit o la mezza dozzina di razzi LauncherOne seduti sul pavimento della fabbrica”, ha riferito una fonte al Ft.

IL FALLIMENTO DI VIRGIN ORBIT

Il 23 maggio Virgin Orbit ha rilasciato una dichiarazione confermando la vendita e ringraziando i suoi investitori e le parti interessate. Il gruppo ha affermato di essere stato “all’avanguardia di un’industria di lancio commerciale emergente” e di aver dato “contributi duraturi al progresso del lancio di satelliti negli Stati Uniti e nel Regno Unito”.

L’azienda Virgin Orbit ha presentato istanza di fallimento dopo che la società di lancio di satelliti non è riuscita a garantire i finanziamenti a lungo termine necessari per aiutarla a riprendersi dal fallimento del razzo partito dal suolo britannico lo scorso gennaio.

Lo scorso 10 gennaio è fallito lo storico tentativo del Regno Unito di diventare la prima nazione europea a mettere in orbita i satelliti. Il razzo lanciato da Comisc Girl, un jumbo Boeing 747 della compagnia aerospaziale Virgin Orbit, decollato con successo dalla pista dello Spaceport Cornwall, ha subito un malfunzionamento durante la missione Start me Up, che ha portato alla perdita del suo carico utile di nove satelliti. In caso di successo il Regno Unito sarebbe diventato il nono paese al mondo in grado di mettere in orbita i satelliti e il primo a lanciare satelliti commerciali dall’Europa occidentale. “La scomparsa di Virgin Orbit mostra quanto possa essere difficile questa corsa allo spazio e potrebbero esserci altri fallimenti lungo la strada” evidenzia la Bbc.

EFFETTO DI UNA BOLLA NEL MERCATO DEI LANCI DI SATELLITI?

Virgin Orbit “è uno dei maggiori fallimenti del mercato SPAC, diventata pubblica nel 2021 con una valutazione di 3,7 miliardi di dollari” commenta Axios.

“La dichiarazione di fallimento ha rivelato che il gruppo aveva inizialmente cercato una vendita o un nuovo investimento già all’inizio del 2022, settimane dopo essere arrivato sul mercato” precisa ancora il Financial Times aggiungendo che “Virgin Orbit aveva sperato di differenziarsi offrendo servizi di lancio altamente flessibili e dedicati da qualsiasi parte del mondo con una pista adattaI potenziali clienti includevano clienti governativi e militari, nonché clienti commerciali. La società ha dichiarato l’anno scorso un arretrato di contratti del valore di 143 milioni di dollari”.

Tuttavia, l’istanza di fallimento ha chiarito che Virgin Orbit non poteva eguagliare i prezzi dei rivali, mentre lottava anche per aumentare il ritmo dei lanci abbastanza rapidamente da generare entrate sostenibili, sottolinea il quotidiano londinese.

“L’industria del lancio di piccoli razzi ha visto una crescita enorme negli ultimi anni, con dozzine di aziende che lavorano per progettare i loro razzi per portare in orbita piccoli satelliti per governi e altre entità. Ma gli analisti hanno avvertito che si è formata una bolla” conclude Axios.

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