Il governo di Parigi si è offerto di acquistare i supercomputer e le attività di intelligenza artificiale del colosso tecnologico francese Atos in difficoltà finanziarie che gestisce i dati e comunicazioni per l’esercito francese e i servizi segreti e la sicurezza informatica per l’industria nucleare francese.
Il gruppo informatico, nel pieno di una ristrutturazione finanziaria per far fronte al suo ingente debito, ha avviato trattative esclusive con lo Stato francese per cedere le attività strategiche del suo ramo ‘Advanced Computing’, che comprendono in particolare i supercomputer utilizzati per la deterrenza nucleare. Lo ha comunicato in una nota la società parigina produttrice di microprocessori presieduta dall’ex capo di UniCredit Jean Pierre Mustier, che si trova in una situazione di forte indebitamento. Questa offerta mira a evitare che queste attività possano cadere nelle mani di operatori stranieri.
Per mesi lo stato francese ha compiuto infatti uno sforzo concertato per raggiungere un accordo per mantenere il controllo sulle risorse tecnologiche strategiche di Atos all’interno del paese, ricorda Reuters. Lo scorso giugno sempre il governo francese si era offerto di acquistare i supercomputer dell’azienda con un’offerta da 700 milioni di euro, ora scaduta, che includeva anche le risorse di sicurezza informatica dell’unità Bds di Atos.
Ora però, secondo la nuova offerta, solo i supercomputer utili alla deterrenza nucleare diventeranno di proprietà pubblica. I sistemi di comando dell’esercito e di intercettazione vengono ufficialmente messi all’asta, evidenzia il quotidiano francese Les Echos.
Tutti i dettagli.
L’OFFERTA DEL GOVERNO FRANCESE PER L’ASSET ADVANCED COMPUTING DI ATOS
L’operazione, che riguarda anche server che partecipano ad attività di intelligenza artificiale, ha un valore aziendale di 500 milioni di euro. L’offerta potrebbe però potenzialmente essere aumentata a 625 milioni di euro, inclusi gli earn-out.
Le risorse di calcolo avanzate, parte dell’unità Big Data & Security di Atos, sono considerate di importanza strategica per lo Stato francese, rileva Bloomberg. Tuttavia, in disaccordo da mesi sul prezzo dei supercomputer utili alla deterrenza nucleare, dei sistemi di comunicazione per l’esercito e le forze navali e dei sistemi di ascolto per i servizi segreti, alla fine rientreranno solo i supercomputer (che si trovano nell’Advanced Computing). proprietà pubblica, precisa Les Echos.
LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLE FINANZE
“È compito dello Stato francese garantire, in qualità di azionista quando è giustificato, la perennità e lo sviluppo delle attività industriali più strategiche per la nostra sovranità”, ha affermato lunedì in una dichiarazione separata il ministro delle Finanze francese Antoine Armand.
L’offerta dello Stato francese prevede una deadline per le trattative in corso al 31 maggio 2025.
IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE CON IL CONSORZIO ONEPOINT
Infine, proprio lo scorso mese un tribunale commerciale francese ha approvato il piano di ristrutturazione di Atos, per dare all’azienda nuovi soldi per continuare a operare e dare ai creditori il controllo dell’azienda, che ha sfiorato la bancarotta.
Come sintetizzato da Bloomberg, impantanato da quasi tre anni in una crisi finanziaria che ha fatto scendere il prezzo delle sue azioni sotto 1 euro, Atos ha avviato a febbraio una procedura di ristrutturazione. Aveva annunciato di aver bisogno di 1,1 miliardi di euro di liquidità per il periodo 2024-2025 e di voler ridurre di 3,2 miliardi di euro il proprio debito lordo, che ha raggiunto i 4,8 miliardi di euro, per salvaguardare la propria attività.