Musk torna a scuotere Twitter.
Il miliardario americano potrebbe rinunciare all’offerta da 44 miliardi di dollari per acquisire Twitter se il social network non fornirà dati su spam e account falsi. Lo si apprende da una lettera inviata da Musk all’azienda lunedì.
Elon Musk ha il “diritto di non completare” la sua acquisizione di Twitter e il “diritto di rescindere l’accordo di fusione”, secondo una lettera inviata lunedì mattina dai suoi avvocati al consigliere generale di Twitter Vijaya Gadde.
Questa è la prima volta che Musk ha minacciato di abbandonare l’operazione per iscritto invece di comunicarlo sulla piattaforma di social media di Twitter, sottolinea Reuters.
A metà maggio Musk ha pubblicamente fatto marcia indietro sulla sua offerta pubblica di acquisto iniziale, quando ha twittato che l’accordo era “temporaneamente sospeso”, mentre cercava maggiori dettagli sugli account di spam della piattaforma.
Le azioni di Twitter sono diminuite del 6% nel trading pre-mercato lunedì a 37,63 dollari, ben al di sotto del prezzo di offerta di 54,20 dollari di Musk.
Tutti i dettagli.
L’ULTIMA DI ELON MUSK SU TWITTER
Elon Musk ha reso noto che potrebbe abbandonare l’accordo per l’acquisizione di Twitter se il social network non fornirà i dati su account falsi e spam. Nella lettera si legge che Twitter è in una “chiara violazione materiale” dei suoi obblighi e che Musk si riserva tutti i diritti di risolvere l’accordo.
Se ha affidato al un tweet la “minaccia” che avrebbe messo l’accordo “in sospeso”, stavolta Elon Musk pretende che la società di social media fornisca i dati sulla percentuale dei suoi account falsi attraverso missiva formale dei suoi legali.
L’ULTIMATUM SUGLI ACCOUNT FAKE
“Musk ritiene che Twitter si stia rifiutando apertamente di rispettare gli obblighi previsti dall’accordo di fusione, il che fa sorgere il sospetto che l’azienda stia trattenendo i dati richiesti perché preoccupata di ciò che l’analisi di Musk stesso di tali dati potrà far emergere”, si legge nella lettera.
“Musk ritiene che la società stia attivamente resistendo e ostacolando i suoi diritti di informazione”. Il patron di Tesla ha messo in dubbio l’accuratezza delle dichiarazioni pubbliche di Twitter sugli account di spam che rappresentano meno del 5% della sua base di utenti, sostenendo che devono essere almeno il 20%.
STRAPPARE UN PREZZO PIÙ BASSO?
E sulla scia di quest’ultima mossa, crolla di nuovo il titolo Twitter a Wall Street. Che sia una trovata per il miliardario di strappare un accordo più favorevole?
Alla luce di ciò gli analisti ritengono infatti che Musk stia utilizzando le accuse secondo cui la base di utenti di Twitter ha più bot di quanto la società afferma per ritirarsi dall’accordo o negoziare un prezzo al ribasso, soprattutto ora che il prezzo delle azioni di Twitter è crollato in mezzo a una più ampia flessione del mercato.
A causa dei recenti movimenti sulle azioni tecnologiche, sia Twitter che Tesla, principale fonte di ricchezza di Musk, valgono molto meno oggi rispetto a quando Musk ha lanciato la sua offerta iniziale di $ 54,20 per azione. Ciò significa che Musk sta pagando più del dovuto per l’azienda, con i soldi che avrà difficoltà a trovare, commenta Axios.
Nel frattempo, l’imprenditore americano ha affermato di aver predisposto i finanziamenti per l’accordo, attraverso azioni e prestiti, attirando i principali azionisti tra cui l’investitore saudita Prince Alwaleed bin Talal e Sequoia Capital.