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Dallo schianto della russa Luna-25 all’allunaggio dell’India, come è cambiata la corsa spaziale

Se la Russia ha fallito con la sua prima missione sulla Luna dopo quasi 50 anni, l’India è riuscita ad atterrare sul polo sud lunare. Ecco come il denaro sta plasmando la nuova corsa allo spazio

Il 23 agosto l’India è entrato nel club dei paesi che sono riusciti ad effettuare uno sbarco controllato sulla Luna, composto da Russia, Stati Uniti e Cina.

Un momento storico per il Paese più popoloso del mondo: la missione Chandrayaan-3 è atterrata vicino al poco esplorato polo sud lunare, una prima mondiale per un programma spaziale.

Per un paese che festeggia, un altro deve fare i conti con l’insuccesso: il successo indiano arriva infatti pochi giorni dall’incidente di Luna-25, la prima sonda lanciata dalla Russia sulla Luna dal 1976 in corsa per raggiungere la stessa area del nostro satellite prima del concorrente indiano, schiantatasi sul suolo lunare.

“La competizione apparentemente improvvisa per raggiungere una regione della Luna precedentemente inesplorata ricorda la corsa allo spazio degli anni ’60, quando si sfidarono Stati Uniti e Unione Sovietica, ricorda Reuters.

Ma ora lo spazio è un business, e il polo sud della Luna è un obiettivo a causa del ghiaccio d’acqua che gli esperti si aspettano possa supportare una futura colonia lunare, operazioni minerarie ed eventuali missioni su Marte.

Mentre la Stazione Spaziale Internazionale volge al termine, il centro del potere nello spazio si sta spostando sulla superficie lunare.

Chiunque “arriverà sulla Luna e ‘controllerà’ la Luna avrà un enorme vantaggio in termini di potere politico, economico e militare e questo lo spingerà a dominare il prossimo secolo”, osserva ad Axios Brian Weeden della Secure World Foundation.

Tutti i dettagli.

IL SUCCESSO DELL’INDIA SULLA LUNA

Con l’allunaggio morbido della missione Chandrayaan-3, gli analisti si aspettano che il settore spaziale indiano trarrà vantaggio dalla reputazione di un’ingegneria a costi competitivi.

Per l’India è la terza missione lunare dopo la Chandrayaan-1 del 2008-2009, conclusasi prima del previsto, e la Chandrayaan-2 del 2019, terminata dopo la perdita dei contatti con il lander.

Nel 2020, l’Isro aveva stimato che la missione Chandrayaan-3 sarebbe costata circa 75 milioni di dollari. Questa settimana dunque l’India è anche diventata il primo Paese a sbarcare nella regione polare meridionale della Luna.

IMPULSO AL PROGRAMMA SPAZIALE INDIANO

Con la spinta del primo ministro Narendra Modi, l’India ha privatizzato i lanci spaziali e sta cercando di aprire il settore agli investimenti stranieri con l’obiettivo di aumentare di cinque volte la sua quota sul mercato globale dei lanci entro il prossimo decennio.

I PROGETTI LA NASA

La Nasa, in confronto, è sulla buona strada per spendere circa 93 miliardi di dollari per il suo programma lunare Artemis fino al 2025, ha stimato l’ispettore generale dell’agenzia spaziale americana, riporta ancora Reuters.

“Lo sbarco sulla Luna è difficile, come stiamo vedendo”, ha detto ad Axios Bethany Ehlmann, professoressa al California Institute of Technology, che sta lavorando con la Nasa in una missione del 2024 per mappare il polo sud lunare e il suo ghiaccio d’acqua.

COSA FARÀ LA RUSSIA?

L’incidente del Luna-25 solleva dubbi sul futuro del programma spaziale russo, soprattutto in un momento in cui il Paese è impegnato in una guerra faticosa e costosa in Ucraina.

Nonostante le sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina e il crescente isolamento, Mosca è riuscita a lanciare comunque una missione verso la Luna, ma non è stata in grado di atterrare sul suolo lunare. Infatti al momento alcuni esperti dubitano della sua capacità di finanziare un successore di Luna-25. La Russia non ha rivelato quanto ha speso per la missione, precisa Reuters.

“Le spese per l’esplorazione spaziale vengono sistematicamente ridotte di anno in anno”, ha affermato Vadim Lukashevich, esperto spaziale indipendente e autore con sede a Mosca. La priorità di bilancio della Russia per la guerra in Ucraina rende “estremamente improbabile” una ripetizione del Luna-25, ha aggiunto.

E LA CINA?

Come la Nasa, anche la Cina punta a inviare persone nella stessa regione del nostro satellite nei prossimi anni per stabilire una presenza umana sulla superficie lunare.

Pechino ha effettuato il primo atterraggio morbido sul lato nascosto della Luna nel 2019 e ha in programma altre missioni. La società di ricerca spaziale Euroconsult stima che la Cina abbia speso 12 miliardi di dollari per il suo programma spaziale nel 2022.

I PLAYER PRIVATI PUNTANO ALLA LUNA

Nonostante i benefici economici potrebbero non essere garantiti, attorno alla Luna si sta già costruendo una nuova industria nello spazio, dando più credito alle nazioni che puntano alla superficie lunare, sostiene Axios.

Le aziende private stanno investendo nella tecnologia per portare carichi utili sulla Luna con la speranza che, una volta arrivati, i paesi agiranno come loro clienti quando stabiliranno una presenza umana sulla Luna.

Aprendosi al denaro privato, la Nasa ha fornito il programma che l’India sta seguendo, hanno detto i funzionari locali.

SpaceX di Elon Musk, ad esempio, sta sviluppando il razzo Starship per la sua attività di lancio di satelliti e per trasportare gli astronauti della Nasa sulla superficie lunare con un contratto da 3 miliardi di dollari.

Oltre a questo contratto, SpaceX spenderà circa 2 miliardi di dollari su Starship quest’anno, ha detto Musk.

Le aziende spaziali statunitensi Astrobotic e Intuitive Machines stanno costruendo lander lunari che dovrebbero essere lanciati verso il polo sud della Luna entro la fine dell’anno, o nel 2024. E aziende come Axiom Space e Blue Origin di Jeff Bezos stanno sviluppando successori della Stazione Spaziale Internazionale finanziati privatamente.

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