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Contact Tracing Covid-19

Crowdless, come funziona l’app anti assembramenti promossa dall’Esa

L’Agenzia spaziale europea ha sostenuto la startup inglese Lanterne che in questi giorni lancia l’applicazione Crowdless (senza folla)

 

Il distanziamento sociale fa bene all’ambiente, hanno stabilito i ricercatori della struttura Green Bocconi. Non accalcarsi nei giorni dell’epidemia a Milano ha fatto scendere le emissioni di biosissido di azoto del 10%. Le persone non si avvicinano, si tengono a distanza le une dalle altre per evitare le conseguenze sul contagio che sentiamo da settimane. Molti di noi stanno aspettando l’app annunciata da Conte e Colao per individuare il “cammino” del contagio. Ne valuteremo l’uso – volontario, ha specificato il Presidente del Consiglio – ma l’applicazione ci sarà utile quando in pratica saremo già per strada. Ma si poteva (si può) pensare anche a prima di uscire di casa? Quando e se conviene andare? Perché incamminarsi o rinunciare può far bene alla qualità dell’aria. Ci si mette in marcia in qualsiasi modo. Quando ci spostiamo in auto bruciamo per lo più carburanti dannosi per l’ambiente. Cosa avranno pensato nel Comitato di Colao?

L’Agenzia spaziale europea (ESA) sfruttando i satelliti e la sua capacità scientifica è stata più avveduta. La tutela dell’ambiente, l’attenzione per fenomeni planetari complessi sono una sua prerogativa. Sulla mobilità responsabile in occasione della pandemia non è intervenuta direttamente. Ha sostenuto la startup inglese Lanterne che in questi giorni lancia l’applicazione Crowdless (senza folla). Un’applicazione disponibile pubblicamente, gratuita per i sistemi iOS e Android da scaricare sullo smartphone. Un’idea appropriata, soprattutto a cavallo di quelle fasi 1 e 2 che vengono decise al centro, ma che devono essere praticate sul territorio.

L’ESA è un’eccellenza mondiale riconosciuta ed avrà avuto buone ragioni nell’aiutare un’azienda a proteggere le persone in via preventiva. Chi deve uscire di casa per andare al supermercato o in farmacia sarà in grado di sapere in anticipo se la meta è affollata e rischiosa. Se si scoprono troppe persone, si può rimandare l’uscita, non salire in auto, non prendere il mezzo pubblico, dirigersi altrove, in posti alternativi. Alla base del software ci sono dati da satellite e tecnologie di intelligenza artificiale che segnalano assembramenti in ogni parte del mondo. Google Maps e Google Places, che tracciano i movimenti dei dispositivi mobili, sono i database privilegiati.

“Lanterne è un magnifico esempio di come le tecnologie spaziali e satellitari possono essere usate e adattate per creare modi globali di cambiare le regole del gioco per aiutare il mondo nella lotta contro Covid-19”, ha detto Sue O’Hare dirigente ESA.

In Lanterne hanno fatto tutto in fretta. Appena nel mondo si è fatta strada l’idea di applicazioni agili per il distanziamento sociale in tre giorni hanno creato il loro sistema di tracciamento. Poi subito i test su sei prototipi e tra poco la disponibilità. Gli ideatori avevano già conoscenze, condivise poi con l’ESA, informatiche per aiutare le persone nelle zone di guerra a navigare in sicurezza. L’epidemia da coronavirus è molto simile ad una guerra. “Poiché l’inquinamento rende più pericolose malattie come il Covid-19 e ha effetti negativi di lungo periodo sugli organismi”, ha spiegato Marco Percoco, direttore del Green Bocconi, “la diminuzione degli inquinanti sta probabilmente salvando molte vite”.

Con l’app approvata dall’ESA potrà andare ancora meglio. Gli italiani potranno usarla anche prima di quella di Conte e Colao.

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