L’inchiesta condotta dal media francese Disclose sulla sorveglianza e l’uso di riconoscimento facciale da parte delle forze dell’ordine francesi rappresenta un’importante vittoria del giornalismo indipendente e della libertà d’informazione. Questo lavoro ha infatti rivelato l’uso illegale del software di sorveglianza Briefcam da parte della polizia e della gendarmeria, una scoperta che ha portato alla sospensione di questo strumento, segnando un momento cruciale nella tutela della privacy in Francia.
LE INDAGINI DEL GIORNALE FRANCESE DISCLOSE
Le indagini di Disclose sono partite da una segnalazione interna, a dimostrazione dell’efficacia di una redazione indipendente nel raccogliere e verificare informazioni spesso inaccessibili o non dichiarate dalle istituzioni. Disclose ha reso pubblico l’utilizzo di tecnologie avanzate di riconoscimento facciale che permettevano di identificare individui nei video di sorveglianza, un’attività che, secondo quanto riportato nel rapporto del Ministero dell’Interno, è stata svolta illegalmente.
SOSPESO IL SOFTWARE BRIEFCAM
Grazie alla pressione generata dall’inchiesta, le autorità hanno sospeso il software Briefcam, il quale non era stato dichiarato alla CNIL (Commission Nationale de l’Informatique et des Libertés), un passo che evidenzia le problematiche di trasparenza e legalità nell’uso di tecnologie che minacciano il diritto alla privacy dei cittadini. Il rapporto ministeriale, pubblicato dopo le rivelazioni, ha infatti riconosciuto che l’uso della tecnologia non era adeguatamente regolamentato, descrivendolo come un “super magnétoscope”, un eufemismo che tenta di ridimensionare l’impatto delle pratiche di sorveglianza.
L’IMPORTANZA DEL GIORNALISMO INDIPENDENTE
Questa vicenda sottolinea l’importanza del giornalismo libero da influenze politiche ed economiche. I media indipendenti come Disclose operano senza vincoli di potere e portano alla luce temi che altrimenti rimarrebbero nascosti. L’impegno di Disclose non solo ha fermato temporaneamente un abuso, ma ha anche dato voce a preoccupazioni pubbliche che i cittadini francesi avevano il diritto di conoscere, esponendo il rischio di normalizzare pratiche di sorveglianza invasiva.
In un contesto in cui il governo francese, tramite nuove proposte legislative, mira a estendere l’uso della videosorveglianza algoritmica, è evidente che l’indagine di Disclose non è solo una vittoria temporanea, ma un monito sull’importanza della vigilanza civile e del giornalismo indipendente.