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Oto Melara Leonardo

Come si muoverà Leonardo su Pnrr e cloud

Che cosa ha detto l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, nel corso dell’audizione parlamentare su Pnrr, cloud e non solo   Un’infrastruttura digitale solida, flessibile e sicura per il rilancio del Paese. È “il denominatore comune” individuato da Leonardo nel corso dell’audizione sul Recovery plan nelle Commissioni riunite Bilancio e Attività produttive della Camera. “Leonardo…

 

Un’infrastruttura digitale solida, flessibile e sicura per il rilancio del Paese.

È “il denominatore comune” individuato da Leonardo nel corso dell’audizione sul Recovery plan nelle Commissioni riunite Bilancio e Attività produttive della Camera.

“Leonardo nel tempo ha sviluppato le capacità per dare al Paese un supporto strutturato” e “la sua strategia è perfettamente in linea” con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ha dichiarato in audizione l’amministratore delegato del colosso della difesa Alessandro Profumo.

Profumo ha quindi indicato gli ambiti programmatici in cui Leonardo con il know how può contribuire alla crescita del Paese. Con particolare attenzione all’importanza della connettività in tutto il territorio. Per l’ad, “la piattaforma Cloud Computing di Leonardo, integrata nel Cloud Nazionale diventa lo strumento primario per l’ammodernamento e il rilancio del Paese”.

Tutti i dettagli su cosa ha detto il numero uno dell’ex Finmeccanica riguardo al piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

I PROGETTI INDIVIDUATI DA LEONARDO PER IL PNRR

“Leonardo ha le competenze per contribuire a risolvere i problemi strutturali ed affrontare le sfide di oggi e domani”, ha dichiarato Profumo in audizione alla Camera. Il numero uno di Leonardo ha citato quindi una serie di problemi del Paese: dalle infrastrutture alle sanità, dalla burocrazia all’innovazione e in particolare “la carenza di una infrastruttura digitale solida e sicura”.

Per questo “Leonardo al momento ha individuato 5 macroambiti in cui ritiene di poter dare un contributo determinante per l’ammodernamento del Paese, ben sviluppabili e compatibili con il miglior utilizzo possibile dei fondi del Next generation Eu”.

Tali ambiti, ha illustrato Profumo, sono: global monitoring, monitorando su base continua e mettendo in sicurezza le infrastrutture critiche del paese; smart cities, incrementando il livello di sicurezza e resilienza delle città favorendo la mobilità sostenibile e la comunicazione diretta con i cittadini; sanità, contribuendo allo sviluppo di un sistema sanitario efficiente e interconnesso; digital Pa, favorendo l’erogazione di servizi pubblici digitali facilmente fruibili, efficienti e sicuri; e logistica, contribuendo allo sviluppo di una logistica multimodale connessa, automatizzato e sicura.

COINVOLGENDO L’INTERA FILIERA NAZIONALE

“Per realizzare questo ambizioso piano, Leonardo è orgogliosa di poter mettere a servizio del paese le proprie competenze mobilitando l’intera filiera nazionale”, ha sottolineato Profumo.

“Abbiamo voluto delineare delle aree con progetti specifici. Ma non sono progetti che avevamo già nel nostro piano operativo che intendiamo farci finanziare con il Pnrr”, ha precisato il numero uno di Leonardo. Aggiungendo: “Abbiamo sviluppato dei progetti che riteniamo siano al servizio del paese per aumentare le potenzialità di crescita e dare alle future generazioni spazi di sviluppo e capacità che abbiamo il dovere di dare loro”.

L’IMPORTANZA DEL CLOUD NAZIONALE PER L’AMMODERNAMENTO DEL PAESE

Per Profumo, “Leonardo ha nel proprio Dna le competenze sviluppate per abilitare servizi evoluti aggiuntivi ai propri business, in coerenza con il piano strategico ed a supporto del Paese”.

Pertanto “le competenze di Leonardo possono essere messe al servizio del Paese, integrandosi in una Piattaforma Tecnologica trasversale, abilitata da un Cloud Nazionale”.

Non a caso, lo sviluppo di un cloud nazionale rientra già nel Pnrr, ovvero nella bozza di 125 pagine, sul tavolo del Consiglio dei Ministri dello scorso 7 dicembre.

Il costo del progetto del ministro per l’Innovazione Paola Pisano è di 2,51 miliardi di euro. La gara dovrebbe prendere il via entro fine 2021, con realizzazione prevista entro settembre 2022.

“Lo sviluppo di un cloud nazionale avverrà in parallelo e in sinergia con il progetto europeo Gaia-X, promosso da Germania e Francia e nel cui ambito l’Italia intende avere un ruolo di  primo piano” si legge nella bozza del Pnrr.  (Qui l’approfondimento di Start su che cosa combina il governo sul cloud della Pubblica amministrazione).

LA PIATTAFORMA CLOUD COMPUTING DI LEONARDO

Ed è qui che entra in gioco Leonardo, con la sua piattaforma cloud.

“La piattaforma Cloud Computing di Leonardo, integrata nel Cloud Nazionale diventa lo strumento primario per l’ammodernamento e il rilancio del Paese per un grande programma pubblico-privato che renda l’Italia digitalmente sicura e sovrana, consenta di confederarsi nel Cloud europeo Gaia X; crei business e posti di lavoro; favorisca il cambio di modello di gestione di interi comparti nazionali; integri le capacita’ tecnologiche di Leonardo connettendosi a Davinci-1”.

L’ex Finmeccanica sta investendo molto per l’implementazione di soluzioni Cloud integrate con servizi di sicurezza cyber.

LA PARTNERSHIP CON ARUBA

In quest’ottica si inserisce infatti la recente partnership stretta con Aruba, il più grande cloud provider italiano e leader nei servizi di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini.

La nuova offerta nasce dall’integrazione dei servizi di sicurezza cyber di Leonardo con il cloud di Aruba ed è dedicata a grandi aziende e organizzazioni, Infrastrutture Critiche Nazionali (CNI), Pubblica Amministrazione, Difesa.

L’intesa servirà per commercializzare insieme soluzioni cloud sicure rivolte al mercato italiano ed europeo. Dopo l’ingresso di entrambe le società come “Day -1 Member” in Gaia-X, le due società intendono dare un contributo concreto nello sviluppo dell’ecosistema cloud nazionale.

LA CRESCITA DELL’EX FINMECCANICA

Infine l’andamento del gruppo di piazza Monte Grappa impattato anch’esso dalla crisi Covid.

Leonardo “ha registrato un andamento significativo di crescita dal 2017 al 2019 con una crescita media attorno al 9% con ricavi 2019 di 13,8 miliardi. A breve conoscerete i risultati del 2020 che, nonostante il Covid, registrano una buona performance con risultati in significativa crescita”, ha dichiarato Alessandro Profumo.

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