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Come e perché arranca la legge Ue sullo spazio

La Commissione europea sta rimandando all'estate (almeno dopo le elezioni europee di giugno) due iniziative spaziali chiave: da una parte la legge sullo spazio e dall'altra l'assegnazione del contratto per sviluppare la costellazione satellitare Iris2

C’è ancora d’attendere per la legge europea sullo spazio.

Nella riunione della commissione parlamentare per l’Industria, la Ricerca e l’Energia dell’Ue dello scorso 9 aprile, il commissario Ue per il mercato interno Thierry Breton ha annunciato che il rilascio di una proposta legislativa per una legge spaziale europea, previsto all’inizio di quest’anno, sarà ritardato probabilmente fino a dopo le elezioni parlamentari di giugno, riporta SpaceNews.

“Sappiamo che stiamo entrando in campagna elettorale e capiamo tutti che, quindi, le cose potrebbero richiedere un po’ più di tempo. Pertanto, i lavori su questa questione riprenderanno dopo l’estate”, ha dichiarato Breton riferendosi alla proposta di legge, che ha descritto come “nelle primissime fasi” e “non ancora matura”.

Allo stesso tempo, slitta anche l’aggiudicazione di un contratto per sviluppare la costellazione di infrastrutture per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite (IRIS²) con l’obiettivo di fornire una connettività a banda larga sicura. Proprio il mese scorso il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha annunciato che il centro di controllo della nuova costellazione di satelliti europea Iris2 nascerà al Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, joint venture tra l’italiana Leonardo (67%) e la francese Thales (33%).

Nel frattempo, c’è attesa anche per la legge italiana sullo spazio, un misura legislativa per regolamentare il settore, in rapida crescita nel nostro paese, inizialmente prevista a inizio anno.

Tutti i dettagli.

GLI OBIETTIVI DELLA PROPOSTA UE DI LEGGE SULLO SPAZIO

La Commissione europea ha rivelato pochi dettagli su cosa conterrà il disegno di legge. La legge, se approvata, regolerebbe gli sviluppi in corso nello spazio, compresa la gestione del traffico, la sostenibilità e la sicurezza informatica. Breton e altri funzionari hanno affermato che contribuirà a creare un “mercato unico” per lo spazio nell’Ue, armonizzando le differenze nelle leggi spaziali nazionali. Lo sviluppo di una legge spaziale dell’Ue è stato incluso anche tra le priorità della presidente della Commissione Ursula von der Leyen per il 2024.

Sempre SpaceNews scrive che un membro del Parlamento europeo, Niklas Nienass, ha invitato Breton ad accelerare l’approvazione della proposta di legge spaziale: “Per favore, rilasciatelo anche prima delle elezioni perché possiamo ancora iniziare a lavorarci mentre prendiamo la decisione politica dopo le elezioni.”

Un altro membro del comitato, tuttavia, non era preoccupato per il ritardo. “Aspettiamo con impazienza il progetto di legge spaziale europea, ma ovviamente comprendiamo le difficoltà”, ha detto Christophe Grudler citando le prossime elezioni. “Se ci prendiamo qualche mese in più, non è poi così grave. Abbiamo bisogno di una proposta valida e solida per porre fine al selvaggio West nello spazio”.

IN ATTESA DEL CONTRATTO PER IRIS2

Ma anche un’altra iniziativa spaziale europea sembra messa in stand-by al momento.

Sempre Spacenews segnala che la Commissione europea ha sospeso l’aggiudicazione di un contratto per sviluppare la costellazione Iris².

Era febbraio 2023 quando il Parlamento europeo approvava pressoché all’unanimità la proposta di regolamento che istituisce il programma dell’Unione per una connettività sicura per il periodo 2023-2027. Il programma mira a far sì che l’Unione europea disponga di una propria costellazione di 5 satelliti denominata “Iris2 ” (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite) che dovrebbe assicurare servizi di comunicazione sicuri entro il 2027.

Dopodiché a marzo dell’anno scorso Bruxelles ha lanciato infatti un bando di gara per avviare questo progetto, costruito sulla base di un partenariato pubblico-privato. A fine maggio la Commissione europea ha selezionato un consorzio composto da Airbus Defence & Space, Eutelsat, Hispasat, SES e Thales Alenia Space, sostenuto anche da Deutsche Telekom, OHB SE, Orange, Hisdesat, Telespazio e Thales Group che ha dovuto presentare le proposte iniziali di progettazione, costi, tempi e investimenti del settore privato.

A gennaio il consorzio industriale ha dichiarato che stava completando la loro proposta finale alla commissione per la costellazione, con l’aspettativa dell’assegnazione del contratto entro la fine di marzo.

LA POSIZIONE DEL COMMISSARIO BRETON

Breton ha detto durante la riunione della commissione parlamentare che la commissione sta ancora lavorando per finalizzare il contratto e non ha stimato quando sarà completato. “C’è un comitato indipendente che sta lavorando al processo di valutazione”, ha dichiarato, rifiutandosi di fornire ulteriori dettagli al riguardo. “Il lavoro viene svolto con estrema serietà”.

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