La Cina è seriamente intenzionata a sviluppare un’industria domestica dei semiconduttori, piccoli componenti elettronici fondamentali per il progresso industriale, per i quali è dipendente dall’estero. Come spiega Quartz, l’obiettivo cinese è immediatamente percepibile dall’osservazione di due indicatori commerciali: nel 2023, infatti, Pechino ha importato quantità vicine al record di macchinari per la manifattura di microchip; nel contempo, le sue importazioni di chip finiti hanno conosciuto il calo più netto mai registrato.
IL RUOLO DI ASML
Alla crescita delle importazioni cinesi di macchinari per il chip-making ha contributo in maniera rilevante ASML, azienda nederlandese specializzata nella produzione di sistemi di litografia, un processo che permette di creare circuiti dalle scale ridottissime. ASML – che ha sede a Veldhoven, nei Paesi Bassi – è la società tecnologica più importante d’Europa per valore di mercato.
Lo scorso novembre le importazioni cinesi dei macchinari per la litografia di ASML sono cresciute di oltre il 1000 per cento: l’impennata è dovuta alla necessità delle aziende cinesi di assicurarsi le tecnologie per la produzione di microchip avanzati prima che il loro commercio venga ulteriormente ristretto.
A inizio gennaio, infatti, il governo dei Paesi Bassi ha revocato parzialmente ad ASML una licenza per l’esportazione in Cina di macchinari di chip-making, compresi alcuni sistemi per la litografia (i modelli NXT:2050i e NXT:2100i). Non è chiaro quali siano le aziende cinesi che avrebbero ricevuto questi macchinari, ma uno dei principali clienti cinesi di ASML è SMIC, il più importante produttore di microchip della Cina.
I macchinari più sofisticati di ASML, quelli necessari a un processo specifico chiamato litografia ultravioletta estrema (EUV), erano già sottoposti a restrizioni commerciali e non sono mai stati inviati in Cina. Questo genere di apparecchi ha un costo che si aggira sui 300 milioni di dollari l’uno.
Nei giorni scorsi ASML ha fatto sapere che nel 2024 le sue vendite risentiranno delle restrizioni nederlandesi e statunitensi alle esportazioni di tecnologie per il chip-making in Cina, il suo terzo mercato più grande dopo Taiwan e Corea del sud.
CROLLANO LE IMPORTAZIONI CINESI DI CHIP
Parallelamente alla crescita delle importazioni di macchinari di chip-making, nel 2023 le importazioni cinesi di semiconduttori sono diminuite al ritmo più marcato mai registrato, per valore di 350 miliardi di dollari. È il secondo anno consecutivo di calo.