Temendo che il governo degli Stati Uniti possa imporre nuovi controlli alle esportazioni – solo ieri ha vietato gli investimenti in alcuni settori -, le principali società tecnologiche cinesi si stanno affrettando a compare microchip ad alte prestazioni di NVIDIA, una delle più importanti aziende di semiconduttori al mondo: ha sede a Santa Clara, in California.
GLI ORDINI MILIARDARI DELLE BIG TECH CINESI
Baidu, ByteDance, Tencent e Alibaba hanno effettuato ordini per un totale di 100.000 processori modello A800 di NVIDIA, con consegna entro il 2023, per un valore complessivo di 1 miliardo di dollari. Le società cinesi – stando alle fonti del Financial Times – hanno inoltre acquistato, sempre da NVIDIA, unità di elaborazione grafica per un valore di 4 miliardi, con consegna nel 2024.
IL CHIP A800 DI NVIDIA NON È SOGGETTO A RESTRIZIONI… PER ORA
L’A800 è una versione “depotenziata”, si potrebbe dire, dell’A100, un’unità di elaborazione grafica (GPU, in gergo) tecnologicamente all’avanguardia e pensata per l’uso nei centri dati. A causa delle restrizioni all’export imposte dagli Stati Uniti l’anno scorso, e pensate proprio per stroncare le ambizioni tecnologiche di Pechino, le società cinesi non possono importare i chip A100 ma solo gli A800, che hanno però velocità di trasferimento dati più basse. Chip altamente performanti sono indispensabili per lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale e di capacità di computazione avanzata, come quella quantistica.
I PIANI TECNOLOGICI DI BYTEDANCE, BAIDU E TENCENT
Tencent, Alibaba e le altre big tech cinesi stanno allora accumulando i chip A800 in previsioni di nuove restrizioni che potrebbero riguardare anche i componenti meno performanti. La Cina non possiede capacità di progettazione e produzione di semiconduttori avanzati, e dunque è dipendente dall’estero; ma se non potrà nemmeno fare ricorso alle importazioni, potrebbe non essere in grado di sviluppare modelli avanzati di intelligenza artificiale – come ChatGPT, per intenderci – e il suo sviluppo digitale-industriale ne risentirebbe.
ByteDance, per esempio, sta lavorando a un chatbot chiamato Grace e sta testando delle funzionalità di intelligenza artificiale generativa per TikTok, chiamate TikTok Tako. Stando alle fonti del Financial Times, l’azienda ha già accumulato diecimila GPU di NVIDIA per garantire la prosecuzione dei lavori (i chip garantiscono la potenza di calcolo necessaria a “nutrire” di dati questi modelli di intelligenza artificiale) e l’anno prossimo dovrebbe ricevere quasi 70.000 chip A800.
Anche Baidu sta lavorando a un progetto simile a un chatbot simile a ChatGPT chiamato Ernie Bot.
Tencent, invece, ha rilasciato lo scorso aprile un nuovo cluster di server (dispositivi che offrono potenza di calcoli che altre aziende o soggetti possono “affittare”, semplificando) che utilizza la GPU H800 di NVIDIA. L’H800 è una versione modificata dell’H100, il prodotto più avanzato dell’azienda, e pensata appositamente per il mercato cinese.