Mossa a sorpresa della software house francese Ubisoft che si è inserita in una delle operazioni videoludiche più importanti di sempre, dal valore di circa 70 miliardi, annunciando “un accordo che le conferisce i diritti esclusivi di streaming su cloud a livello mondiale per i giochi Activision Blizzard, incluso Call of Duty e tutti i giochi Activision Blizzard che verranno rilasciati entro i prossimi 15 anni, una volta che l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft sarà completata”, con la precisazione che ‘questi diritti sono perpetui’.
UBISOFT SI INSINUA TRA MICROSOFT E ACTIVISION
L’accordo, spiegano dalla software house di Rayman, Far Cry e Assassin’s Creed “consentirà a Ubisoft di continuare a rafforzare l’offerta di contenuti del suo servizio di abbonamento Ubisoft+, come pure permetterà a Ubisoft di dare accesso in streaming tramite licenza all’attuale catalogo di giochi di Activision Blizzard, nonché a qualsiasi nuova versione, a società di cloud gaming, fornitori di servizi e produttori di console”, ha aggiunto la software house fondata da Yves, Christian, Claude, Michel e Gerard Guillemot.
TRA I DUE LITIGANTI UBISOFT SE LA GODE
È proprio il caso di dire che tra i due litiganti, Microsoft su un fronte e l’Antitrust britannica su quello opposto, i francesi di Ubisoft (alle prese con la crisi e la ristrutturazione delle proprie filiali) se la godano, dato che alla Borsa di Parigi sulla spinta dell’accordo sui diritti di streaming dei giochi di Activision il titolo dell’editore francese di videogiochi poco dopo le 10 metteva già a segno un rialzo del 6,3% a 28,59 euro, segnando la migliore performance dell’indice Stoxx Europe 600.
Dietro all’operazione inattesa, ovviamente, Microsoft che sta infatti cercando di ottenere il via libera dall’autorità britannica garante della concorrenza (Cma) per l’acquisizione di Activision per 69 miliardi di dollari che l’aveva fermata con riferimento proprio alle conseguenze che l’operazione avrebbe avuto nel cloud gaming.
L’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati ha comunque fatto sapere che l’accordo originale resta bloccato dall’Antitrust e, perciò, dovrà sentenziare sul nuovo accordo, che con l’entrata in scena di Ubisoft fa sì che Microsoft non possa più acquisire i diritti di streaming su cloud per tutti i giochi Activision attuali e futuri (escluso lo Spazio economico europeo).
PROSSIMA DATA DA SEGNARE SUL CALENDARIO
La Cma dovrà prendere la sua decisione entro il 18 ottobre e dato che finora ha sempre utilizzato tutti i giorni a sua disposizione, è facile che la sentenza arrivi proprio sotto data. Anche se questa volta dovrà tenere in qualche modo conto di tutte le pressioni fatte dal mondo della politica proprio a seguito dello stop che l’ente ha rivolto a Microsoft in questa vicenda.
A Downing Street si teme che sentenze simili possano accelerare la desertificazione industriale in atto dovuta alle conseguenze della Brexit, tanto più ora che l’Ue, storicamente meno permissiva in tema di concentrazioni, ha invece accettato l’acquisizione senza batter ciglio.
Sarah Cardell, amministratore delegato della Cma, ha dichiarato: “Microsoft ha notificato un accordo nuovo ristrutturato, che è sostanzialmente diverso da quello messo sul tavolo in precedenza. Come parte di questo nuovo accordo, i diritti di streaming cloud di Activision al di fuori dello spazio economico europeo saranno venduti a un rivale, Ubisoft, che sarà in grado di concedere in licenza i contenuti di Activision a qualsiasi fornitore di giochi cloud. Ciò consentirà – ha spiegato la numero uno della Cma – ai giocatori di accedere ai giochi Activision in diversi modi, anche tramite servizi di abbonamento multigioco basati su cloud. Considereremo ora questo accordo nell’ambito di una nuova indagine di Fase 1”.
Quindi ha aggiunto: “Questo non è un semaforo verde. Valuteremo attentamente e obiettivamente i dettagli dell’operazione ristrutturata e il suo impatto sulla concorrenza, anche alla luce dei commenti di terze parti. Il nostro obiettivo non è cambiato: qualsiasi decisione futura su questo nuovo accordo garantirà che il crescente mercato del cloud gaming continui a beneficiare di una concorrenza aperta ed efficace che guida l’innovazione e la scelta”.