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Come Buttarelli (Garante privacy Ue) striglia i siti delle istituzioni europee

Sette siti internet istituzionali europei su dieci necessitano interventi di aggiornamento. Parola di Garante Ue della privacy.

Detto, fatto. Dopo gli annunci, il Garante europeo della privacy effettua i controlli sulla gestione dei dati personali nei siti internet delle istituzioni comunitarie, e il dato è negativo. Sette siti su dieci hanno “problemi di protezione e di sicurezza”.

ECCO IL RESPONSO DI BUTTARELLI

Non significa che ci siano falle nei sistemi di sicurezza, significa però che le istituzioni comunitarie non hanno provveduto per tempo a rispondere alle nuove regole in materia. La protezione dei flussi dei dati è ferma dunque alle vecchie normative, e la maglie non sono state strette.

LA VERIFICA DEL GARANTE UE

Si è guardato in particolare il rispetto del regolamento sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione, con gli uffici del garante europeo che si sono concentrati sull’affidabilità dei siti internet di Parlamento europeo, Consiglio europeo e del Consiglio dell’Unione europea, Commissione europea, Corte di giustizia dell’UE, Europol, Autorità bancaria europea (EBA).

QUESTIONE DI PRIVACY

A questi si aggiungono i siti del Consiglio europeo per la protezione dei dati (EDPB), della Conferenza internazionale del 2018 dei garanti della protezione dei dati e della privacy, e della stessa autorità garante della privacy.

IL COMMENTO DI BUTTARELLI

Il garante europeo per la privacy, Giovanni Buttarelli, non fa drammi. Si è al lavoro per tappare le falle di sicurezza, spiega. “Le istituzioni dell’UE responsabili dei siti web più importanti ci hanno informato delle misure tecniche che hanno attuato per ridurre significativamente i rischi per la sicurezza e la privacy rilevati durante la nostra analisi”. Se tutto va bene, confida Buttarelli, il suo team dovrebbe “essere in grado di confermare che tutti i problemi rimanenti sono stati risolti in un’ispezione successiva”.

I PROSSIMI PASSI

Buttarelli assicura che il garante europeo “seguirà gli sforzi delle istituzioni dell’UE ispezionate” per mettersi a norma. Allo stesso tempo l’organismo “continuerà anche le ispezioni sui siti Web nei mesi a venire”. Dopo i siti istituzionali delle istituzioni comunitarie, toccherà ai internet più visitati delle istituzioni e degli organi dell’Unione europea, si anticipa.

Articolo pubblicato su eunews.it
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