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Ecco come Eni, BP, Shell e Total mettono il petrolio sulla blockchain

Tutti i progetti dell’industria oil & gas per gestire scambi e pagamenti con la tecnologia del registro distribuito. In arrivo anche token e smart contract. L’approfondimento di Patrizia Licata per Start Magazine Le promesse della blockchain hanno conquistato anche i colossi petroliferi. Se l’esigenza primaria di un’industria che ha visto dimezzarsi il prezzo della sua…

Le promesse della blockchain hanno conquistato anche i colossi petroliferi. Se l’esigenza primaria di un’industria che ha visto dimezzarsi il prezzo della sua materia prima è ridurre costi e rischi, l’automazione e le tecnologie digitali sono la risposta. I big dell’energia BP, Royal Dutch Shell e Statoil stanno già lavorando su un prototipo di piattaforma per gli scambi di petrolio basata su blockchain chiamata Easy Trading Connect e sviluppata insieme ai trader di commodity Gunvor Group, Mercuria e Koch Supply & Trading e alle banche Ing, Abn Amro Bank e Societe Generale. Scambi di merce fisica ma gestiti con la tecnologia digitale, perché la sfida da vincere, ha indicato Mercuria, “è portare avanzamenti tecnologici negli scambi e nei pagamenti delle materie prime, un settore ancora basato in gran parte su documenti di carta che viaggiano per il mondo: una fonte di costi, ritardi e rischi. È l’ora della digital transformation”.

CARICO VENDUTO IN 25 MINUTI

Il consorzio di cui fanno parte BP, Shell e Statoil ha testato il suo prototipo di piattaforma di scambio su blockchain con un carico di greggio venduto tre volte prima di raggiungere il compratore finale, la China National Chemical Corp. La blockchain ha permesso l’autenticazione di tutte le transazioni in 25 minuti; normalmente occorrono tre ore, dice Mercuria. L’automazione del processo di verifica riduce il rischio di errori legati alle procedure manuali, mentre la piattaforma digitale distribuita registra ogni elemento, garantendo trasparenza a tracciabilità.

SCAMBI SU BLOCKCHAIN ANCHE PER ENI

“Le aziende sono pronte a usare i registri distribuiti per ridurre i costi”, conferma Hugh Halford-Thompson, co-fondatore di BTL Group. BTL ha creato una piattaforma blockchain chiamata Interbit che si occupa di ogni passaggio negli scambi commerciali di gas su scala europea; i partner sono Eni Trading & Shipping, Total, Gazprom Marketing & Trading Limited, Vattenfall, Petroineos, Freepoint e Mercuria. Nella fase uno del progetto Interbit è stato dimostrato il risparmio nei costi di back office tramite gli smart contract che automatizzano i processi di riconciliazione, mentre la seconda fase amplierà l’applicazione per portare risparmi su tutto il ciclo di vita della compravendita di gas.

PETROLEUM, IL TOKEN GARANTITO DALLE RISERVE DI GREGGIO

I progetti dell’oil&gas su blockchain non finiscono qui. Petrobloq, consorzio guidato da Petroteq e che ha come partner i due colossi petroliferi Pemex e Socar Energy Ukraine, sussidiaria della of State Oil Company dell’Azerbaigian, è una piattaforma (ancora in via di sviluppo) basata sulla tecnologia del registro distribuito e dedicata a ogni necessità della supply chain dell’industria oil & gas – upstream, midstream e downstream. Le aziende che partecipano alla piattaforma possono guidare in prima persona la messa a punto delle tecnologie in modo da portare i benefici richiesti dall’industria. Socar per esempio aiuterà a sviluppare soluzioni per rendere ancora più facile, sicuro e efficiente il commercio nazionale e transfrontaliero per i gruppi del petrolio e del gas.  Petrobloq viene sviluppato in collaborazione con First Bitcoin Capital, che ha lanciato tra l’altro la moneta virtuale “Petroleum” che sarà di uso esclusivo della piattaforma Petrobloq. La tecnologia impiegata è quella dei protocolli blockchain di Ethereum; Petroleum sarà un token basato su commodity, ovvero una soluzione di liquidità per gli attori dell’industria del petrolio globale da usare nel sistema Petrobloq. Il modello è il token Tether, la criptovaluta legata al dollaro Usa: Petroleum invece sarebbe correlato con le massicce riserve globali di greggio.

NEL CUORE DEL PETROLIO TEXANO

È in fase di sviluppo anche Ondiflo, joint venture di ConsenSys, società che sviluppa Ethereum, e Amalto, azienda dell’automazione dall’ordine al cash. Ondiflo è una soluzione B2B end-to-end che usa i protocolli blockchain di Ethereum per gestire i contratti smart e sviluppare un sistema automatico che snellisce i processi dall’ordine al pagamento in tutti i contratti che regolano i servizi dell’industria oil & gas upstream, midstream e downstream. Ancora una volta, l’obiettivo è eliminare la carta, rendere le transazioni più veloci e trasparenti, meno costose e rischiose. A fine febbraio Ondiflo si è costituita in consorzio con più partner industriali e ha stabilito la sede centrale a Houston, Texas, il cuore dell’industria petrolifera americana. L’operatività è prevista per dicembre 2019.

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