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Tempest

Bae, Leonardo Uk, Mbda e Rolls-Royce sprintano col caccia Tempest per battere il Fcas

Il Financial Times ha rivelato che le aziende coinvolte nel programma Tempest raddoppieranno le assunzioni nel Regno Unito per battere il rivale franco-tedesco. In attesa di capire se i due programmi sono destinati a convergere

 

Il 2020 sarà decisivo per il progetto britannico Tempest, la realizzazione di un caccia multiruolo di sesta generazione. Come ha riportato la scorsa settimana il Financial Times, il Regno Unito intende accelerare nei prossimi 12 mesi, intensificando il reclutamento mentre si affretta a finalizzare un business case per il progetto.

Il programma è sviluppato da Bae Systems, consorzio che include Rolls-Royce, Mbda e la divisione britannica di Leonardo (ex Finmeccanica). Le aziende avranno tempo fino al dicembre 2020 per completare la propria analisi di programma.

Per rispettare la scadenza, le società prevedono di raddoppiare la forza lavoro totale del Regno Unito coinvolgendo nel progetto 2.500 dipendenti entro il 2021 rispetto agli attuali 1.000, secondo quanto riportato da Ft.

LA TABELLA DI MARCIA DEL PROGRAMMA TEMPEST

Nel luglio 2018 la Gran Bretagna ha acceso i motori per il progetto Tempest: la realizzazione di un caccia multiruolo di sesta generazione che dovrebbe sostituire tutti i Tornado esistenti e quindi il già collaudato Eurofighter “Typhoon” entro il 2035, integrandosi con l’F-35.

Il governo britannico ha annunciato un investimento iniziale di 2 miliardi di sterline nel progetto, che è stimato essere solo un terzo del capitale necessario.

INDUSTRIE ITALIANE E SVEDESI A BORDO

Da quel momento, Italia e Svezia hanno aderito al progetto britannico. Lo scorso settembre l’Italia è entrata ufficialmente nel programma Tempest con Leonardo (ex Finmeccanica), Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia.

IL COINVOLGIMENTO DI LEONARDO-FINMECCANICA

Come parte del team Tempest, Leonardo Uk sta sviluppando i sensori avanzati, l’elettronica e l’avionica mentre Bae Systems è impegnata nei sistemi avanzati di combattimento aereo e integrazione, Rolls-Royce nei sistemi avanzati di propulsione e Mbda Uk nei sistemi d’arma.

Come si legge nel sito di Leonardo, l’ex Finmeccanica “maturerà le tecnologie critiche per fornire il rilevamento e le comunicazioni della prossima generazione insieme alle architetture avanzate del sistema aperto che forniranno un cambiamento radicale nel modo in cui i sensori vengono impiegati all’interno di un sistema operativo”.

RIVALE DEL CACCIA FRANCO-TEDESCO

Il programma britannico sarà in competizione con l’iniziativa del Fcas (Future Combat Air System) franco-tedesco, guidata da Airbus e dalla francese Dassault. Lo scorso febbraio al programma si è aggiunta anche la Spagna. Il consorzio franco-tedesco punta a consegnare i primi prototipi e a iniziare i voli di prova entro il 2026.

Come sottolinea Ft, il Tempest rappresenta il fulcro della strategia aerea di combattimento della Gran Bretagna ed è progettato per sottolineare la volontà del paese di conservare le sue competenze all’avanguardia nonostante la Brexit.

STRATEGIE DIVERSE

“Il Team Tempest garantirà che il Regno Unito abbia la capacità di sedersi al tavolo superiore in un programma di collaborazione internazionale”, ha dichiarato Andrew Kennedy, direttore delle campagne strategiche nella divisione Air di Bae Systems.

Secondo Kennedy la collaborazione si svolgerà in modo diverso rispetto al passato, quando la fase iniziale di un progetto non riguardava la condivisione del lavoro tra i partner. Il governo britannico ha dato infatti la priorità ai partenariati internazionali sia per ridurre i costi sia per aprire nuovi mercati di esportazione.

A differenza del team franco tedesco. Parigi e Berlino sono determinate a limitare la partecipazione alla prima fase del loro progetto: il momento delicato il cui vengono identificate le capacità e delineate le rispettive competenze e il lavoro inizia su un dimostratore.

I PROGRAMMI CONFLUIRANNO?

Al momento entrambi i programmi proseguono indipendentemente, anche se molti esperti ritengono che alla fine dovranno convergere. Ci sono dubbi sul fatto che il Regno Unito possa permettersi un programma così ambizioso, data la carenza di finanziamenti nel piano del Ministero della Difesa e le preoccupazioni circa il budget del prossimo anno.

Tuttavia, più a lungo continuano i due progetti, più diventa improbabile l’integrazione. Come ha spiegato Justin Bronk un esperto di difesa britannico al quotidiano Express a inizio settimana. “Esiste un potenziale per l’integrazione futura con il programma franco-tedesco o un futuro programma statunitense”. Ha precisato Bronk. “Ma penso che sia più probabile che si tratti di accettare di cooperare su vari elementi di sistema, piuttosto che progettare tutti un nuovo velivolo da combattimento comune”.

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