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Chip, nuova stretta sugli affari di Asml in Cina

Il governo dei Paesi Bassi chiarisce il quadro: Asml non potrà più fornire liberamente assistenza sui macchinari di microchip venduti in Cina e oggi sottoposti a controlli commerciali. Pechino protesta, mentre il capo di Asml non si aspetta un cambio di approccio dopo le elezioni negli Usa.

Asml avrà bisogno di una licenza per fornire parti di ricambio, aggiornamenti software e servizi di manutenzione ai propri macchinari per i microchip precedentemente venduti in Cina ma che adesso sono sottoposti a restrizioni commerciali.

Lo ha specificato il governo dei Paesi Bassi, dopo che nei giorni scorsi ha aggiunto altri due apparecchi per la produzione di chip alla lista dei prodotti sottoposti a controlli all’esportazione: è stata una mossa coordinata con gli Stati Uniti, che da anni portano avanti una strategia di isolamento tecnologico della Cina per impedirle di sviluppare capacità avanzate di chipmaking, necessarie a loro volta per il progresso dell’intelligenza artificiale e non solo.

RESTRIZIONI ALL’ASSISTENZA TECNICA

L’inserimento, venerdì scorso, dei due macchinari di Asml nella lista – i modelli 1980di e 1970di, nello specifico – aveva creato qualche confusione. Il governo olandese ha chiarito che l’assistenza tecnica è sottoposta a controlli e riguarda “parti, software e tecnologie sviluppati appositamente” per le apparecchiature in questione.

La Cina ha protestato per la decisione, invitando il governo dei Paesi Bassi a tutelare gli “interessi comuni” delle aziende cinesi e olandesi. Asml – l’azienda più importante al mondo per quanto riguarda i macchinari di litografia, un processo che permette di creare circuiti su scale ridottissime – ha infatti nella Cina uno dei suoi principali mercati di vendita: il terzo, per la precisione, dopo Taiwan e Corea del sud.

ASML È PREPARATA ALLE RESTRIZIONI

Già l’anno scorso, dopo che il governo olandese aveva introdotto le prime restrizioni alle esportazioni, la società aveva informato i suoi clienti in Cina che non avrebbero potuto importare le strumentazioni più avanzate per la litografia ultravioletta profonda (o Duv) dopo il 1 gennaio 2024.

I controlli alle esportazioni, che ora riguardano anche i (fondamentali) servizi di manutenzione, non sono insomma una novità.

LE PAROLE DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO

Il 4 settembre l’amministratore delegato di Asml, Christophe Fouquet, ha detto di aspettarsi che gli Stati Uniti continueranno a mettere restrizioni alle esportazioni di tecnologie di chipmaking in Cina, a prescindere dall’esito delle elezioni presidenziali: “è una questione bipartisan“, cioè condivisa sia dai democratici che dai repubblicani, ha detto, “quindi penso che rimarrà, qualsiasi cosa accada a novembre”.

Fouquet ha poi aggiunto di aspettarsi una reazione da parte del governo olandese contro le richieste di ulteriori restrizioni commerciali da parte degli Stati Uniti; restrizioni che, a suo dire, sarebbero sempre più motivate da questioni economiche anziché securitarie. Su questo tema, il nuovo primo ministro Dick Schoof aveva dichiarato che i Paesi Bassi devono essere “molto cauti” nei rapporti con la Cina sulle questioni di sicurezza nazionale.

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