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Apple Covid

Apple, ecco come il Covid rallenterà le consegne di iPhone 14

Il colosso di Cupertino avverte: possibili ritardi nella spedizione di iPhone 14 Pro e Pro Max a causa delle restrizioni Covid in Cina

 

Le restrizioni per Covid in Cina smorzano le prospettive di vendita di Apple per le festività natalizie di fine anno.

Il 6 novembre il gigante di Cupertino ha dichiarato di aspettarsi spedizioni di iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max (lanciati a settembre) inferiori rispetto a quanto previsto e che i clienti dovranno aspettare più a lungo per ottenere i nuovi modelli. Apple ha ammesso infatti che la produzione dello stabilimento di assemblaggio di iPhone 14 Pro a Zhengzhou, il più grande al mondo nella provincia cinese dell’Henan, è stata duramente colpita dalle restrizioni contro il Covid-19.

“La struttura (che è della taiwanese Foxconn) sta attualmente operando a capacità significativamente ridotta”, ha affermato la società di Cupertino in una nota.

La mossa avrà un impatto significativo sulle vendite trimestrali di Apple e renderà più difficile per i consumatori mettere le mani sui modelli di fascia alta di Apple, commenta Axios. L’iPhone contribuisce per la metà delle vendite globali di Apple e il trimestre di dicembre è in genere il periodo più redditizio.

Il mese scorso Reuters ha riferito che la produzione di iPhone potrebbe diminuire fino al 30% a novembre nello stabilimento Foxconn di Zhengzhou a causa delle restrizioni dovute al Covid-19. Si è assistito a molti dipendenti in fuga dalla fabbrica, che impiega circa 200.000 persone, a causa del malcontento per le misure rigorose imposte dalle autorità.

Tutti i dettagli.

MENO IPHONE 14 PRO E PRO MAX

Apple ha dichiarato domenica che spedirà meno smartphone iPhone 14 Pro e Pro Max di quanto previsto. “Continuiamo a vedere una forte domanda per i modelli iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max”, si legge nella nota del colosso di Cupertino.

COLPA DELLE RESTRIZIONI COVID-19 A ZHENGZHOU

Ma a causa delle restrizioni Covid-19 in uno stabilimento a Zhengzhou, in Cina, risulta “ridotta significativamente” la produzione manifatturiera.

Nello specifico, Apple ha affermato che quello stabilimento è la struttura principale per la realizzazione dei modelli pro e ha aggiunto che “lavora a stretto contatto con il nostro fornitore per tornare ai normali livelli di produzione, garantendo al contempo la salute e la sicurezza di ogni lavoratore”.

COSA SUCCEDE IN CINA

Lunedì la Cina ha registrato il numero più alto di nuove infezioni da COVID-19 in sei mesi, con l’interruzione della seconda economia più grande del mondo che si è diffusa a livello nazionale da ottobre. Nel fine settimana, i funzionari sanitari hanno dichiarato che si sarebbero attenuti ai rigidi limiti del coronavirus, deludendo gli investitori che sperano in un allentamento.

Gli analisti hanno avvertito del peggioramento delle interruzioni in vista dell’inverno dopo che più di tre quarti delle principali città cinesi hanno segnalato nuovi casi di Covid in ottobre.

I NUMERI PREVISTI

“Le restrizioni sulla fabbrica stanno influendo su quella che era già una produzione ridotta e limitando l’offerta dei due iPhone più richiesti” ha commentato al Ft Carolina Milanesi, analista di Creative Strategies.

Sebbene Apple abbia ripetutamente affermato che le restrizioni da Covid-19 abbiano causato problemi di fornitura per miliardi di dollari durante la pandemia, non ha emesso un tale avviso al di fuori delle chiamate sugli utili da febbraio 2020, osserva il Financial Times.

E la scorsa settimana la società di ricerca di mercato TrendForce ha ridotto le sue previsioni di spedizione di iPhone per ottobre-dicembre di 2-3 milioni di unità, da 80 milioni, a causa dei problemi della fabbrica, aggiungendo che la sua indagine ha rilevato tassi di utilizzo della capacità intorno al 70%.

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