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Amazon Alexa

Che cosa ha combinato Alexa di Amazon?

Alexa di Amazon avrebbe registrato una conversazione privata effettuata in una casa. I motivi per cui sia avvenuto sono sconosciuti, si pensa ad una serie di sfortunate coincidenze. Articolo di Giusy Caretto “Mi è arrivata una vostra conversazione privata, stavate parlando di parquet”. A registrarla è stata, per una serie di eventi “improbabili”, Alexa, l’assistente digitale…

“Mi è arrivata una vostra conversazione privata, stavate parlando di parquet”. A registrarla è stata, per una serie di eventi “improbabili”, Alexa, l’assistente digitale domestica di Amazon. E sempre Alexa ha inviato la conversazione a uno dei loro contatti. Così una famiglia di Portland, in Oregon, si è vista privata della sua privacy, seppur l’argomento non fosse così intimo.

COSA E’ ACCCADUTO

La questione non è semplice. Secondo quanto dichiarato da Amazon, infatti, il dispositivo avrebbe interpretato una parola detta durante la conversazione come “Alexa”, svegliandosi e interpretando la conversazione come “Invia un messaggio”. Alexa avrebbe anche chiesto, poi, ad alta voce “A chi” e ancora una volta, la conversazione fatta è stata interpretata in modo errato, ovvero come un nome nell’elenco dei contatti dei clienti. L’assistente avrebbe anche chiesto conferma se quanto capito fosse corretto e avendo anche interpretato un cenno di assenso, ha inviato quanto registrato come messaggio.

Quando il mittente ha ricevuto il messaggio, si è pensato ad un un’invasione hacker e sono stati scollegati tutti i dispositivi installati in casa. Verificando il registro delle attività del dispositivo è stato verificato il fatto che Alexa avesse fatto tutto sola.

AMAZON IMPEGNATA IN UNA SOLUZIONE

“Per quanto sia improbabile questa serie di eventi, stiamo valutando le opzioni per rendere questo caso ancora meno probabile”, afferma un comunicato di Amazon, che non riesce comunque a spiegare le motivazioni esatte per cui è avvenuto tutto questo. “Amazon prende molto seriamente la privacy”, ci tiene comunque a sottolineare l’azienda.

LA REAZIONE DELLE VITTIME

“Mi sono sentita invasa. Questa è stata un’assoluta invasione della privacy. Ho immediatamente detto, ‘non collegherò mai più quel dispositivo perché non posso fidarmi'”., avrebbe commentato Danielle, una delle due vittime, spiegando anche che tutte le stanza di casa erano collegate al dispositivo per controllarne il calore, le luci e il sistema di sicurezza della sua casa.

AMAZON NE RISENTIRA’

Quanto è accaduto potrebbe avere importanti conseguenze, dal momento che gli utenti potrebbero temere che riaccada. “Ciò che rende particolarmente sfirtunato questo episodio è il fatto che ci sia la possibilità, seppur rara, che riaccada”, avrebbe commentato Ryan Calo, professore di giurisprudenza che co-direttore del laboratorio di tecnologia tech dell’Università di Washington,
“Dover stare attenti a ciò che si dice anche di fronte a un dispositivo non migliora certo la tua vita”.

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