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Poste

Reddito di cittadinanza, ecco cosa farà (e non farà) Poste Italiane. Fatti, dettagli e polemiche

L'approfondimento di Michele Arnese (con le slide di Poste depositate in Parlamento)

Che cosa farà Poste Italiane con la card del Reddito di cittadinanza? E che cosa non potrà fare Poste?

E’ uno degli aspetti chiariti in Parlamento dal gruppo statale nel corso di un’audizione proprio sul Reddito di Cittadinanza.

Di seguito, le slide consegnate ai parlamentari il gruppo capitanato dall’ad, Matteo Del Fante.

Entriamo nei dettagli. Mentre restano sullo sfondo le critiche che alcuni addetti ai lavori hanno riversato sulla scelta del governo di affidarsi a Poste, oltre ai rapporti cordiali fra il gruppo e Casaleggio (di cui ha anche parlato di recente Del Fante al Fatto Quotidiano).

ECCO LA CARD DEL REDDITO DI CITTADINANZA SECONDO POSTE ITALIANE

Si potranno pagare le bollette delle utenze e mensilmente con un unico bonifico dall’ufficio postale si potrà pagare la rata dell’affitto o del mutuo. Si potrà verificare il saldo. Non sarà invece possibile fare «acquisti on line e all’estero» o prelievi «per importi superiori» a quelli previsti ( il tetto è di 100 euro per un single), «né tantomeno prelevare all’estero».

TUTTI I DETTAGLI SVELATI DA POSTE

I primi dettagli sull’utilizzo della card su cui verrà accreditato il reddito di cittadinanza sono stati illustrati dal responsabile Pagamenti, mobile e digitale di Poste, Marco Siracusano, nel corso dell’audizione in commissione Lavoro al Senato sul Decretone pensioni-reddito.

CHE COSA HA DETTO SIRACUSANO DI POSTE

«I prelievi in contante si potranno effettuare presso tutti gli sportelli postali e tutti gli altri sportelli Atm del Paese», ma se «si effettua un prelievo su un Atm
bancario il costo è pari a 1,75 euro». Siracusano ha precisato anche che con la card «non sarà possibile ricevere denaro da canali diversi da quelli previsti né trasferire denaro».

CAPITOLO INPS

Una volta che i primi passi per la richiesta del beneficio e la verifica dei requisiti da parte dell’Inps saranno stati fatti, il «cittadino riceverà una comunicazione ufficiale con i giorni in cui poter ritirare la carta. L’operatore consegnerà quindi la carta e il pin». I beni che si potranno acquistare con la card sono gli stessi previsti per la carta Rei (reddito di inclusione varato dal Governo Gentiloni): alimentari, farmacie, parafarmacie e grande distribuzione. Siracusano ha comunque assicurato che Poste sarà pronta a modificare le modalità di utilizzo se il decreto sarà cambiato nel corso dell’iter parlamentare «escludendo anche singole categorie merceologiche». La card, in ogni caso, non potrà essere utilizzata per giochi che prevedano vincite in denaro.

LA TEMPISTICA

«Noi siamo nel pieno rispetto del crono-programma stabilito dai Ministeri competenti – ha precisato Siracusano -. Stiamo lavorando a mettere in campo tutte le attività per l’avvio il 6 marzo della raccolta delle adesioni e delle erogazioni a fine aprile. Siamo pienamente sulla road map delle attività necessarie a rispettare il crono-programma».

QUESTIONE DATI

«I dati raccolti da Poste sono trattati per conto dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, titolari del trattamento che viene svolto in osservanza di tutti i requisiti di legge garantendo protezione e riservatezza, ha detto Siracusano, che ha aggiunto: «Stiamo stampando le carte, è un processo industriale che abbiamo avviato dopo il 28 gennaio. Non saprei dire un numero preciso».

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