skip to Main Content

Salone Dei Pagamenti

Fintech, che cosa si è detto al Salone dei Pagamenti a Milano

L'articolo di Sebastiano Torrini

Milano sempre più capitale dei pagamenti digitali. Si è chiusa infatti la tre giorni del Salone dei Pagamenti incentrata sull’evoluzione dei sistemi di pagamento, il Fintech e l’innovazione nel settore bancario e finanziario tramite mobile payment, contactless payment, m-commerce, mobile-POS e il mobile wallet. Gli oltre 300 relatori e 80 espositori nelle oltre 60 sessioni di lavoro e negli oltre 30 workshop in programma, hanno visto la partecipazione di banche, circuiti di pagamento, fintech, Pa e istituzioni, aziende e direttori digital e innovation, vendor di soluzioni e sistemi tecnologici, e start up.

PER IL POLITECNICO DI MILANO IN ITALIA UN AUMENTO DEL 150% DELL’USO DELLE CARTE CONTACTLESS E DEL 60% DEL MOBILE PAYMENT

pagamenti elettroniciOrganizzato da Abi Servizi in collaborazione con Abi Lab, Consorzio Cbi, Digital Magics, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Fintech District, Fpa e NetComm, il Salone dei pagamenti è stato anche l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte del settore: l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, per esempio, ha evidenziato l’evoluzione dei sistemi di pagamento in Italia con un aumento del 150% dell’uso delle carte contactless e del 60% del mobile payment: due sistemi di pagamento destinati a trainare un mercato che, secondo le stime dell’Osservatorio, raggiungerà in Italia i 100 miliardi di euro nel 2020.

PATUELLI (ABI): IL SALONE DEI PAGAMENTI DIMOSTRA COME L’ITALIA NELL’AMBITO DELL’INNOVAZIONE È IN PRIMO PIANO

“La dematerializzazione del contante e le innovazioni digitali nel mondo dei pagamenti e delle transazioni – ha sottolineato il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli – promuovono una nuova e concreta cultura della legalità. Il Salone dei Pagamenti dimostra come l’Italia nell’ambito dell’innovazione è in primo piano. Abbiamo la consapevolezza che nella competizione sulle nuove tecnologie in un mondo globalizzato il nostro Paese, e il mondo bancario, finanziario e societario connesso, sono assolutamente competitivi”.

ACCENTURE: L’OPEN BANKING GENERERA’ IN EUROPA OLTRE 60 MILIARDI DI EURO ENTRO IL 2020

In occasione del Salone dei pagamenti Accenture ha presentato la ricerca “Open Banking Revenue Model”, elaborata dalla stessa Accenture, per la prima volta in Italia. L’attuale scenario bancario è in profonda trasformazione: da una parte le Fintech, sempre più diffuse, sono riuscite a catturare il 6-7% delle revenue totali (circa 1/3 di tutte le nuove revenue) e hanno ampiamente dimostrato di poter attrarre volumi importanti di clientela attraverso servizi innovativi e una customer experience semplice e distintiva.

Dall’altra i player digitali – i cosiddetti GAFAA – sono pronti a entrare sul mercato italiano con nuovi prodotti, come pagamenti P2P, credito, marketplace o iniziative di e-commerce, in grado di attrarre un’imponente base clienti e di marginalizzare le banche, come già accaduto negli ambiti Telco e dei Media. I player del sistema bancario italiano sono obbligati a innovare processi e prodotti per migliorare la relazione con i propri clienti e garantirsi nuove opportunità di crescita.

Diventa, quindi, imprescindibile lavorare su due direttrici: da una parte occorre interrogarsi sulle modalità per costruire servizi distintivi, semplici e dalla customer experience differenziante, dall’altra è fondamentale intercettare nuove opportunità di ampliamento di quei canali capaci di creare interazione con i clienti. In questo scenario, l’open banking rappresenta sicuramente un elemento strategico in grado di promuovere l’innovazione all’interno della Industry, come dimostra la ricerca di Accenture: il potenziale di mercato per coloro che investono nel nuovo modello di business è pari a circa 60 miliardi di euro a livello europeo. Sempre in base alle stime di Accenture, gli istituti che intraprenderanno questo percorso otterranno sostanziali quote di mercato e utili, con previsioni pari al 7% dei ricavi totali entro il prossimo triennio. Nei prossimi anni, le strategie di open banking influenzeranno tanto il mondo delle imprese quanto quello dei privati su specifici ambiti di prodotto: i principali saranno il mondo del lending (55% del valore generato), dei pagamenti digitali e dei conti correnti (un ulteriore 35% del totale). pagamenti elettronici

PER ACCENTURE NECESSARIO CHE LE BANCHE ITALIANE PERSEGUANO UN MODELLO APERTO

“Le banche Italiane devono prepararsi a rileggere le proprie strategie di sviluppo nell’ottica di implementare un ecosistema di partner, facendo leva sulle nuove tecnologie di connessione e integrazione. Diventa, dunque, fondamentale estendere i propri canali di interazione con i clienti ed evolvere la propria offerta per creare nuovi servizi o trasformare quegli attuali. L’attuazione della PSD2, perseguendo un modello di ‘banca aperta’, crea una prospettiva più ampia sul modo con cui la banca si apre verso l’esterno, e rappresenta solo in minima parte quel processo evolutivo che cambierà il business bancario tradizionale – ha afferma Massimiliano Colangelo, Responsabile Banking di Accenture in una nota -. Si tratta di una scelta che riteniamo obbligata per il sistema bancario italiano: rimanere indietro nel disegnare la propria strategia significherebbe mettere a rischio la base clienti e, principalmente, perdere opportunità concrete di ottenere i ricavi attesi. Essere parte integrante di un ecosistema aperto non sarà più un’opzione, ma una scelta determinante per creare un modello di business sostenibile anche in futuro”. Un ruolo fondamentale nell’ecosistema open banking, inoltre, sarà quello di istituzioni (BankIt e AgID), associazioni di categoria (ABI e CBI) e PayTech, ma anche di grandi player tecnologici.

STAY DIGITAL, PAY DIGITAL: L’EDUCAZIONE FINANZIARIA È IL DRIVER PER LO SVILUPPO ECONOMICO ITALIANO

L’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento – A.P.S.P. ed Experian hanno invece presentato a Milano un Progetto di Educazione Finanziaria gratuita per aiutare i consumatori italiani a colmare le proprie lacune in ambito digitale, soprattutto in tema finanziario, su cui il nostro Paese si dimostra in notevole ritardo. Il nostro Paese si trova, infatti, a confrontarsi con una grave carenza: quella dell’alfabetizzazione in ambito digitale, che ha pesanti ricadute anche sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, sottolineano A.P.S.P. ed Experian. Lo evidenziano le statistiche, prima fra tutte un’indagine OCSE-PIAAC del 2016, secondo la quale, in Italia, circa il 28% delle persone tra i 16 e i 65 anni rappresenta la massa dei cosiddetti analfabeti funzionali. Un livello percentuale molto preoccupante che colloca l’Italia al penultimo posto in Europa, assieme alla Spagna, e al 33esimo tra i Paesi presi in esame, ben dietro Francia, Germania, Corea e Singapore, ma anche dietro a Cipro ed Estonia e appena sopra a Cile, Turchia e Indonesia. Una situazione che disegna uno scenario preoccupante: oltre un quarto degli italiani non è in grado di capire e gestire correttamente i più comuni strumenti digitali. Inoltre, dal rapporto Consob sulle scelte di investimento delle famiglie italiane del 2017, risulta che meno del 25% degli intervistati manifesta l’abitudine a piani care e a monitorare gli obiettivi raggiunti nel tempo e solo il 13% è in grado di rispettare un budget, di cui solo il 20% lo controlla in maniera accurata. Infine, una relazione dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano mette in mostra che, nel 2017, gli italiani hanno speso circa 46 miliardi di euro attraverso sistemi tecnologici. La previsione che nel 2020 il mercato dei pagamenti digitali potrebbe superare i 100 miliardi.

pagamenti elettroniciAL VIA CORSI NELLE SCUOLE E NELLE UNIVERSITA’

Alla luce di questi dati l’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento – A.P.S.P. ed Experian (società leader mondiale nel settore dei servizi informativi per la prevenzione dei rischi di credito e di frode) hanno sentito la necessità di dar vita a “Stay Digital, Pay Digital. L’Educazione finanziaria nell’era digitale 4.0”, un percorso formativo, completamente gratuito, dedicato agli studenti delle scuole superiori e delle università, presentato nel corso di un workshop in occasione della terza edizione del Salone dei Pagamenti. Il Progetto di Educazione Finanziaria targato A.P.S.P. ed Experian si allinea a quanto stabilito lo scorso 31 gennaio dalla Commissione Finanze del Senato, che ha votato all’unanimità le linee guida della strategia nazionale per l’Educazione finanziaria. Una road map che si propone di sviluppare l’educazione finanziaria, previdenziale e assicurativa per il triennio 2017-2019, attraverso l’istituzione presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze di un Comitato nazionale per la diffusione dell’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. Scopo di “Stay Digital, Pay Digital. L’Educazione finanziaria nell’era digitale 4.0” è quello di formare il consumatore dei servizi finanziari affinché sappia come approfondire la propria conoscenza delle caratteristiche dei prodotti che acquista, dello stato di salute delle banche dalle quali quei prodotti si acquistano e di come si utilizzano quegli stessi prodotti e servizi attraverso l’attuale tecnologia. Primo tassello del Progetto è un libro che verrà inviato gratuitamente agli istituti scolastici e universitari che ne faranno richiesta e che sarà utilizzato da A.P.S.P. come supporto formativo negli incontri destinati agli studenti.

Back To Top